Ducati

La Casa di Borgo Panigale si lancia nel settore delle moto totali con la Multistrada 1000, attualmente nella fase di prototipo, che entrerà in produzione nel 2003. Il motore Testastretta sulla gamma delle top sportive denominate 998

La Casa di Borgo Panigale si lancia nel settore delle moto totali con la Multistrada 1000, attualmente nella fase di prototipo, che entrerà in produzione nel 2003. Il motore Testastretta sulla gamma delle top sportive denominate 998

Due le novità presentate dalla Ducati. La prima è una vera sfida perché la Casa italiana entra in una nicchia sconosciuta, ovvero quello delle moto totali, grazie alla Multistrada 1000, una bicilindrica dal look quantomeno sorprendente, destinata ad un?utenza a tutto tondo.

La moto, che è ancora in fase di prototipo ed entrerà in produzione nel 2003, è la sintesi di una stradale dalle grandi risorse ?agonistiche? e di una enduro dalle doti di flessibilità e praticità.

Questa sfida però non è partita senza certezze. Così ecco la nuova gamma dei motori Testastretta montati sulle sportive di punta, ancora più performanti grazie alla massiccia iniezione di CV e di modifiche di dettaglio che hanno reso ancora più racing la guida sportiva. Sia la versione base che quella S prevedono il modello biposto. Spicca sempre naturalmente la 998 R, che dispone ora di un motore più potente e un alesaggio passato da 100 a 104. Infine non poteva mancare la serie Monster, guidata dalla ammirata 620 i.e.

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Multistrada 1000

L?obiettivo era creare una moto dal design compatto, facile da guidare ma con uno spirito racing, sfruttabile sia dal vero esperto sia da chi vuole provare a mettere alla prova la propria abilità. Da qui l?utilizzo del telaio a traliccio, che assicura resistenza e leggererezza; il gruppo sellaserbatoio decisamente compatto e l?ottimo equilibrio raggiunto tra la posizione di guida estrema e quella più confortevole garantita dal manubrio largo e rialzato e dalle pedane avanzate.
Di carattere decisamente sportivo sia le sospensioni (anteriormente forcella Showa completamente regolabile, posteriormente un forcellone monobraccio associato ad un ammortizzatore Ohlins con sistema ad azionamento progressivo che permette di regolarne l?altezza e quindi di modificare il set up), sia l?impianto frenante, che prevede dischi di 320 mm di diametro con pinze Brembo a quattro pistoncini e un monodisco posteriore di 245 mm di diametro.

Il motore, denominato 1000 TS, è un bicilindrico a L di 90° raffreddato ad aria di 992 cc, con alesaggio e corsa 94x71,5 mm. La distribuzione è desmodromica, l?alimentazione è a iniezione elettronica Marelli. La trasmissione primaria è a ingranaggi, la secondaria a catena. La frizione è multidisco a secco con comando idraulico. Il cambio è a sei marce.

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Gamma 998

L?introduzione del Testastretta ha di fatto mandato la serie 996 nella storia della Ducati. Spazio ora alla famiglia delle 998. La punta di diamante è la R, che dispone di un motore di un motore di 139 CV a 10.000 girimin., con alesaggio passato da 100 a 104 mm per sfruttare maggiormente gli alti regimi di rotazione e carter fusi in sabbia.

Le differenziazioni rispetto alle sorelle ?minori? riguardano la carenatura integralmente in carbonio, le sospensioni Ohlins invece che Showa, l?impianto frenante Grembo racing.
La 998 S è invece equipaggiata con un propulsore di 136 CV a 10.000 girimin. e sempre carter fusi in sabbia.
In pratica il motore che lo scorso anno era sulla 996 R. Questa versione rappresenta il top della categoria, anche come prezzo, stabilito in 20.100 euro.
Notevole anche la potenza della ?base?, con un motore di 123 CV a 9.750 girimin. e carter ottenuti per pressofusione.

Per tutta la gamma sono stati introdotti la nuova centralina di gestione Marelli 5.9, nuovo airbox, corpo sfarfallato ad iniettore unico, dischi freno di 4,5 mm di spessore. Altra caratteristica le carenature lisce cioè senza sfoghi laterali per l?aria calda.

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