Il caso doping che vede coinvolto Noriyuki Haga vedrà oggi la conclusione del lungo iter giudiziario. A Losanna, in Svizzera, la CAS (Corte di Arbitrato Sportivo) emetterà infatti la sentenza definitiva che porrà fine la vicenda che si trascina da oltre cinque mesi.

Brevemente, Haga fu trovato positivo (efedrina) al controllo antidoping effettuato al termine del GP Sudafrica a Kyalami, dove il pilota della Yamaha si classificò primo e secondo nelle due manche.
I tribunali della FIM, sia in primo grado che in appello, condannarono Haga alla perdita dei punti e a un mese (poi ridotta a tre settimane) di squalifica.
La Yamaha ha però fatto ricorso, sostenendo la buona fede del pilota che verrebbe assunto la sostanza attraverso farmaci dimagranti , e alcuni vizi procedurali che avrebbero inficiato la correttezza dei controlli.
Anche se pare improbabile una sentenza favorevole ad Haga, l'accoglimento del suo ricorso aprirebbe clamorosamente i giochi per la conquista del mondiale Superbike. Il giapponese recupererebbe i 45 punti di Kyalami mentre Colin Edwards se ne vedrebbe sottratti 5 (quelli ottenuti passando dal secondo al primo posto).
La nuova classifica vedrebbe quindi sempre in testa Edwards, ma con soli 2 punti di vantaggio (362 a 360). Gli effetti di un verdetto in favore di Haga non sarebbero positivi sul suo morale: ricordiamo che ad agosto lo scatenato giapponese, su questa stessa pista, era apparso decisamente superiore al pilota texano della Honda.