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SBK Assen: Pirelli ha le soluzioni

il 26/04/2017 in Sbk

Il Mondiale Superbike fa tappa nei Paesi Bassi per il quarto appuntamento stagionale. Novità dal fronte gomme: Pirelli offrirà ai piloti un ampio ventaglio di soluzioni e, oltre ai pneumatici di gamma, introdurrà alcune opzioni di sviluppo provate nei test. Confermata l'innovativa gomma da Superpole

SBK Assen: Pirelli ha le soluzioni
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Dopo l’avvincente round spagnolo, in cui Chaz Davies si è imposto in Gara 2 interrompendo il dominio della Kawasaki di Jonathan Rea, e in seguito alla sessione di test ufficiali che ha permesso ai team di mettere a punto diversi aspetti in vista dei prossimi appuntamenti in calendario, il Mondiale Superbike fa tappa nei Paesi Bassi per il quarto appuntamento stagionale.

I piloti del Mondiale delle derivate di serie si confronteranno sull’impegnativo TT Circuit di Assen da venerdì 28 a domenica 30 aprile e per l’occasione Pirelli schiera un ampio ventaglio di soluzioni che oltre ai pneumatici di gamma prevede anche alcune opzioni di sviluppo provate nei test ufficiali del lunedì successivo al round di Motorland Aragón che sono state particolarmente apprezzate da tutti i piloti. In particolare nel WorldSBK all’anteriore oltre alla gamma completa ci saranno due SC1 di sviluppo, mentre al posteriore in aggiunta alla morbida di gamma i piloti potranno scegliere tra due medie di sviluppo. In aggiunta Pirelli ha sviluppato un nuovo pneumatico posteriore da pioggia che potrebbe entrare in scena nel caso si verificassero dei rovesci sul circuito olandese. Per quanto riguarda invece la classe WorldSSP la novità è costituita dalla nuova posteriore di sviluppo V1201 in mescola media.

Ad Assen, inoltre, i piloti della SBK potranno ancora contare sull’ultima novità introdotta da Pirelli nel corso del round spagnolo: l’innovativa gomma da Superpole, che al suo debutto assoluto ha già fatto registrare tempi da record. Si tratta di un pneumatico da qualifica in grado di assicurare da un minimo di due a un massimo di quattro giri cronometrati, consentendo quindi ai piloti di compiere più di un giro lanciato e di avere così più possibilità di realizzare il proprio miglior tempo.

Oltre ai team e ai piloti del WorldSBK e WorldSSP, il 28 aprile riaccenderanno i motori in Olanda anche i protagonisti delle classi STK1000 e WorldSSP300, questi ultimi al secondo appuntamento dopo il debutto assoluto avvenuto sul circuito di MotorLand Aragón.
L’edizione 2016 del round olandese, conclusasi con una spettacolare doppietta del nordirlandese Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), era stata fortemente influenzata dal maltempo, in particolare durante Gara 2.

La storia di Assen 
Situato a circa 200 chilometri a nord-est di Amsterdam, il TT Circuit Assen è stato realizzato nel 1925 con una configurazione molto diversa da quella attuale. Per i primi trent’anni, infatti, il tracciato è rimasto aperto al traffico ospitando solo di tanto in tanto corse su strade di campagna. Solo nel 1955 il tracciato fu chiuso al traffico e ne fu modificato il layout riducendone la lunghezza complessiva a 7705 metri. Ulteriori modifiche furono apportate nel 2006 e, a seguito di nuovi interventi susseguitisi negli anni, il circuito di Assen presenta ora una lunghezza complessiva di 4.542 metri con il rettilineo più lungo di 970 metri, 11 curve a destra e 6 a sinistra. Nonostante i numerosi interventi, il tracciato ha sostanzialmente conservato le sue principali caratteristiche, a cominciare dall’elevata velocità media di percorrenza.

