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SBK Assen: punto di svolta

di Stefano Borzacchiello il 12/04/2016 in Sbk

La doppietta di Davies ad Aragon con una Ducati rinvigorita ha fatto crollare delle certezze: le velocissime Kawasaki, dominatrici dei primi round della stagione, si possono battere. E sul tracciato olandese, oltre che con la Panigale, le Ninja di Rea e Sykes dovranno fare i conti anche con le Honda di Van der Mark e Hayden, che giocano in casa

SBK Assen: punto di svolta
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Ci siamo: le SBK tornano in pista. Prossima fermata Assen, dove il Mondiale riaccenderà i motori da venerdì 15 aprile per la quarta prova della stagione (gare in diretta TV sabato e domenica alle 14).
Dopo la doppietta Ducati firmata da Chaz Davies ad Aragon, che ha messo fine allo strapotere delle Kawasaki, dominatrici delle prime quattro gare della stagione con i tre successi di Jonathan Rea e la vittoria di Tom Sykes, il campionato è pronto ad accendersi. Rea, che si presenta saldamente in testa al campionato ha dei buoni ricordi visto che nel 2015 fece doppietta, ma quest’anno sa che con un Chaz Davies così in palla e una Panigale evoluta ripetersi non sarà facile. E anche il compagno, Tom Sykes, non gli lascerà certo strada facilmente. 

Oltre alle Ducati, ad Assen sarà da tenere d’occhio la Honda. Micheal van der Mark e il suo team giocano in casa, qui nel 2015, Michael al suo primo anno in SBK, finì sul podio in entrambe le gare, e quest’anno con l’esperienza di una stagione sulle spalle e vista la competitività ritrovata nelle prime gare della CBR potrebbe rivelarsi ancora più… incisivo. Nel team Honda c’è attesa anche per Nicky Hayden che è caccia del suo primo podio in SBK e su questa pista l’esperienza di Ten Kate lo può aiutare a trovare prima la messa a punto della Fireblade. Per di più proprio nel 2006, l’anno del titolo in MotoGP, qui ad Assen vinse Hayden la gara.
C’è poi chi arriva ad Assen per rilanciarsi, come Davide Giugliano. Dopo l’avvio positivo in Australia, in cui è salito anche sul podio, Davide prima a Buriram e poi ad Aragon ha raccolto meno di quello che lui e la sua squadra si aspettavano. Certo, va detto che rispetto a Davies, Giugliano nelle prime gare non aveva i riferimenti del 2015: lo scorso anno dopo l’infortunio nei test precampionato in Australia è stato, infatti, costretto a saltare le prime gare.

Passi avanti sempre più veloci per Yamaha. La nuova YZF-R1, dopo aver conquistato con Sylvain Guintoli e Alex Lowes la prima fila nell’ultimo round, ora gara punta a non perdere il treno dei primi in gara. Stesso obiettivo per le Aprilia del Team Ioda Racing, che migliorano gara dopo gara, grazie ai progressi del team e alla tenacia di Alex De Angelis, capace nonostante la condizione fisica ancora da migliorare di agguantare la top ten ad Aragon. È sulla buona strada e non deve perderla anche Lorenzo Savadori che alla sua prima stagione nel Mondiale sta mostrando un ottimo passo di… apprendimento.

BMW, che con una sessione di test di due giorni a Jerez ha migliorato la messa a punto dopo l'ultima gara, ha trovato in Jordi Torres il miglior interprete, mentre il debuttante Markus Reiterberger sta prendendo il passo, anche se per ora la S 1000 RR non sembra poter minacciare Kawasaki e Ducati. MV Agusta continua a credere nella SBK: ma per ora agli sforzi e alla determinazione di Leon Camier nelle prove non sono seguiti risultati eclatanti in gara.

In attesa delle prime prove di venerdì ricordiamo che le gare si disputeranno sabato 16 e domenica 17 aprile, quando da noi saranno le 13.

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