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Autovelox: multe, tolleranza, segnalazione e funzionamento

Redazione
dalla Redazione il 26/10/2022 in Attualità
Autovelox: multe, tolleranza, segnalazione e funzionamento
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Quando si parla di autovelox (brevetto di un’azienda di Firenze, ormai diventato per antonomasia il rilevatore di velocità a distanza) si parla di tutta una serie di dispositivi atti a misurare le infrazioni dei limiti di velocità su strade e autostrade. In sostanza – nonostante le differenze tra le varie tipologie di dispositivi installati sulle strade – si tratta di una coppia di sensori collegata a una fotocamera. "Il Velox lavora secondo la funzione spazio diviso tempo - ci spiega Paolo Sodi, ad della Sodi Scientifica di Firenze - due sensori laser, ovvero la tecnologia più usata a partire dagli anni 80 e in funzione ancora oggi, sebbene migliorata, attraversano perpendicolarmente la strada e leggono la velocità dei veicoli. Se la velocità è superiore a quella consentita, il dispositivo fotografico collegato scatta un'immagine".  

Nella stessa famiglia vengono compresi impropriamente i telelaser, ossia i dispositivi di rilevazione mobili a disposizione della Polizia stradale e delle forze dell’ordine, i quali funzionano rilevando non la velocità percorsa tra due punti da un veicolo, ma la velocità puntuale dello stesso.

Diversi ancora sono i tutor, ossia quei dispositivi (principalmente installati lungo le tratte autostradali) che non funzionano con sensori ma con telecamere che rilevano il passaggio tra due punti distanti tra di loro, attraverso la lettura della targa.

Tutti, comunque, nascono con la stessa funzione, che è quella di far rispettare i limiti di velocità stabiliti dal Codice della strada.

 

SEGNALAZIONE

Tutti i dispositivi di rilevamento della velocità devono essere segnalati visibilmente e con un certo anticipo rispetto alla presenza del velox stesso; la mancata segnalazione prevede la nullità della sanzione eventualmente rilevata.

 

TOLLERANZA

Ormai, grazie ai progressi della tecnologia, i dispositivi autovelox hanno raggiunto un livello di precisione eccellente. Inoltre tali dispositivi, che vengono tarati ogni anno, per garantirne il perfetto funzionamento. Il legislatore ha comunque stabilito che, rispetto alla velocità rilevata, vi sia un margine di tolleranza al valore pari al 5% della velocità rilevata, con un minimo di 5 km/h. In altri termini la normativa stabilisce una tolleranza sulle multe per eccesso di velocità pari al 5% della velocità effettiva, e comunque non inferiore alla soglia minima di 5 km/h. Tanto per fare un esempio, in città (limite a 50 all’ora) non si viene mai multati se si viaggia entro i 55 km/h.

 

MULTE E SANZIONI

Le multe rilevate con questo tipo di dispositivi devono essere recapitate al trasgressore entro 90 giorni dalla stessa. Le sanzioni sono differenti a seconda del livello di superamento della velocità. Fino a 10 Km/h in più del limite si applica una multa da 42 euro fino a un massimo di 173 euro; da 10 fino a 40 Km/h in più del limite: si applica una multa da 173 euro fino a un massimo di 694 euro; da 40 a 60 Km/h in più del limite: si applica una multa da 543 euro fino a un massimo di 2.170 euro, più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi; oltre 60 Km/h in più del limite: si applica una multa da 845 euro fino a un massimo di 3.382 euro, più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

A seconda della gravità dell’infrazione, con una velocità superiore al limite da 10 a 40 Km/h si rischia anche la decurtazione di 5 punti dalla patente, mentre con un eccesso di velocità da 40 a 60 Km/h i punti sottratti possono arrivare a 10. Con una velocità di oltre 60 Km/h più alta del limite i punti decurtati sono più di 10. Per i neopatentati il numero di punti persi è doppio.

 

I dispositivi cosiddetti autovelox devono essere omologati a norma di legge (argomento del quale abbiamo parlato diffusamente in questo articolo) attraverso un processo di validazione. Talvolta i ricorsi contro le multe effettuate da questi apparecchi si giocano proprio sull’ambiguità legislativa tra i dispositivi “omologati” e quelli semplicemente “approvati” dall’autorità. Recentemente il Ministero dei Trasporti si è espresso con una circolare per mettere ordine tra i termini, di fatto equiparando a livello di legge omologazione e approvazione.

 

Autovelox: multe, tolleranza, segnalazione e funzionamento
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