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Benzina: al via la razionalizzazione della rete

il 10/07/2001 in Attualità

Il piano nazionale di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti è firmato, ora tocca alle regioni, che hanno sei mesi di tempo per predisporne l?attuazione. Verranno chiusi 3.000 distributori, ma calerà anche il prezzo della benzina.

Benzina: al via la razionalizzazione della rete
In futuro faremo rifornimento in impianti "fai da te" dove potremo comperare anche alimentari

Il piano nazionale di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti è firmato, ora tocca alle regioni, che hanno sei mesi di tempo per predisporne l?attuazione. Verranno chiusi 3.000 distributori, ma calerà anche il prezzo della benzina.
di Riccardo Matesic




Il Ministro Marzano ha firmato il decreto di ?approvazione del piano nazionale di ammodernamento della rete distributiva dei carburanti? con il quale si punta a garantire più efficienza e contenimento dei costi nel settore.

Attesa da mesi, la riforma è stata elaborata dalla Conferenza Stato-Regioni e prevede il taglio di oltre 3.000 distributori, che passeranno dagli attuali 24.000 a circa 20.000, e una maggiore flessibilità negli orari di apertura e nelle modalità di pagamento. Ora toccherà alle regioni, che entro sei mesi, dovranno stabilire dei piani di attuazione, attenendosi ai principi guida del piano nazionale.

Cosa cambierà




L?attuazione del piano di ammodernamento della rete distributiva dei carburanti comporterà dunque un taglio di oltre 3.000 impianti. Ma quali saranno i principi guida di questa riforma?
Tanto per cominciare non ci saranno più distributori nelle aree pedonali o nelle zone a traffico limitato o, ancora, in prossimità di particolari curve o di "biforcazioni di strade di uso pubblico a Y" e verrà inoltre ridefinita la distanza minima fra gli impianti, per garantire le zone meno ?coperte?. In pratica scompariranno tutti i piccoli distributori da ?marciapiede?, e per gli automobilisti e motociclisti sarà più difficile rifornirsi nei centri storici.
I nuovi impianti potranno vendere anche prodotti diversi dai carburanti, come alimentari e bevande, o potranno assumere l?aspetto di veri e propri ?store? per auto e moto; una novità che dovrebbe permettere di ridurre i margini di guadagno sulla benzina e quindi di abbassarne i prezzi.
Tra le novità, per gli impianti nei centri storici è prevista l?adozione di colonnine per l?alimentazione dei veicoli elettrici.

I vantaggi per gli utenti





La razionalizzazione della rete di vendita, che con l?apertura al self service prevederà anche la riduzione drastica di personale, potrebbe far scendere di 90 lire il prezzo delle benzine. E poi, come in Francia e Germania, dove 14.000 impianti sono aperti 24 ore al giorno, presto anche in Italia avremo la possibilità di fare il pieno senza limitazioni di orario, usando sempre più il ?fai da te?, con successivo pagamento alla cassa. Secondo una recente inchiesta, le grandi catene di ipermercati sarebbero in grado di vendere il carburante anche a 150 lire al litro meno dei prezzi medi. In Francia si tratta di un fenomeno diffusissimo: circa un terzo dei distributori sono nei piazzali dei supermercati e smerciano addirittura la metà del carburante venduto annualmente.
Da notare che il progetto ha riscosso anche l?approvazione del FAIB Confesercenti, uno dei sindacati dei gestori. Sembra insomma che non ci siano particolari ostacoli per l?attuazione. Vedremo fra qualche mese cosa avranno fatto le regioni.
Benzina: al via la razionalizzazione della rete
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