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La MV prova la SBK. E Chili la Honda

il 10/10/2004 in Sbk

Borciani e il team DFX in pista al Mugello con la F4 1000 in collaborazione con i tecnici della Casa di Varese. Tutti concordi: il potenziale è notevolissimo. Presto una decisione. Chili è salito per la prima volta sulla Fireblade SBK, ma proverà anche l

La MV prova la SBK. E Chili la Honda
Il box del Team DFX e la MV

di Luigi Rivola, foto Alex Photo/Morittu

Marco Borciani lascia il box per lanciarsi in pista al Mugello con la MV F4 1000

Scarperia –
Giornata speciale al circuito del Mugello, quella di venerdì 8 ottobre. Un’organizzazione tedesca ha portato in pista almeno duecento piloti provenienti da diversi Paesi d’Europa, li ha fatti scatenare sui saliscendi di uno dei circuiti più famosi del mondo, e per loro maggior gloria e soddisfazione (non ricambiata) questi appassionati in vena di sfogo si sono ritrovati a girare in compagnia di Marco Borciani, in sella a una MV Agusta F4 1000 per un test in vista di una possibile partecipazione al Mondiale SBK, e di Pierfrancesco Chili, per la prima volta alla guida della Honda Fireblade 1000, moto con cui ha tutte le intenzioni di disputare il Mondiale 2005.


Inutile dire che la MV vista al Mugello non è ufficiale: la moto con cui ha girato Borciani viene dalla Germania, ma è ben nota a Varese; in ogni caso è una moto non in configurazione da Mondiale SBK.


Tuttavia a portarla in pista è stato il Team DFX, squadra veronese di calibro internazionale, che non si muove per un nonnulla, ma con un obiettivo preciso: partecipare al Mondiale 2005 con la MV Agusta. Un team che ha fatto proposte concrete a Claudio Castiglioni e che aspetta una risposta altrettanto concreta. Insomma, a monte del test di Borciani c’è un progetto che da una parte è spinto dal Team DFX, dall’altra non è scartato a priori dalla MV, dove molti sognano un impegno serio e produttivo nelle corse. Al Mugello attorno alla moto non ufficiale c’erano due tecnici della MV. E non si nascondevano.


Da qualche parte è arrivato anche un invito a Pierfrancesco Chili a provare la F4 1000 al Mugello. Il campione bolognese non lo ha rifiutato anche se è sceso in Toscana per saggiare per la prima volta le doti della Honda CBR1000RR, moto con cui molto probabilmente correrà nel 2005. Il debutto di Chili con la Honda è uno dei motivi d’interesse del prossimo campionato e questi giri al Mugello del nuovo temibilissimo binomio italo-giapponese sono a tutti gli effetti le prime battute della stagione 2005, ad appena 5 giorni dalla fine del campionato 2004. E questo la dice lunga su ciò che si prepara...

Il motore mi ha fatto una grande impressione; sulla ciclistica bisogna lavorare, ma il potenziale complessivo è molto, molto elevato”.
Marco Borciani, appena sceso dalla MV F4 1000 SBK che il Team DFX gli ha procurato per un test al Mugello appare decisamente soddisfatto.
Il manubrio non era adatto alla mia posizione di guida e l’ho fatto cambiare con quello della mia Ducati, mi sono trovato subito meglio. La moto è da mettere a punto completamente e oggi è impossibile a causa del traffico in pista, però va veramente forte, sono convinto che sia un’eccellente base per il mondiale Superbike”.


Al Mugello nel box del Team DFX da Varese sono scesi Ezio Mascheroni, storico meccanico del reparto corse di Schiranna e dei vari marchi motociclistici che si sono succeduti in riva al lago, e l’ing. Enrico Sanino del reparto esperienze.
Ci si è presentata l’occasione per questa verifica – spiega l’ing. Sanino – è siamo stati ben lieti di coglierla. Questo non significa affatto che la MV abbia già deciso di partecipare al mondiale Superbike, però l’entusiasmo per le vittorie di Teuchert è stato tanto e adesso ci sarebbe tanta voglia di andare avanti facendo le cose seriamente”.
La moto c’è – garantisce un entusiasta ed effervescente Mascheroninon ci sarebbe bisogno di omologare niente di nuovo, perché il modello da portare in pista è già stato prodotto oltre i numeri minimi richiesti dal regolamento ed è competitivo senza ulteriori modifiche. Se scende in pista – al tecnico varesino si illuminano gli occhi al solo pensiero – poi ci pensiamo noi a metterle dentro la carica giusta per sistemare gli altri...”.



La moto c’è – ribadisce Daniele Carli, titolare del Team DFX – Borciani ha girato in 1’59” con tutta questa gente in pista e senza una messa a punto specifica, il che è sintomatico di un potenziale notevolissimo, considerando che può solo crescere e che non è una moto preparata per il mondiale Superbike. Ho proposto alla MV la mia struttura e il mio team; non ho chiesto soldi, ma solo le moto e un impegno ufficiale nello sviluppo. Portare in pista il marchio MV è una grande opportunità e una grande responsabilità, ma sono profondamente convinto che la moto sia all’altezza e che la MV non si debba tirare indietro. La settimana prossima avrò una risposta da Claudio Castiglioni”.

Due Honda CBR900RR rosse e gialle che arrivano dalla Germania, dove hanno vinto il campionato tedesco SBK, hanno avuto l’onore di offrire a Pierfrancesco Chili il primo approccio con il quattro cilindri giapponese. L’occasione doveva esserci già il lunedì dopocorsa a Magny Cours, visto che Gerrit Ten Kate si era detto disposto a fargli provare la moto di Vermeulen, ma era sfumata per problemi legati alla prenotazione della pista da parte della Yamaha e della Ducati.
Quando si è visto che l’ipotesi del test era saltata – racconta ChiliCarlo Florenzano della Honda Italia si è dato da fare e ci ha procurato questa opportunità”.


Chili parla al plurale perché al suo fianco c’è, come sempre, Domenico Brigaglia, che lo seguirà con la sua grande competenza tecnica in questa nuova avventura.
- Come va interpretata questa prova? Chiediamo a Brigaglia.
“Semplicemente un test. Meglio provarla una moto prima di comprarla, no? Con una moto da corsa è la stessa cosa”...
Passiamo a Chili che è sempre più loquace.
- Ci fai un paragone a caldo fra la Ducati, con cui hai corso solo quattro giorni fa in Francia, e la Honda che hai provato oggi?



“La sensazione più marcata è una carenza di erogazione in basso, ma questo è tipico di tutti i quattro cilindri nei confronti di una bicilindrico come il Ducati, che di coppia ne ha da vendere anche ai regimi più bassi. Però quando la potenza arriva, ce n’è a volontà e il davanti diventa molto leggero. Ma la potenza non è ormai più un problema, semmai la ciclistica, e qui c’è molto lavoro da fare; penso che dovrò adattarmi alla guida di questa moto e non basteranno pochi giri”.
“Tra l’altro, non so perché, ma sento la stanchezza dell’ultima corsa; oggi è caldo e umido, in più è quasi impossibile girare: c’è troppa gente in pista e la maggior parte non ha una grande idea di dove bisogna mettere le ruote; girando in 2” ho rischiato spesso di investire qualcuno, inoltre, quando ti fanno perdere tempo in un paio di curve, dopo ti passa la voglia di tirare, tanto sai che il tempo non viene fuori”.
Oggi Chili tornerà in pista con la Honda, ma molto probabilmente anche con la MV Agusta SBK. Qualcuno a Varese (ma anche a San Marino) ci tiene particolarmente a un suo giudizio.

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