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8 Ore di Suzuka: il Mondiale Endurance torna (finalmente) in Giappone

Redazione
dalla Redazione il 04/08/2022 in Altri sport
8 Ore di Suzuka: il Mondiale Endurance torna (finalmente) in Giappone
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Dopo che in Giappone, a causa del coronavirus le gare internazionali sono state annullate per due anni, il 7 agosto prende finalmente il via la 43a edizione della gara

Il 7 agosto sarà un giorno speciale per i giapponesi che potranno assistere finalmente alla 43^ Coca-Cola Suzuka 8 Hours Endurance Race, terzo round del Campionato Mondiale Endurance di quest'anno che si concluderà con il Bol d'Or a Le Castellet a metà settembre.

Per i giapponesi è la “gara delle gare”. Neppure il Mondiale MotoGP o la Superbike, possono competere con lei: la 8 Ore di Suzuka è l'evento più importante dell’anno per le case giapponesi e nulla è lasciato al caso. Qui non si bada a spese e l’impegno è massimo per vincere la gara.

Nel 2019, Leon Haslam e Jonathan Rea, con la Kawasaki, hanno posto fine a quattro anni di vittorie consecutive Yamaha Factory, poi a causa della pandemia da coronavirus, il Giappone per due anni è rimasto completamente isolato dal resto del mondo. 

La gara sarà trasmessa in diretta su Eurosport2, domenica 7 agosto a partire dalle 04:30 (11:30 locali in Giappone).

8 Ore di Suzuka: il Mondiale Endurance torna (finalmente) in Giappone

Le squadre favorite

Il Kawasaki Team Green è pronto per ripetere il successo del 2019, con Alex Lowes si aggiungerà ai vincitori dell’ultima edizione, Rea e Haslam. Con un totale di otto vittorie al loro attivo, tre per Haslam e Lowes e due per Rea, è la squadra di maggior successo in campo.

Sulla pista di casa, Honda HRC si presenta con Takumi Takahashi, Tetsuta Nagashima e Iker Lecuona, pronti ad una rivincita del marchio, dopo le batoste di quest’anno in MotoGP e i pochi risultati nel Mondiale Superbike.

Il team YART Yamaha, in lotta per il titolo nel campionato mondiale, non avrà piloti del Mondiale MotoGP o Superbike, ma i tre esperti Marvin Fritz, Karel Hanika e Niccolò Canepa.

Il Team Suzuki Yoshimura SERT Motul, con Sylvain Guintoli, Xavier Simeon, Gregg Black e Kazuki Watanabe, nonostante l’annunciata uscita dal Campionato del Mondo Endurance alla fine della stagione, potrebbe vincere il Campionato del Mondo per la 18a volta.

Sarà interessante vedere all’opera il BMW Motorrad World Endurance Team, vincitore della 24 Ore di Spa-Francorchamps, con gli esperti Markus Reiterberger e Jérémy Guarnoni affiancati dal giovane Ilya Mikhalchik.

Anche il Team FCC TSR Honda France con Josh Hook, Gino Rea e Mike di Meglio è tra i favoriti della 43a edizione della otto ore di Suzuka.

8 Ore di Suzuka: il Mondiale Endurance torna (finalmente) in Giappone

Storia e curiosità

La Otto ore di Suzuka si è tenuta per la prima volta il 30 luglio 1978 e la prima edizione fu vinta dalla coppia americana formata da Wes Cooley e Mike Baldwin (Yoshimura Suzuki GS1000) che riuscirono a precedere Isoyo Sugimoto e Don Emde (Yamaha TZ750) e Graeme Cosby e Tony Hatton (Kawasaki Z1).

Per decenni Yamaha, Suzuki, Kawasaki e Honda non hanno badato a spese nel dimostrare la superiorità dei loro prodotti nel loro paese d'origine utilizzando i propri piloti normalmente impegnati nei campionati mondiali di motociclismo, che spesso con riluttanza hanno dovuto affrontare le difficoltà di una gara di lunga distanza durante la pausa estiva. Diverse invece le motivazioni per i piloti giapponesi, per i quali una vittoria a Suzuka vale un intera carriera e che per questo sono sempre stati disposti a spingersi oltre i propri limiti su un circuito che dopo l'incidente mortale di Daijiro Kato nel 2003 è stato tolto dal calendario MotoGP.

L'elenco dei vincitori della gara comprende vere icone del motociclismo come Valentino Rossi (2001), Wayne Gardner (1985, 1986, 1991, 1992), Wayne Rainey (1988), Eddie Lawson (1990), Scott Russell (1993), Doug Poland (1994), Colin Edwards (1996, 2001, 2002), Daijiro Kato (2000, 2002), Carlos Checa (2008), Pol Espargaró (2015, 2016) e Jonathan Rea (2012, 2019).

Assolutamente unica la modalità con cui viene determinata la griglia di partenza dei primi 10. Dopo la seconda qualifica, le dieci squadre più veloci passano alla "Top 10 Shootout", alla quale prendono parte due piloti per squadra, ciascuno dei quali percorre un giro cronometrato. I due tempi sul giro vengono quindi sommati e utilizzati per determinare la griglia di partenza.

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