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Suzuki Burgman 125-200 ABS: la città in tasca

di Stefano Borzacchiello il 03/03/2014 in Anteprime

Nuovo design, stessa capacità di carico e una maneggevolezza da riferimento. Con l'arrivo delle versioni "piccole" il rinnovamento della famiglia dei cargo-gt Suzuki è completo

Suzuki Burgman 125-200 ABS: la città in tasca
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In Suzuki la parola Burgman si declina in molte… cilindrate. Una per ogni esigenza. Da quelle più importanti di chi macina chilometri su autostrade e tangenziali, a quelle più modeste dello scooterista metropolitano. La famiglia Burgman è, infatti, composta di quattro cilindrate: 650, 400, 200 e 125 cc. E proprio i modelli della "serie piccola" sono stati recentemente oggetto di un profondo restyling.
In Suzuki hanno ridisegnato completamente le plastiche per renderli più eleganti, ma al tempo stesso anche protettivi e funzionali. In quest'ottica il nuovo frontale è un vero passo avanti: oltre ad avere un look più sportivo, in cui spiccano i due fanali, il cupolino più esteso garantisce maggior riparo al pilota, senza comunque inficiarne la visuale.

I designer hanno lavorato anche sulla parte posteriore che ora si presenta più filante e curata. Rivista anche la forma della sella: resta sempre su due piani, ma scompare il supporto lombare e diventa più stretta nella parte anteriore consentendo di appoggiare con facilità i piedi a terra.

Sui nuovi Burgman è montata una strumentazione multifunzione più moderna e razionale, che visualizza tutte le informazioni compreso il consumo medio di carburante e informa anche quando è necessario fare il cambio dell'olio. Inoltre sul cruscotto è presente la spia "Eco drive" che si accende quando si guida in modo efficiente, ovvero quando si apre il gas con moderazione. Più la spia resta illuminata, meno si consuma… Vale quindi la pena buttarci un occhio. Restando in tema, Suzuki dichiara delle percorrenze prossime ai 30 km/l per il modello 200, e addirittura di 34 km/l per il 125 cc.
A questo proposito, sono stati confermati i propulsori da 125 e 200 cc che equipaggiavano la precedente serie. Anche la dotazione ciclistica è rimasta invariata, debutta però il nuovo impianto frenante con ABS Nissin che sarà di serie su entrambe le cilindrate. Un'altra conferma arriva alzando la sella: i nuovi Burgman hanno ancora un vano molto ampio e profondo (41 litri), con tanto di luce di cortesia, dove si possono inserire agevolmente due caschi integrali e altri oggetti. Vi sono poi due vani nel retroscudo, di cui uno con la pratica presa da 12V.

I nuovi Suzuki Burgman sono in vendita a 4.190 euro f.c. il 125, mentre per il 200 il prezzo sale a 4.390 f.c. Nel prezzo sono compresi tre anni di assistenza stradale, e con l'aggiunta di 200 euro è prevista l'estensione della garanzia per altri due anni.

Per chi fosse interessato a provare i nuovi Burgman 125 e 200, il primo appuntamento sarà questa settimana a Motodays; verso la fine del mese di marzo Suzuki organizzerà poi nuovi Open Day.

E ora vediamo come va il Burgman 200!
Suzuki Burgman 125-200 ABS: la città in tasca
Se sul cavalletto il Suzuki Burgman dà l'impressione di essere un maxi, basta salire in sella per cambiare idea in un istante. La posizione di guida rilassante e confortevole e la ridotta altezza della seduta consentono di instaurare in un istante un ottimo feeling: si ha tutto sotto controllo e i 163 kg di peso in ordine di marcia quasi non si avvertono, tanto lo scooter è ben bilanciato.

Nelle manovre da fermo lo si sposta con facilità e in movimento alle basse andature si rivela sorprendentemente maneggevole, dimostrandosi agile al punto da far passare in secondo piano le sue dimensioni. Il comfort è decisamente buono, il cupolino protegge bene e le sospensioni assorbono senza difficoltà le malformazioni; solo sui tratti di pavé sconnesso gli ammortizzatori faticano a filtrare le sollecitazioni.

Il motore "200" ha un buono spunto nelle partenze e grazie alla trasmissione ben tarata eroga in maniera davvero lineare la potenza. Contenute le vibrazioni, anche nei repentini chiudi-apri. Del nuovo Burgman si apprezza molto la rapidità con cui affronta l'ingresso in curva e la precisione in percorrenza. I freni sono modulabili, l'ABS è ben tarato e con sole due dita su entrambe le leve si riesce a gestire con facilità la frenata.

Passando dal 200 al 125 differenze sostanziali nella guida non ce ne sono e ci si accorge della differente cilindrata, più che nell'allungo, nelle partenze che vedono la versione da un ottavo di litro molto un po' meno scattante.
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