Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Prove della redazione

Ducati 1198 SP

Andrea Padovani il 26/04/2012 in Prove della redazione
Ducati 1198 SP
Ducati 1198 SP
1198,4 cc / 125 kW (170 CV) / 2 cilindri a L / Euro 3
€ 21.990 c.i.m.

Cambio assistito, frizione antisaltellamento, mono Öhlins e serbatoio in alluminio. Dettagli di pregio che esaltano questo esclusivo capolavoro italiano

Lo stile italiano nel mondo. Uno slogan certo non nuovo ma quanto mai azzeccato quando si tratta di una moto sportiva, specie se marcata Ducati. La 1198 S, che per il 2011 guadagna la sigla SP, è un'icona, una sportiva riconoscibile tra mille: velocissima, vittoriosa, bella e unica grazie a uno stile personale, a finiture di pregio e alla componentistica di prim'ordine. Difficile quindi migliorare lo stato dell'arte. Ma a Borgo Panigale non sono dello stesso avviso e hanno deciso di far fare alla già specialistica versione S un ulteriore passo in avanti sul fronte racing e sulle dell'esclusività. La lista delle migliorie inizia con il serbatoio di alluminio di chiara estrazione pistaiola, più leggero e cresciuto nella capacità (da 15,5 a 18 litri). La sospensione posteriore guadagna invece il monoammortizzatore Öhlins TTX, oggi prerogativa della R: il vantaggio di questa unità è che, grazie a una particolare soluzione costruttiva, i circuiti idraulici della compressione e dell'estensione sono completamente separati. Negli ammortizzatori «tradizionali», invece, intervenendo su un parametro, anche se di poco, si modifica l'altro. A livello di motore non si registrano novità di spicco: potenza e coppia non variano, compaiono invece la frizione antisaltellamento marcata Ducati Performance e il DQS, acronimo di Ducati Quick Shift, il sistema che permette di passare al rapporto superiore senza utilizzare la frizione, mantenendo al contempo il comando del gas spalancato. Migliorie non da poco visto che, stando a quanto dichiarato dalla Casa, il risparmio è dell'ordine di 150 millisecondi a cambiata, passando da 230 a 80 msec. Un tempo non proprio trascurabile quando si ha a che fare con il cronometro alla ricerca del best-lap: in una pista come quella del Mugello, per citarne una a caso, si sale di rapporto mediamente una decina di volte a giro. Se la matematica non è un'opinione, senza cambiare una virgola della moto, il tempo teoricamente dovrebbe abbassarsi di oltre un secondo. Ma fosse anche mezzo, sarebbe comunque un bel risultato. Il DQS, gestito dalla centralina e da una cella di carico posta sull'asta di rinvio del cambio, monitorizza continuamente la velocità della moto, il numero di giri del motore e l'angolo di apertura dell'acceleratore, calcolando di volta in volta il tempo di taglio a livello di accensione e di iniezione per permettere l'innesto del rapporto superiore.

Che gusto il cambio!

Piccole ma importanti modifiche. La 1198 SP ha raggiunto un livello invidiabile di prestazioni pur non stravolgendo la sua essenza: in sella, insomma, ritroviamo la Ducati che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni, con lo stesso impressionante motore e la stessa efficace - ma non certo accomodante - ciclistica. Per provarla a fondo in questo rigido inverno ci siamo spostati sulla pista di Vallelunga, un banco di prova impegnativo per le maxi sportive. La Ducati è sempre un bel mezzo, al quale però va dato rigorosamente del «lei». Finché si passeggia, la SP asseconda e collabora con il pilota ma quando si inizia a fare sul serio, richiede decisione e braccia robuste dalla presa decisa. Il suo Twin è una forza della natura, e domarlo non è affar semplice: dai 7000 ai 10.000 giri circa è un vero uragano. Basti pensare che in uscita dai Cimini, quando si butta dentro la quarta nel cambio di direzione, l'avantreno decolla, quasi infischiandosene della già notevole velocità in ballo. Con il Quick Shift, poi, inserire le marce è una vera goduria, un accessorio di cui non si farebbe più a meno: un po' per la soddisfazione di sentire cantare il motore al ritmo di cambiate quasi impercettibili, un po' per la costanza di assetto che il sistema garantisce anche utilizzando il cambio a moto inclinata. Certo, se il comando fosse «rovesciato» sarebbe perfetto, ma anche così l'efficacia è notevole.
La ciclistica della SP è quella specialistica che conosciamo bene, ancor più performante grazie al mono Öhlins, che è più sensibile alle regolazioni, più efficace sulle malformazioni del fondo e più sostenuto nel contenere i trasferimenti di carico in accelerazione. Per far rendere al meglio la 1198 SP (partendo dall'assetto standard) vale comunque sempre la regola di sostenere maggiormente l'avantreno e abbassare il retrotreno. Come? Semplice, precaricando di qualche giro la molla della forcella (tre nel caso specifico di Vallelunga) in maniera tale da ottenere una moto più impegnativa nei cambi di direzione ma anche più solida in ingresso. Ed è proprio esaltando questa innata caratteristica che si ottiene il massimo dalla 1198 SP: gli inserimenti di curva di cui è capace sono inarrivabili per le rivali di categoria. Ci si può fidare e lanciarsi alla corda senza esitazioni: l'avantreno non tradisce. Di contro bisogna avere l'accortezza di chiudere di qualche click la compressione al retro-treno, visto che cambia la distribuzione dei pesi. Il rischio infatti è di ritrovarsi con la gomma posteriore troppo sollecitata e quindi incline alla derapata in uscita di curva. Ma - come già detto - l'Öhlins posteriore permette questo ed altro.

