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Urban Mobility

Monopattini in sharing: incontro al Ministero per regolarne l'uso

Redazione
dalla Redazione il 02/07/2021 in Urban Mobility
Monopattini in sharing: incontro al Ministero per regolarne l'uso
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Al Mims i noleggiatori e gli esponenti delle amministrazioni faccia a faccia per giungere a un quadro normativo che metta al centro la sicurezza

Apprezzamento per il metodo del confronto, avvio di un lavoro comune che dovrà condurre in tempi brevi ad una regolazione dell'uso dei monopattini elettrici. È quanto è emerso dal primo incontro tra i vertici tecnici del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, i rappresentanti dell'Anci e le aziende di noleggio dei monopattini, nel corso del quale il Mims ha posto la necessità di mettere ordine sull'utilizzo di una nuova forma di mobilità che è esplosa durante la pandemia, con 42 mila mezzi offerti in sharing in 30 città. Due gli obiettivi: sicurezza sulle strade e decoro urbano evitando la sosta selvaggia dei mezzi sui marciapiedi. Lo riferisce il dicastero guidato da Enrico Giovannini in una nota.

Molti gli aspetti affrontati durante l'incontro: dai limiti di velocità al numero identificativo del mezzo, dall'età minima per condurre il monopattino ai dispositivi per aumentare standard di sicurezza (segnalatori di direzione o controllo da remoto della velocità), dalla necessità di individuare aree di sosta dedicate a quella, inversa, di creare “no parking areas” in specifici ambiti delle città di particolare pregio urbanistico e architettonico.

Il Mims ha sottolineato come le soluzioni per aumentare gli standard di sicurezza non debbano compromettere la diffusione di questi nuovi modelli di mobilità e, per questo, ha chiesto agli stessi rappresentanti del settore di formulare proposte, basate sulle più interessanti esperienze internazionali e sui dati che caratterizzano questo nuovo fenomeno di mobilità urbana. Le società di sharing hanno evidenziato la necessità di lavorare a regole equilibrate, tenuto conto anche del fatto che limiti di velocità troppo bassi posso esporre a rischi: ad esempio la difficoltà al mantenimento dell'equilibrio del mezzo nelle strade pedonalizzate dove è stato stabilito il limite dei 6km/h.

 

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