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Harley-Davidson Softail Custom 2007

il 25/07/2006 in Moto & Scooter

Torna in produzione un modello storico della famiglia Softail: la FXSTC Softail Custom. Tanti richiami al passato, uniti al meglio della tecnologia utilizzata dalla casa americana sui suoi nuovi modelli

di Daniele Massari

San Diego (USA) - A qualcuno il nome “Softail Custom”, molto più che la sigla FXSTC, ricorderà certamente qualcosa. Ecco perché può sembrare strano presentare la nuova Softail di Harley-Davidson come una novità assoluta per il 2007.

In realtà la Softail Custom, che pure era stata prodotta in passato dalla casa di Milwaukee, manca dal listino da oltre un lustro, da quando cioè l’azienda introdusse le nuove motorizzazioni Twin Cam 88 da 1.450 cc, che su di essa non sono mai state utilizzate.

Nata per evocare viaggi sconfinati entro paesaggi desertici e assolati, impreziosita da particolari estetici che guardano al passato ed al meglio della cinematografia a tema, la FXSTC vanta anche tutte quelle migliorie tecniche che Harley-Davidson ha apportato sula gamma 2007: è dunque dotata del nuovo motore Twin Cam 96B da 1.584 cc, del cambio Cruise Drive a sei marce del nuovo sistema di aspirazione e scarico studiato per ottimizzare prestazioni e sound nel rispetto delle normative antinquinamento.

Esteticamente, questo modello è fortemente caratterizzato dalla nuova sella sdoppiata “two-up”, dotata di schienalino cromato, e dal manubrio “ape-hanger”; ma a connotarne lo stile subentra anche il grosso pneumatico posteriore da 200, montato su cerchio lenticolare e abbinato all’esile avantreno con ruota a raggi da 21”.
Disponibile dalla fine dell’estate in quattro livree bicolore (a 19.600 euro) e tre monocromatiche (da 18.800 euro), avrà di serie anche il nuovo antifurto Harley-Davidson Smart Security System, dotato di trasponder che ne impedisce l’inserimento se il proprietario è nelle vicinanze.

Il propulsore adottato sulla FXSTC, così come su tutti i modelli della gamma Softail, è il nuovo Twin Cam 96B (la versione, cioè, dotata di due contralberi antivibrazioni per consentire il montaggio rigido all’interno del telaio).

Rispetto al precedente Big Twin, è cresciuto di cilindrata sino a quota 1.584 cc ed è stato dotato di nuovo cambio Cruise Drive a sei rapporti con ingranaggi elicoidali e del nuovo sistema attivo di aspirazione e scarico (studiato per far fronte alle direttive europee), dotato di valvole parzializzatrici sia allo scarico che all’ingresso dell’air box.
Dal punto di vista ciclistico, non cambia il telaio in acciaio abbinato al forcellone “finto rigido” (con doppio ammortizzatore orizzontale, che lavora in estensione) che caratterizza la famiglia Softail. Al retrotreno è stato però installato un cerchio lenticolare da 17” in alluminio lucidato, in grado di ospitare un pneumatico da 200 mm, mentre all’avantreno troviamo un esile 90/90 su cerchio a raggi da 21”. Entrambe le ruote sfruttano perni ruota cavi, per una migliore guidabilità. L’impianto frenante consta di due dischi fissi in acciaio, da 292 mm, con pinze a quattro pistoncini.

Il nuovo motore da quasi 1.584 cc rende la Softail Custom un mezzo davvero godibile. L’erogazione è appuntita e la riserva di potenza sempre gratificante. Inoltre, la ciclistica si rivela abbastanza stabile sul veloce e consente angoli di piega dignitosi per una custom, subito dopo aver vinto l’incertezza delle prime curve, dettata dalla profonda disparità d’impronta a terra (piuttosto avvertibile) tra il pneumatico posteriore da 200 e l’esile avantreno con cerchio da 21”.

Il cambio a sei rapporti è silenzioso, morbido e preciso ma non rivela, su questo modello, un comportamento particolarmente brillante. Rapportata così com’è, la sesta marcia viene sfruttata ben poco: difficile da usare al di sotto dei 100 km/h, pena fastidiosi strappi della trasmissione, serve relativamente su un mezzo che poi, per posizione di guida e protezione aerodinamica inesistente, difficilmente si spingerà oltre i 130 orari.

La posizione di guida, nonostante quel che possano pensare gli scettici, è piuttosto confortevole: si viaggia con le gambe protese in avanti e appesi al manubrio tipo ''ape-hanger'', ma confortati dal supporto lombare offerto dalla sella a due livelli, sufficientemente imbottita e confortevole anche per il passeggero.

Motore: 2 cilindri a V di 45° a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 95,3x111,1 mm; cilindrata 1.584 cc; rapporto di compressione 9,2:1. Distribuzione monoalbero ad aste e bilancieri e due valvole. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 18,9 litri. Lubrificazione a carter secco con pompa trocoidale.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (32/66). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 41,3 mm, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con doppio ammortizzatore, escursione ruota 109 mm. Cerchi: anteriore 21”, posteriore 17”. Pneumatici: anteriore 90-21, posteriore 200/55-17. Freni: anteriore a disco in acciaio da 292 mm, posteriore a disco singolo in acciaio da 292 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.391, larghezza 952, altezza sella 648, interasse 1.635. Peso a secco 303 kg.

Prestazioni dichiarate: coppia 117 Nm (11,92 kgm) a 3.200 giri.

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