Dati Tecnici

 
Ducati
1198 SP

Motore

2 cilindri a L a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 106,0x67,9 mm; cilindrata 1198,4 cc; rapporto di compressione 12,7:1. Distribuzione bialbero a camme in testa di tipo desmodromico con comando a cinghia e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica e corpi farfallati ellittici. Capacità serbatoio carburante 18 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale a catena (38/15). Frizione multidisco a secco con comando idraulico e sistema antisaltellamento. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a traliccio in tubi d’acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 120 mm; sospensione posteriore, monobraccio con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 127 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 6,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/55- ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 330 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e quattro pastiglie, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

lunghezza 2100, larghezza nd, altezza sella 820, interasse 1430. Peso a secco 168 kg.

Prestazioni

potenza 125 kW (170 CV) a 9750 giri, coppia 131,4 Nm (13,4 kgm) a 8000 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

L’introduzione del Ducati Quick Shift ha portato un miglioramento notevole delle prestazioni in accelerazione, confermando che questo sistema incide non poco sul rendimento globale della moto. Sui 1500 m la 1198 SP distacca la precedente versione S (che adotta lo stesso identico propulsore) di ben 6 decimi e di quasi 10 km/h, sfiorando il limite dei 280 km/h. Praticamente un decimo a cambiata, il margine che sostanzialmente è stato promesso dalla Casa. Il distacco si riduce a 2 decimi sul traguardo dei 400 m mentre i dati sui 0-90 km/h e sui 0-130 km/h coincidono: ma in questi frangenti, tanto con la vecchia S quanto con la nuova SP a stento si inserisce la seconda marcia. Come sempre ostica la partenza anche se il nuovo monoammortizzatore un po’ aiuta a sostenere il posteriore: praticamente impossibile comunque evitare l’impennata di potenza fino in terza. Coincidenti invece i dati rilevati nelle prove di sorpasso e di frenata.

Curva di accelerazione

Ducati 1198 SP

Condizione della prova

Cielo Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 8°C
Pressione atmosferica 1001 mb
Temperatura asfalto 9°C

Rilevamenti

 
Ducati
1198 SP

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 279,4 km/h (25,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 10,8 s (230,1 km/h)
0-1000 m 19,3 s (268,4 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (40,5 m)
0-130 km/h 4,9 s (92,6 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,4 s (129,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (75,3 m)
50-0 km/h 2,4 s (24,3 m)

CONSUMO

Urbano 8,2 km/l
Extraurbano 14,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 15,0 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno nr
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) nr
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) nr

Pagelle

 
Ducati
1198 SP

In sella

3.5

Se cercate la moto dura e pura che vi tratta senza gentilezze ma che regala anche soddisfazioni ed emozioni forti, compratevi questa Ducati!

Comfort

1.5

C’è il sellino e ci sono due semimanubri cui aggrapparsi: ed è già tanto. Un consiglio? Nel tempo libero fate ginnastica per le braccia.

Dotazioni

4.5

Un tempo meritava 5 stelle, ora la concorrenza si è fatta aggressiva e l’asticella si è alzata non poco. Ma che moto!

Qualità percepita

5.0

Punteggio pieno per una moto splendida. Da qualsiasi punto la si osservi non mostra lacune o margini di miglioramento.

Capacità carico

1.0

Nemmeno un sellino per il passeggero o per sistemarci del bagaglio. E nel codone c’è un vano ridicolo: ma è una moto da gara.

Motore

5.0

Un uragano di coppia ai medi, uno tsunami che spara fuori dalle curve mentre la gomma posteriore scava l’asfalto. La «schiena» del twin italiano è famosa in tutto il mondo e non ha bisogno di commenti.

Trasmissione

4.5

Il cambio assistito sta diventando un must nel settore delle sportive e la Ducati si è allineata a BMW e Aprilia.

Sospensioni

5.0

Difficile pretendere di più da una sportiva targata: la qualità è super, l’efficacia su strada e in pista indiscutibile. Per trovare di meglio occorre orientarsi verso materiale puramente racing.

Freni

5.0

L’ennesimo punteggio pieno di questa maxi: un impianto potente, instancabile e finemente gestibile in ogni situazione.

Su strada

4.0

Guidarla regala emozioni uniche, in pista è veloce ed efficace grazie ad un avantreno stabile e preciso. Ma la concorrenza ha fatto passi da gigante e la 1198 inizia a mostrare qualche ruga. Attendiamo l’erede che ha già mosso i primi passi!

Versatilità

1.5

La pista o il salotto di casa! Avete ben due possibilità di utilizzo per questa maxi sportiva.

Prezzo

2.5

Il prezzo - pur rimanendo elevato - non cambia rispetto alla S. In più ci si porta a casa dettagli di pregio. Quasi, quasi....

Pregi e difetti

 
Ducati
1198 SP

PREGI

Erogazione ai medi, Stabilità, Frenata

DIFETTI

Maneggevolezza, Comfort

Gallery

Ducati 1198 SP
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Listino

Ducati

Ducati

1198 SP

Correlate

Annunci usato