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La caduta degli dei

il 08/05/2002 in Motogp

Masetti sostiene che Biaggi è vittima innocente della scarsa competitività della Yamaha. Non sono d'accordo: per la prima volta, anche il grande Max deve prendersi le sue colpe

La caduta degli dei
Biaggi (3) e Checa: per il momento lo spagnolo ha dimostrato di essersi adattato meglio alla guida della quattro tempi

di Luigi Rivola


Caro Marco, non sono d'accordo. O almeno non del tutto. Tu dici che Biaggi non ha nessuna colpa della scarsità dei suoi risultati. Può essere. Allora mettiamoci d'accordo così: Checa ha dei meriti, mentre Max non ha nessuna colpa, ma anche nessun merito.


Checa ha guidato al di sopra dei problemi della sua moto (anche se io personalmente considero questa frase un nonsenso, in quanto nessun pilota può andare più forte di quanto la moto gli consenta), mentre Biaggi non è riuscito a far finta che non ci fossero. Biaggi è una grande campione, ma come capitava a Cadalora, fornisce le sue migliori prestazioni solo quando la moto è perfettamente a posto, altrimenti le mancanze del mezzo gli impediscono di esprimersi al 100%.
Biaggi è certamente in crisi, e lo è da quando ha cominciato a cadere con troppa frequenza per un campione del suo calibro. Lo è da quando si è accorto che se le cose non vanno per il verso giusto, la gente ti spara addosso senza tener conto del tuo impegno, del tuo valore, del fatto che non è possibile che da un giorno all'altro tu, da marziano che eri, sia diventato una schiappa senza speranza.
Lui, che per anni ha sparato a zero su tanti avversari, forte di affermazioni meritatissime, ma anche mai avversate dalla sorte, adesso è costretto a giustificarsi, perché l'ascesa irresistibile di Valentino Rossi, e la forza di carattere di Capirossi, gli hanno strappato quel ruolo di protagonista assoluto che gli permetteva di uscire sempre indenne dallo scontro frontale con tutto e con tutti.
Succede. Si invecchia, tutti invecchiano, anche il grande Max, ma non è colpa della Yamaha se Checa si trova meglio di lui sulla quattro tempi, se ha saputo adattarsi più rapidamente e se all'improvviso ha smesso di cadere senza calare il ritmo. Qual è il vero problema del quattro volte campione del mondo? Che dovrebbe trovare la voglia, il gusto, lo stimolo anche per lottare per il secondo posto, mettendocela tutta per dimostrare al mondo che dopo la moto di Rossi c'è lui: una tesi, un dubbio, che Capirossi, coi fatti più che con le parole, è già riuscito a rendere sostenibile.

La caduta degli dei
Biaggi (3) e Checa: per il momento lo spagnolo ha dimostrato di essersi adattato meglio alla guida della quattro tempi

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