Si tratta di un tracciato storico, che ospita il Campionato delle derivate di serie dal 1992, e indubbiamente tra i più impegnativi in calendario, capace di mettere a dura prova i piloti, le moto e naturalmente i pneumatici, tanto da essere spesso definito “Cattedrale del Motociclismo” o “Università delle due ruote”. Il layout del tracciato è caratterizzato da una sequenza di curve lunghe a velocità costante, curve lente ad U con frenate e improvvise accelerazioni, rapide chicane e curve lunghe con forti accelerazioni in uscita con la moto ancora in piega. Si tratta quindi di una pista molto variegata in cui la scelta dei pneumatici da parte dei team assume un’importanza strategica. Un’ulteriore criticità del circuito di Assen è inoltre legata al meteo: nel mese di aprile, infatti, si registrano spesso condizioni variabili con temperature piuttosto rigide. In caso di pioggia, tuttavia, la buona capacità di drenaggio del circuito, in aggiunta alla particolare esposizione al vento che tradizionalmente caratterizza questo territorio, fa sì che la pista sia in grado di asciugarsi rapidamente. Con una percentuale bituminosa alta, l’asfalto del circuito gode di una forte dipendenza tra tenore di aggressività della pista e temperatura esterna. Questo fa sì che con temperature basse, le soluzioni posteriori possano andare incontro a problemi di lacerazione, in particolare in caso di soluzioni morbide e con pista a un livello di gommatura scarso, come tipicamente accade nella giornata di venerdì.

Le soluzioni per le classi WorldSBK e WorldSSP
Pirelli arriva ad Assen con un totale di 4829 pneumatici in grado di far fronte alle necessità dei piloti delle quattro classi del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike. Oltre a pneumatici da asciutto, tutte le categorie avranno a disposizione anche pneumatici da bagnato in caso di maltempo.
Nella WorldSBK i piloti potranno scegliere da un carnet di otto soluzioni slick, cinque per l’anteriore e tre per il posteriore. All’anteriore sarà disponibile la gamma completa che comprende la morbida SC1, la media SC2 e la dura SC3, oltre a due soluzioni di sviluppo SC1: la nuovissima V1271, che i piloti hanno potuto provare per la prima volta in assoluto in occasione dei test ufficiali di Motorland Aragón e che utilizza la stessa mescola della SC1 di gamma ma con un processo costruttivo differente, e la V0952, già provata dai piloti durante i test invernali di Jerez de la Frontera e Portimão e portata ad Aragón per la prima gara europea. Quest’ultima opzione utilizza la stessa mescola della SC1 di gamma ma presenta differenti soluzioni strutturali.
Per il posteriore oltre alla morbida SC0 di gamma ci saranno due soluzioni medie di sviluppo: la W0051, già vista in azione a Motorland Aragón e che utilizza una mescola diversa rispetto alla soluzione di gamma in grado di garantire un'usura più omogenea e una maggiore tenuta meccanica, e la V1199, che i piloti hanno potuto provare per la prima volta in assoluto in occasione dei test ufficiali di Motorland Aragón e che utilizza una mescola SC1 con particolari accorgimenti strutturali.
Come anticipato, in caso di pioggia, i piloti WorldSBK potranno inoltre contare su una nuova soluzione posteriore da bagnato in aggiunta a quella di gamma: rispetto alla soluzione standard in 190/60, quest’ultima si presenta in misura 200/60, ovvero la stessa utilizzata per i pneumatici da asciutto.

Cinque le soluzioni slick per la classe WorldSSP: all’anteriore la SC1 e la SC2 di gamma, mentre per quanto riguarda il posteriore i piloti potranno scegliere tra la SC1 di gamma e due SC1 di sviluppo: la V1201, che ha debuttato a Motorland Aragón e che utilizza la medesima mescola della SC1 di gamma rispetto alla quale dovrebbe garantire una migliore resistenza meccanica alle basse temperature, e la U0563, che rispetto alla SC1 di gamma dovrebbe offrire una robustezza maggiore e quindi una maggiore resistenza al cold tearing soprattutto in caso di temperature particolarmente basse.


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