Finalmente una vera moto da competizione

E' la mia

Ho percorso circa 4000km, tutti in strade normali, di montagna e pianura, veloci e "curvose" e in ognuna di queste ho scoperto qualcosa di nuovo della mia meravigliosa DB7. Mi riservo di provarla in pista quanto prima e farò un dettagliato resoconto ma, se tanto mi da tanto, penso che ci sarà da divertirsi parecchio. Conosco Ducati da tanti anni, sono stato possessore negli ultimi 15 di almeno 12 moto del marchio di Borgo Panigale, l'ultima è stata una 1098S tricolore e quindi il paragone con la DB7 è etremamente diretto. La DB7 è leggera, molto leggera, molto di più del 1098; questa sua leggerezza induce una guida sicura, poco stancante, i freni si usano pochissimo, basta sfiorare la leva e lei rallenta decisamente, meravigliose le sospensioni. La posizione di guida è meno caricata sui polsi rispetto al Ducati e il serbatoio non si "infila" nello stomaco; non fraintendetemi però, la DB7 non è comoda, è una sportiva pura, il sellino è duro ma lo spazio a disposizione del pilota è ampio. La protezione aerodinamica, contrariamente a quanto possa sembrare, viste le esigue dimensioni del cupolino, è molto buona, non induce turbolenze, e contribuisce a non affaticare il pilota durante lunghi percorsi. Ma è il motore la vera "bomba" di questa moto, pulito, lineare, ha una progressione che fa paura, molto meglio del 1098, segno che in Bimota hanno svolto un egregio lavoro con il nuovo scarico laterale, con l'iniezione elettronica Walbro, e con mappature azzeccate al 100%