Noi motociclisti siamo una razza piuttosto conservatrice. Ci piacciono i nostri motori endotermici, la benzina nel serbatoio, il rumore dello scarico. Già facciamo fatica a digerire l'elettrificazione (la quale, ci piaccia o no, cambierà il nostro modo di intendere le piccole e medie cilindrate), figuriamoci la moto che vola. 

Eppure, magari non noi o i nostri figli, ma di sicuro i nostri nipoti, avranno maggiori alternative quando dovranno decidere che mezzo acquistare. Il mercato delle "moto volanti" (veicoli ibridi che permetteranno spostamenti a basso impatto ambientale), infatti, inizia a rappresentare una realtà. Come insegna l'esperienza pionieristica della californiana Jetpack Aviation che, il prossimo anno, inizierà i test su The Speeder, una moto volante a decollo verticale dotata di otto turbine e motore alimentato a biocombustibile, capace di 270 kg di carico.

I preordini sono già iniziati, ma al momento restano appannaggio di ricconi col ghiribizzo della stranezza: costa infatti 380 mila dollari. Ma si sa, con l'ingegnerizzazione e l'industrializzazione dei prodotti, e la loro progressiva diffusione, il prezzo tenderà necessariamente a calare. E nei prossimi anni il mercato di questi veicoli varrà almeno 860 milioni di dollari.