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Il casco da moto per l’estate: quale scegliere?

Carlo Pettinato il 18/03/2024 in Equipaggiamento
Il casco da moto per l’estate: quale scegliere?
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Modulare, jet o anche integrale: ecco i nostri consigli per non soffrire il caldo in base all’uso che facciamo della nostra moto. E poi, un paio di trucchi per migliorare il casco che già abbiamo

Scelta la moto, nella scala delle priorità del motociclista si trova la scelta dell’abbigliamento ideale. Semplice per l’esperto, anche se non sempre immediato, può rivelarsi una decisione intricata per chi a questo mondo si sia appena avvicinato. Tra gli elementi più importanti, assieme alla giacca, sta indubbiamente il casco. Integrale, jet, modulare: quale preferire? Ma soprattutto, quale scegliere se della moto, o scooter, si fa un utilizzo prettamente estivo

Premettiamo un fatto ineluttabile: il casco da moto estivo non esiste. I caschi da moto, diversamente da tutto il resto dell’abbigliamento, sono trasversali alle stagioni e sono progettati in modo da adattarsi bene o male ad ogni clima. Resta però il fatto che ce ne siano di più e di meno adatti a fronteggiare la calura tra giugno e agosto. Andiamo a scoprire come.

La situazione in cui, in moto o scooter, si soffre maggiormente il caldo è la guida a bassa velocità, quindi nel traffico, sia esso quello del centro città o di vie a scorrimento veloce intasate. Nella marcia lenta siamo colpiti da poca aria e tendiamo inevitabilmente a surriscaldarci, tanto quanto il mezzo di cui ci troviamo a bordo.

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IL MIGLIOR CASCO PER L’ESTATE: JET O MODULARE?

In questo senso, il casco migliore per l’estate sarà molto probabilmente un casco jet. Il jet è privo di mentoniera e lascia un discreto spazio tra il volto e la visiera, permettendo quindi un efficace ricircolo dell’aria anche se si deve svicolare tra le auto incolonnate. Oltretutto, potendo alzare la visiera ci si ritrova con il volto totalmente “libero”.

Il casco da moto per l’estate: quale scegliere?

Il contro del jet è però il livello di protezione inferiore dovuto, di nuovo, alla mancanza della mentoniera. Una valida soluzione intermedia come casco estivo può rivelarsi il modulare, che unisce la praticità di un casco aperto alla sicurezza dell’integrale, anche se con un certo aggravio di peso dovuto al meccanismo di apertura della mentoniera.

Il casco modulare, purché omologato P/J, può essere utilizzato sia da chiuso che da aperto. Breve chiarimento sulla questione P/J: P sta per Protective e indica l’omologazione come integrale, J sta per Jet e indica quella come casco aperto. Se sono presenti entrambe le lettere il casco può, appunto, essere usato in entrambe le configurazioni; se presente solo la P può essere usato in movimento solamente da chiuso, e va aperto quando ci si ferma.

Ebbene, un modulare omologato P/J è una valida soluzione come casco da moto per climi caldi, in quanto può essere tenuto aperto per muoversi lentamente e chiuso quando la velocità si alza.

Discorso differente per chi approfitti dell’estate per lunghi giri sui passi alpini. In queste situazioni la calura si fa molto meno insistente e la necessità di ventilazione passa in secondo piano. Al contrario, trattandosi mediamente di uscite lunghe e impegnative, si bada alla protezione, ed ecco che torna in auge il casco integrale, soluzione preferita dagli amanti delle naked e delle sportive. Per i “turisti”, dall’indole meno corsaiola, il modulare rimane l’opzione migliore.

Il casco da moto per l’estate: quale scegliere?

I TRUCCHI PER RENDERE PIÙ ESTIVO IL VOSTRO CASCO

Quelle appena enunciate sono le indicazioni fondamentali per capire come scegliere un casco da moto estivo, ma ci sono altri elementi di cui tenere conto. Il più importante, e che può fare una differenza sensibile, è la presenza di un sistema di aerazione ben strutturato, che comprenda numerose aperture sul fronte della calotta (e sulla mentoniera se parliamo del modulare) e altrettanti sfoghi dell’aria calda sul posteriore. Le prese d’aria sono solitamente regolabili, per l’uso del casco in estate andranno necessariamente tenute tutte aperte.

I caschi di medio alta gamma sono spesso venduti corredati di sottogola e para naso differenti, da scegliere in base a gusti e condizioni in cui si guida. I sottogola più lunghi, che arrivano quasi a toccarci in zona pomo d’Adamo, sono quelli per guidare al freddo: impediscono all’aria gelida di entrare. Nell’utilizzo estivo del casco andrà rimosso, o sostituito con uno più corto.

Allo stesso modo, i para naso più pronunciati servono a evitare che l’aria tiepida e umida che emettiamo nella respirazione vada a colpire la visiera, rischiando di appannarla. L’appannamento è un fenomeno che si verifica prettamente in inverno o in giornate molto umide; per rendere il nostro casco da moto più estivo sarà quindi opportuno rimuovere il para naso. Meno “paratie” significherà al contrario maggiore ricircolo d’aria e maggiore freschezza: se non ci avete mai fatto caso, provate con il casco che già avete in casa.

Alcuni caschi top di gamma, soprattutto modulari, presentano parti degli interni double face, con un tessuto più felpato su un lato e uno più traspirante sull’altro. Di solito è solo la cuffia ad essere reversibile, ma in condizioni estreme ogni aiuto è apprezzato.

Altro elemento non banale da considerare: d’estate si fanno più presenti mosche, api, moscerini e insetti vari. Essere colpiti in viso non è mai piacevole, se si prevede dunque l’uso del casco a visiera alzata, se non dotato di visierino parasole, sarà bene dotarsi di un paio di occhiali per proteggere per lo meno gli occhi, e più si alza la velocità più ciò diventa importante.

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