Cassano Magnago (Va) - Dai 130 iscritti della prima edizione, quella del 2000, agli oltre 600 del 2005. Passa da questi numeri il successo inarrestabile di un evento come la Green Pistons, la cavalcata amatoriale varesina che "invade" per un giorno anche il Parco del Ticino in grado di coniugare l'enduro da community, quello che anima le discussioni sulla rete il giorno dopo, con il cronometro, i percorsi alla portata di tutti e la presenza – più unica che rara – di un bel gruppo di piloti professionisti dell'enduro.

È ormai così ogni anno, ma di strada gli amici dell'omonimo moto club di Cassano Magnago ne hanno fatta, per offrire un evento davvero coi fiocchi.
L'ultima edizione – la decima -, quella di domenica 5 aprile, è partita un giorno prima con l'apertura del parco chiuso per gli iscritti, la cena e uno spettacolo con un comico di Zelig. Senza dimenticare lo spazio per i test per far assaggiare la moto ai più piccoli, realizzato in collaborazione con il motoclub Cairatese e l'assessorato comunale allo sport.

Oltre 460 i concorrenti al via, due le prove speciali – da ripetere due volte in totale – una delle quali all'interno della pista del Ciglione alla Malpensa, teatro nobile del motocross mondiale di ieri e oggi, e l'altra in un fettucciato nel cuore della manifestazione, al termine del giro fuoristrada, per offrire lo spettacolo dell'enduro alle centinaia di persone accorse a bordo pista.
Settanta chilometri di giro, più facile del previsto, (nonostante il maltempo dei giorni precedenti), da ripetere due volte. E la possibilità, appunto, di misurarsi coi calibri dell'enduro nazionale e mondiale.
Thomas Oldrati, campione del mondo junior 2008, Maurizio Gerini, Jonathan Manzi, oltre al vincitore assoluto, quell'Antoine Meo, pilota ufficiale Husqvarna, a proprio agio nelle due prove, e in particolare a Malpensa dove ha sfoderato le sue qualità di ex crossista. Accanto a loro un paio di senatori dell'enduro, ormai affezionati all'evento varesino: Mario Rinaldi (Husaberg) e Fausto Scovolo (Gas Gas). E a proposito di "vecchie glorie" tra gli iscritti della classe Epoca per la prima volta anche Alessandro Gritti (Puch 175) che insieme all'amico Pietro Caccia (Ancillotti 100) ha battagliato con molti piloti che normalmente corrono l'italiano gruppo 5.
A tenere insieme questo bel "giocattolo" la splendida realtà del motoclub Green Pistons, forte di un'organizzazione ultra collaudata – oltre 230 le persone che hanno lavorato per l'evento – e dei rapporti con le amministrazioni locali e provinciale, senza le quali non sarebbe possibile fare nulla. Con qualche eccezione, tuttavia, visto che uno di questi Comuni - Arsago Seprio - ha negato il permesso di transito sul proprio territorio giusto due settimane prima della celebrazione dell'evento. Inaccettabile in un territorio che ha contribuito a scrivere la storia, oltre che dell'aviazione, anche dell'industria motociclistica nazionale e degli albi d'oro del motocross. Ma tant'è. Ci sarà tempo per mettere meglio a fuoco l'argomento divieti in occasione di un incontro pubblico con il senatore Carrara (che ha presentato un apposito disegno di legge per la pratica del fuoristrada) che il motoclub Green Pistons organizzerà a breve. Stay tuned.