Mannaggia alla bandiera rossa. Giustissima per l'olio in pista, lasciato dalla EBR 1190 RX dell'americano May, ma che ancora una volta ci priva della sfida finale. Perché se Guintoli ha letteralmente dominato la prima parte di gara, Sykes era scatenato in una rimonta al passo del giaguaro. Invece la classifica congelata al giro numero 16, dice che il francese è il vincitore legittimo di gara1; proprio davanti a Tom, che però resta leader della classifica iridata, ma ora con Sylvain in scia.

Tocca quindi a Rea completare il podio, tenendo dietro Baz, 4°. Mentre è una bastonata pesante la quinta posizione di Elias che passa e poi tiene dietro comodamente Melandri, 6° e fin qui mai a posto in questo weekend con la sua RSV4 Factory. Gestisce invece il 7° posto Davies, con Haslam e Lowes accodati ma mai pericolosi davvero. E' invece la migliore EVO in pista la Ducati di Canepa, che dopo una partenza a singhiozzo trova il guizzo per chiudere la top ten. Buona anche la prestazione di Badovini, 11° ma sempre fuori classifica in attesa dell'omologazione della sua meravigliosa Bimota. Posizione per questo ereditata da Scassa, che precede Salom, Camier e Corti, 14° sulla F4 RR.

Infine, curioso l'ingresso in pista di Foret, tradito dall'aderenza precaria di un circuito ancora freddo ed umido, finito nell'erba ancora prima di arrivare in griglia. Una situazione di grip precario che in qualche modo ha condizionato poi anche le cadute di Giugliano, Laverty e Iddon.