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Parte il Motomondiale e corre verso la Formula Uno

il 02/04/2002 in Motogp

Il 7 aprile a Suzuka, con il debutto della MotoGP si inaugura una nuova era per il massimo campionato motociclistico. Il futuro dei team privati, della 250 e della 125. Tra tante incertezze c’è già un vincitore: la Dorna

Il 7 aprile a Suzuka, con il debutto della MotoGP si inaugura una nuova era per il massimo campionato motociclistico. Il futuro dei team privati, della 250 e della 125. Tra tante incertezze c’è già un vincitore: la Dorna


di Marco Masetti


La Dorna, qui Carmelo Ezpeleta alla presentazione di una carta di credito dedicata, ha progetti molto ambiziosi per il futuro del motomondiale

Signore e signori, il 7 aprile il mondo cambia, pronti, via! Dopo 53 anni, il motomondiale si presenta più forte che mai: piatto forte la MotoGp, la nuova classe regina e le sue innovative e rombanti quattro tempi al limite dei 990 cc che si batteranno in una formula mista assieme alle vecchie 500. Che in pratica vuol dire Case ufficiali (con le quattro tempi) contro team privati (due tempi).
E’ un anno di transizione, ma verso cosa? Il futuro del mondiale è nelle mani delle Case e dei grossi sponsor che stanno pensando, di concerto con l’organizzazione, di trasformarlo in una Formula Uno a due ruote.

Chiaro che ci riusciranno, ma questo avrà degli effetti. Il primo è l’aumento dei costi: per realizzare un nuovo progetto a due tempi ci vogliono cifre robuste, ben superiori ai 20 milioni di Euro.
Quindi spariranno i team privati, almeno nello spazio di qualche anno. Poi gli sponsor cercheranno tutti la moto al top, quindi pochi soldi per i “poveri”. E per vincere bisognerà mettere mano al portafogli, proprio come in F1. E non è detto che i risultati arrivino automaticamente.

Le altre vittime si chiamano 125 e 250, dichiaratamente due classi di contorno con un futuro più o meno certo sino al 2006 e grandi punti interrogativi per il dopo. Non è colpa di nessuno (forse) se le Case cercano un immediato “family feeling” con la produzione di serie: spendono e vogliono ricaduta immediata sulle vendite. E le future maxi sportive somiglieranno sempre più alle MotoGp. Mentre di 125 e 250 (soprattutto quest’ultime) se ne vendono poche.

Anche la Superbike esce con le gambe rotte da questo confronto con la MotoGp, non si sa di chi sia la colpa ma è indubbio che le Case (a parte la Ducati, che ha però appena presentato una V4 990) credono che il futuro sia nella direzione nei Gp.
Chi ha vinto di sicuro è la Dorna, organizzatrice del mondiale. L’azienda spagnola che vende diritti sportivi, ha portato alle grandi TV un bello spettacolo in alternativa alla Formula Uno e lo sta gestendo bene. Le moto sono più emozionanti delle auto, a meno che Rossi non vinca a mani basse. In questo caso, i discorsi cambieranno. Quello che è certo è che domenica inizia la grande danza. Signori, accendete i vostri motori.

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