Jonathan Rea torna a vincere. Non succedeva da Assen, da metà aprile. Un digiuno troppo lungo per il campione del mondo in carica, che in riviera ha rimesso le cose a posto con una gara da vero leader. Quando basta per tornare ad allungare anche nella classifica mondiale, portandosi a 318 punti, ovvero +61 su Sykes che insegue... anche al traguardo! Detto che Tom è rimasto incollato agli scarichi della Ninja numero 1 fino alla fine, non ha mai trovato un guizzo, un varco buono, per stuzzicare il compagno di box. Niente, rassegnato alla volata da gregario, a fare da secondo per soli 90 millesimi. Roba da infuriarsi... Invece il dinamico duo in verde può comunque festeggiare alla grande, dato che nessuno li ha - di fatto - impensieriti in questa prima manche di Misano. Visto che è Van Der Mark che chiude con un prestigioso 3° posto, reso meno elegante dal maxi ritardo di oltre 3 secondi. Distacco che chiaramente va drammaticamente peggiorando scorrendo la lista degli arrivi...

E' Davies il miglior ducatista al traguardo: 4°, dopo una gara corsa tutta in rimonta. Scattato dalla piazzola numero 9, Chaz è arrivato ai margini del podio con "solo" +5.8 di ritardo. Così l'inglese salva parzialmente la giornata nera delle Rosse, che vadono anche il k.o tecnico di Fores - stratosferico e partito dalla prima fila - appiedato dalla Panigale R a 4 giri dalla fine. Un via libera per le BMW di Torres e Reiterberger che rispettivamente ne approfittano per occupare il 5° e 6° posto.

La sorpresona di giornata è - signori e signore - un grandissimo Canepa! Il ragazzo debutta sulla Yamaha R1 dell'infortunato Guintoli e si piazza 7°, tenendo dietro Ramos e West che chiudono la top ten. Ma soprattutto facendo meglio di Lowes, che con l'altra "blu" non va  oltre il 13° posti! Appena davanti ad un Giugliano che cade (ancora) nelle prime fasi e, nonostante la moto a pezzi, trova la forza per arrivare al traguardo. Già, ma è l'ennesima giornata no per Davide, e ancora un "domani mi rifaccio...", suona come l'eco già sentito. Gioca invece contro la sfortuna De Angelis, che chiude 12° con l'Aprilia, mentre cade nel caos della seconda curva Savadori, vanificando una gara potenzialmente spettacolare con la RSV4. Fuori dai giochi come Hayden e Abraham, i due ex-MotoGP, che si fanno tradire da una pista amica... E' il bello della SBK: sempre imprevedibile, a parte le Kawasaki...