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Vale più Rossi o la Honda?

il 07/04/2002 in Motogp

l merito dei successi di Valentino è più suo o della Casa che gli mette a disposizione i mezzi e l’organizzazione migliore? Una questione più attuale che mai dopo la strepitosa vittoria di Suzuka e lo scarso entusiasmo manifesta

di Paola Baronio

Valentino Rossi ha firmato un contratto con la Honda di sei milioni di euro all'anno

E’ valsa la levataccia. Domenica mattina, o i più appassionati di noi, che appena dopo l’alba si sono accoccolati sul divano di casa con gli occhi impastati per seguire in diretta il GP di Suzuka, alla fine sono stati premiati. Hanno perso qualche ora di impagabile sonno domenicale, ma hanno visto una gran bella gara e si sono emozionati per un grande campione.
Certo, Valentino Rossi ha vinto con la moto più forte del momento. La RC211V che gli ha consegnato la Honda è più veloce ed evoluta della Yamaha M1 di Biaggi e Checa, della Suzuki GSV-R di Roberts, della RS Cube Aprilia di Laconi, per non parlare delle varie moto a due tempi di Capirossi, Katoh e compagnia bella che devono farsi strada nel campionato con modelli di vecchia concezione e che la vittoria di Valentino a Suzuka ha reso ancora più “antichi”.
La HRC non ha sbagliato una mossa, ha preparato l’attacco alla MotoGp con la forza di un’organizzazione che ha alle spalle la più grande Casa motociclistica del mondo. Ha i migliori ingegneri, i migliori progettisti, i migliori tecnici, i migliori meccanici. Tutti al servizio di Valentino Rossi.
Facile vincere così”, anticipavano nei loro pronostici Biaggi e Capirossi. Una considerazione diffusa in tutto l’ambiente motociclistico, che si è allargata come un eco anche nelle bocche di chi non ha mai parlato il linguaggio dei tecnici e dei meccanici. Una vittoria fin troppo annunciata, che faceva temere per la credibilità del campionato stesso.
E Valentino, infatti, ha vinto. Ma in pochi, neanche i testimoni più faziosi, neanche gli avversari più avviliti, se la sentiranno di dire che sotto la pioggia di Suzuka, dove sono caduti dieci piloti tra i quali Max Biaggi, Roberts jr e Ukawa, è stato facile. La moto di Rossi si è dimostrata affidabile anche sul bagnato, evidentemente i grandi specialisti della Honda hanno adottato tutti gli accorgimenti per rendere la moto uno strumento vincente tra le mani del loro pilota. Ma è stato Rossi che è arrivato primo al traguardo in una gara senza incertezze, è stato Rossi che non ha sbagliato una derapata, è stato Rossi che ha superato Ryo facendo venire i brividi a tutti noi con gli occhi stropicciati davanti a tante televisioni che si sono accese all’alba di una domenica di primavera.
Perché senza inoltrarci troppo sulle qualità che lo decretano un campione (talento motociclistico, continuità di risultati, lucidità, resistenza e reattività positiva allo stress psicologico etc.), Valentino Rossi, per il momento, è il migliore.
Una supremazia che forse sta diventando addirittura ingombrante per la Honda e che rischia di oscurare il Marchio giapponese. Le prime avvisaglie si sono viste ieri, appena al termine della gara. Nelle dichiarazioni ufficiali Noriaki Nakata, team manager della HRC non ha accennato ai meriti del pilota ma solo a quelli della moto mentre il presidente Sugura Kanazawa ha profilato l’ipotesi di dare in uso anche ai clienti come il team Gresini la RC211V se il divario con le 2 tempi fosse sempre così profondo come in questa prima gara. “Non gli va che il mio nome oscuri quello della moto - ha reagito a caldo Valentino – Una parte del team tifa per Katoh, che è giapponese come loro. Non hanno digerito le batoste che ho dato ai loro piloti ufficiali”. Il pilota (che tra l’altro per il giro d’onore impugnava la bandierina Honda e non il tricolore) ha altresì ammesso di essere stato trattato con riguardo grazie alle sue vittorie in Giappone mentre i nipponici, per trarsi dall’impaccio, hanno addotto i soliti problemi di traduzione.
Insomma, si profila già un tormentone che, come la famosa faccenda del contratto, rischia di ammorbare le cronache sportive di tutta la stagione.
Quindi meglio Vale o la Honda? Nessuno adesso può dirlo ma una cosa è certa: il bar sport è aperto.

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