Quando piove cadono un po' tutti. Quando piove qualcuno ne può approfittare. Un mantra, che anche in questo sabato bagnato si è avverato. La Superpole di Haslam (1:56.404), che scivola nell'ultimo giro utile, è un vero jolly pescato al momento giusto. L'inglese passa Scassa, lanciandosi per terra invece che verso il traguardo... La disperazione dei meccanici, che in pochi istanti diventa una gioia, un bel colpo per il centro in qualifica. E' infatti Rea che si ferma a soli 4 millesimi dal best lap dell'Aprilia. Un mini beffa per il campione del mondo, che intanto pregusta già due manche da leone per la domenica. Una sorta di rivincita morale dopo aver celebrato il titolo senza una vittoria vera. Detto che in prima fila ci arriva anche Canepa, che come un salmone nuota contro corrente e porta la Panigale di Althea al terzo posto. Per Niccolò è lecito sognare, dentro una domenica dove il meteo potrebbe però essere diverso...

In terra anche i due terzi della seconda fila. Ovvero Davies, tradito e volato in staccata, e Guintoli, lanciato in uscita di curva. Freno o gas in mano, in queste condizioni non fa differenza: guidare così è sempre rischioso. E si cade. Graziato e bravo invece Scassa, che centra un sesto posto che fa morale. Soprattutto per la wild card ancora poco in forma di Ducati. Il sostituto di Giugliano fa quindi dunque un bel lavoro, mentre proprio Davide per l'occasione sostituisce Biaggi in cabina di commento su Italia1. Un cambio di ruoli dovuto al fatto che Max è già in Qatar per allenarsi in vista dell'ultimo round stagionale. Dove correrà per la terza volta nel 2015 con l'Aprilia. Ma è la sfida per il secondo posto in campionato che tiene davvero alta la sfida: tra Ducati e Kawasaki. Davies contro Sykes. Detto che Tom chiude solo 9° dopo un volo fuori luogo, un rischio troppo anticipato, che lo costringe ai box. Una tegola sulla testa di Sykes che dovrà fare una gara in rimonta, mettendo nel mirino la Panigale R fin dal via. Ovvero bruciando in partenza Camier e Badovini che lo precedono, portando con orgoglio le bandiere di MV Agusta e BMW rispettivamente. Affoga invece Torres, 12°, finito dietro a Reiterberger (BMW) e Lowes (Suzuki). Quest'ultimo caduto in modo drammatico, restato poi a terra per qualche istante. Immediata la bandiera rossa, a 3 minuti dal termine della qualifica. Per fortuna illeso, Alex si è rialzato poco dopo. Ma questa pioggia, mannaggia, regala sempre molti, forse troppi, brividi.