Snake: special alla ribalta verso gli USA

Nicola Larato ha sfornato una nuova special che sta riscuotendo successi agli show internazionali. A Daytona tutti la vogliono

di Daniele Massari

Nel corso dell’International Bike Show di Padova, tenutosi dal 12 al 14 gennaio, i visitatori hanno potuto ammirare una special completamente fuori dalle righe esposta nello stand di una rivista.

Si chiama Snake, e il suo proprietario si è visto ricoprire di attenzioni da parte delle riviste specializzate e degli appassionati del settore.

Il merito è tutto della qualità della sua realizzazione: una moto, la Snake, dotata di un propulsore Harley-Davidson Stock la cui cilindrata è salita fino a circa 1500 cc.

L’aspetto, grintosissimo, è quello di un vero rettile, con la carrozzeria costituita da una monoscocca in vetroresina disegnata dallo stesso Nicola, verniciata in azzurro cangiante e con una linea movimentata che ricalca le forme di un serpente.

Presenti allo Show padovano, alcuni organizzatori della Official Bike Week, hanno invitato Nicola e la sua “creatura”, all’edizione 2001, che si svolgerà a Daytona Beach in marzo: un riconoscimento importante ed una passerella per qualunque appassionato. “Io e la mia compagna Patrizia (protagonista anche del servizio fotografico, ndr) abbiamo impiegato tre mesi di duro lavoro” - racconta Larato - “per dar luce ad una moto che non avesse un aspetto convenzionale, così come succede quando ci si affida a prodotti di comune aftermarket.”

Il risultato è un veicolo che lascia senza fiato e che fa girare proprio tutti, quando passa per strada.

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di Daniele Massari

Il motore della Snake è un 1340 stock cromato e vitaminizzato per far fronte ad una linea che richiede maggiore “cattiveria”.
E’ stato inoltre alleggerito nell’albero motore e nelle bielle, ed usa molle e valvole al titanio della Performance Machine.
L’impianto elettrico e l’accensione sono Dyna 2000.
La gomma posteriore è una Avon da 230, montata su un cerchio ad 80 raggi cromati; all’anteriore c’è invece una copertura da 150 su cerchio analogo
Il telaio è un HPU dall’interasse notevole, con manubrio anch’esso dalle forme piuttosto allungate.

A fermare questo “mostro” ci pensa un impianto frenante con ben sei pinze Brembo (2 per ogni disco), che agisce su un disco di serie (il posteriore) su due di derivazione Kawasaki.
Lo scarico, incommensurabile, passa da un cilindro all’altro ed ha quattro torrette di sfiato disposte di lato.
La carrozzeria monoscocca, disegnata dallo stesso Nicola alla ricerca di forme inedite, è stata realizzata da Italian Style di Modena, mentre le parti metalliche hanno subito la sapiente lucidatura di Giancarlo De Marco della Custom Dreams.

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