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Aspettando la Dakar: (sulle moto) chi sarà il favorito?

foto ASO/ DPPI - E. Vargiolu il 02/01/2018 in Altri sport

Il prossimo 6 gennaio da Lima 142 moto prenderanno il via per la 40a edizione della Dakar. A pochi giorni dalla partenza ecco un’analisi per capire i valori in campo e il potenziale dei nostri piloti

Aspettando la Dakar: (sulle moto) chi sarà il favorito?
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“Sono almeno dieci i piloti in grado di vincere la Dakar. "La previsione diplomatica di Sam Sunderland ovviamente lo include come uno dei contendenti anche in virtù del numero 1 che mostra sulla sua moto o appuntato alla tuta di gara. L’analisi dell’inglese mostra quanto siano cambiate le cose da quando il titolo era una questione tra Cyril Despres e Marc Coma.
Sunderland affronterà la gara al meglio, consapevole che nei rally l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, come è successo quest’anno in Marocco quando l’attraversamento di un fiume in piena ha messo fine al sogno di vincere il campionato del mondo. Lo sa bene anche Toby Price, vincitore nel 2016. L'australiano ha passato la maggior parte dell'anno in convalescenza per recuperare la frattura al femore che si era procurato nel corso della 4° speciale lo scorso gennaio.

Nonostante questo, il team KTM resta favorito e la casa austriaca punta al 17esimo successo consecutivo.
Da tenere d’occhio anche Matthias Walkner, 2° nel 2017, e vincitore del Rally del Marocco, e Antoine Méo, quarto.

La squadrone della Honda


Honda rilancia la sfida con uno squadrone forte a 4 punte e un portatore d’acqua. Con un plamares di 19 speciali vinte, Joan Barreda è sicuramente il pilota più veloce, anche se forse non il più regolare. Secondo nel 2015, Paulo Goncalves è un pilota solido e Honda potrebbe puntare sulla sua regolarità. Costretto a dare forfait per incidente nel 2017, Kevin Benavides si è prearato bene per l’appuntamento, come dimostra il 2° piazzamento in Marocco.

Spesso sul podio, Yamaha cerca l’acuto. David Frétigné (2009), Hélder Rodrigues (2011 e 2012) e Olivier Pain (2014) hanno scritto la storia di Yamaha, il presente vede le speranze riposte in Adrien van Beveren (quarto nel 2017), Franco Caimi (ottavo), il miglior esordiente dell'anno scorso, e Xavier de Soultrait, vincitore del Merzouga Rally.
Come nel 2016, il pilota più consistente della stagione è stato Pablo Quintanilla, che correrà ancora per Husqvarna. Se contiamo anche Sam Sunderland salgono ad 11 i possibili candidati al titolo.

I piloti italiani al via della Dakar

Tra gli azzurri, il pilota più esperto è sicuramente Alessandro Botturi su Yamaha. Dopo tre anni da ufficiale, il Bottu potrà ancora contare sul supporto di Yamaha Europe, ma è inserito in una struttura privata. “Sono contento di questa nuova avventura”, ha dichiarato Alessandro, “Potrò contare ancora su Yamaha, ma nel team Garda Bikers che abbiamo costituito con gli amici Livio Metelli e Alberto Bertoldi. Non avrò pressione e questo mi permetterà di affrontare la corsa al meglio. Voglio fare una gara intelligente e sono sicuro di poter far bene”.

Quanto al nuovo che avanza, i volti nuovi che sono destinati a far parlare di loro sono Jacopo Cerutti (Husqvarna), neo Campione Italiano Motorally e con due Dakar alle spalle: un ottimo 12° posto al debutto nel 2016, mentre lo scorso anno ha dovuto abbandonare a seguito di una caduta alla terza tappa) e Alessandro Ruoso (KTM), al via dopo il 38° posto nel 2017 al debutto.
Tra i rookies, da tenere d’occhio Maurizio Gerini, al via insieme a Fausto Vignola con il Team Solaris di Castiglion Fiorentino. Al debutto anche l’aretino Gabriele Minelli.

Original by Motul, la Dakar più estrema

Ci sono uomini il cui destino giace in una cassa piena di un'attenta selezione di attrezzi da lavoro, vestiti per l'intero rally e qualche pezzo di ricambio. Sono quelli che scelgono di correre la Dakar senza il supporto dell’assistenza. Quest’anno sono ben 28 i piloti iscritti a questa categoria estrema che porta il nome "Original by Motul" da quando Motul è diventato sponsor ufficiale. Una gara nella gara, Olivier Pain si lancia nella 10° Dakar alla ricerca dell’ambito trofeo, ma l'ex pilota ufficiale Yamaha dovrà affrontare nuove difficoltà e nuovi rivali, alcuni dei quali esperti di questa categoria.

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