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Kawasaki KX 125 e 250

il 24/09/2000 in Moto & Scooter

La casa di Akashi presenta l'evoluzione della propria stirpe di moto da cross

Kawasaki KX 125 e 250


di Alberto Dell'Orto








Per il 2001 la Kawasaki ha aggiornato la propria gamma di modelli destinati al cross, molto apprezzati dai piloti e dalla stampa specializzata. La KX 125 ha dato prova di indiscutibile superiorità vincendo per tre edizioni consecutive il campionato nazionale statunitense AMA guidata da Ricky Carmichael.

La 250 edizione 2000 è stata acclamata dalle riviste di settore come la moto complessivamente migliore tra le quarto di litro.


Ora il marchio giapponese ha deciso di presentare modelli 2001 profondamente rivisti per migliorarne ogni aspetto senza stravolgere la base originaria.

Le modifiche, numerose e importanti, sono comunque di dettaglio e riguardano principalmente il motore (gruppo termico e alimentazione) e la trasmissione (cambio, frizione), per raggiungere una migliore fruibilità delle prestazioni e una guida meno impegnativa. La ciclistica è stata invece oggetto di una generalizzata operazione di alleggerimento, oltre ad una ritaratura delle sospensioni volta a garantire una maggiore sensibilità al pilota.

Per sottolineare il cambiamenti, le grafiche della carrozzeria sono state ridisegnate.

Per la prova dinamica è possibile consultare il sito www.motocross.it


Le due motociclette riprendono i canoni classici delle moto del segmento, ormai affinati dal tempo e dall'esperienza. Il telaio in acciaio riprende il classico schema monoculla sdoppiata, caratterizzato da due travi discendenti dal cannotto al fulcro del forcellone che vengono definiti perimetrali. Questa è infatti la struttura che permette di coniugare leggerezza, robustezza e l'elasticità indispensabile nella specialità del cross, dove le sollecitazioni alla ciclistica raggiungono valori eccezionali: una struttura estremamente rigida, infatti, pone maggiori problemi di durata e, soprattutto, di affaticamento del pilota.








I motori delle due KX sono stati i reparti che hanno beneficiato delle maggiori attenzioni
Il motore è come di consueto un monocilindrico a due tempi raffreddato a liquido, dotato di ammissione lamellare nel carter all'aspirazione e di valvola allo scarico a ghigliottina. La frizione a bagno d'olio, mentre il cambio è a sei marce (cinque per la 250). L'accensione elettronica è dotata di rilevatore di apertura della valvola del carburatore (sistema K-TRIC) per ottimizzare l'anticipo di accensione in base al carico del motore.


Le due motociclette riprendono i canoni classici delle moto del segmento, ormai affinati dal tempo e dall'esperienza. Il telaio in acciaio riprende il classico schema monoculla sdoppiata, caratterizzato da due travi discendenti dal cannotto al fulcro del forcellone che vengono definiti perimetrali. Questa è infatti la struttura che permette di coniugare leggerezza, robustezza e l'elasticità indispensabile nella specialità del cross, dove le sollecitazioni alla ciclistica raggiungono valori eccezionali: una struttura estremamente rigida, infatti, pone maggiori problemi di durata e, soprattutto, di affaticamento del pilota.








I motori delle due KX sono stati i reparti che hanno beneficiato delle maggiori attenzioni
Il motore è come di consueto un monocilindrico a due tempi raffreddato a liquido, dotato di ammissione lamellare nel carter all'aspirazione e di valvola allo scarico a ghigliottina. La frizione a bagno d'olio, mentre il cambio è a sei marce (cinque per la 250). L'accensione elettronica è dotata di rilevatore di apertura della valvola del carburatore (sistema K-TRIC) per ottimizzare l'anticipo di accensione in base al carico del motore.


Motore

Cilindro: luci di scarico e travaso ridisegnate per ampliare la banda di utilizzo
Testata: nuova forma della camera, rapporto di compressione più alto
Pistone: nuovo disegno del cielo
Carburatore: nuova unità Mikuni TMX36
Collettore: nuovo stabilizzatore su pacco lamellare
Basamento: volume carter pompa ridotto per migliore elasticità
Accensione: rotore più leggero, centralina più compatta
Scarico: nuovo silenziatore più compatto e leggero
Cambio: nuovo supporto selettore per migliorare innesti


Ciclistica

Forcella viti delle piastre e perno di sterzo più leggeri
Mono nuova taratura dell'idraulica in estensione, nuova molla lineare
Freno anteriore aumentati diametri dei pistoncini di pompa e pinza, nuove pastiglie
Pedane molle di ritorno più precaricate
Ruote nippli con inserti in gomma antiallentamento, cerchio anteriore opzionale da 20"



Motore: a 2 tempi, monocilindrico, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 54 x 54,5 mm, cilindrata 124 cc, rapporto di compressione 7,7-9,3:1 secondo la posizione della valvola parzializzatrice allo scarico; ammissione lamellare nel carter; lubrificazione a miscela al 3%. Alimentazione: carburatore Mikuni TMX36 con sensore di apertura valvola; capacita' serbatoio 8,5 litri. Accensione elettronica digitale autoalimentata. Avviamento a pedale.

Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione multidisco in bagno d'olio con comando a cavo; cambio in cascata a 6 marce; finale a catena.

Ciclistica: telaio perimetrale in tubi d'acciaio con culla singola sdoppiata, inclinazione asse di sterzo 26°, avancorsa 109 mm. Sospensione anteriore: forcella upside-down regolabile in estensione e compressione, steli da 46 mm, escursione 305 mm; sospensione posteriore: forcellone in alluminio con monoammortizzatore regolabile in precarico, estensione e compressione, escursione 330 mm. Ruote: anteriore a raggi, pneumatico 80/100-21", posteriore a raggi, pneumatico 100/90-19". Freni: anteriore a disco fisso di Ø 250 mm, pinza flottante a 2 pistoncini affiancati; posteriore a disco fisso di Ø 220 mm, pinza flottante a 1 pistoncino.

Dimensioni (in mm) e peso: interasse 1430 mm, lunghezza 2130 mm, larghezza 815 mm, altezza totale 1210 mm, altezza sella 945 mm. Peso a secco 87 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 39,5 CV (29 kW) a 11.500 giri, coppia 2,5 kgm (24,5 Nm) a 11.000 giri.


Motore: a 2 tempi, monocilindrico, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 66,4 x 72 mm, cilindrata 249 cc, rapporto di compressione 8,7-10,4:1 secondo la posizione della valvola parzializzatrice allo scarico; ammissione lamellare nel carter; lubrificazione a miscela al 3%. Alimentazione: carburatore Keihin PWK38S con sensore di apertura valvola; capacita' serbatoio 8,5 litri. Accensione elettronica digitale autoalimentata. Avviamento a pedale.

Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione multidisco in bagno d'olio, comando a cavo; cambio in cascata a 5 marce; finale a catena.

Ciclistica: telaio perimetrale in tubi d'acciaio con culla singola sdoppiata, inclinazione asse di sterzo 26°, avancorsa 109 mm. Sospensione anteriore: forcella upside-down regolabile in estensione e compressione, steli da 46 mm, escursione 305 mm; sospensione posteriore: forcellone in alluminio con monoammortizzatore regolabile in precarico, estensione e compressione, escursione 330 mm. Ruote: anteriore a raggi, pneumatico 80/100-21", posteriore a raggi, pneumatico 110/90-19". Freni: anteriore a disco fisso di Ø 250 mm, pinza flottante a 2 pistoncini affiancati; posteriore a disco fisso di Ø 220 mm, pinza flottante a 1 pistoncino.

Dimensioni (in mm) e peso: interasse 1475 mm, lunghezza 2170 mm, larghezza 815 mm, altezza sella 950 mm. Peso a secco 97 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 55,6 CV (40,9 kW) a 8500 giri, coppia 5 kgm (49 Nm) a 7500 giri.


Motore

Cilindro: luce di scarico ridisegnate per migliorare gli alti e l'allungo
Valvola: scarico azionamento più rapido, nuova molla del
comando
Carburatore: nuova taratura, nuovo power-jet a controllo
elettronico
Collettore: nuove lamelle in fibra di carbonio per migliorare
i bassi e i medi
Aspirazione: luci ausiliarie più strette per migliorare bassi
e medi
Accensione sistema: K-TRIC migliorato, centralina più
compatta
Scarico: nuova espansione per migliorare gli alti,
silenziatore più corto
Biella: modifiche al cuscinetto della testa per aumentare la
durata
Albero motore: nuovi paraolio per ridurre gli attriti
Pompa acqua: ingranaggio alleggerito
Frizione: piatto più rigido e cuscinetto a rullini invece che a
sfere, disinnesto migliorato
Cambio: innesti migliorati, nuovo paraolio dell'albero
secondario per ridurre l'attrito


Ciclistica

Forcella: viti delle piastre e perno di sterzo più leggeri
Mono: nuova taratura dell'idraulica, nuova molla
Freno anteriore: aumentati i diametri dei pistoncini di
pompa e pinza, nuove pastiglie
Pedane: molle di ritorno più precaricate
Ruote: nippli con inserti in gomma antiallentamento,
cerchio anteriore opzionale da 20"
Kawasaki KX 125 e 250
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