Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Motogp

SBK e MotoGP: i mondi paralleli

il 16/05/2002 in Motogp

Meglio il pubblico di appassionati “puri” delle derivate di serie o i personaggi delle rinate 4 tempi GP? Il dibattito è aperto: ecco i primi interventi

SBK e MotoGP: i mondi paralleli
Rispetto e passione per tutti i piloti (qui Xaus a Monza) caratterizza il grande pubblico della SBK (foto Porrozzi)

Più passa il tempo, più vedo e conosco e meno ci capisco. Che razza di filosofo che sono diventato!
Drammatica ammissione di pochezza, lo so, ma il mondo non mi aiuta certo a fare chiarezza. Tutti parlano dell’importanza dei mezzi di comunicazione e io, nella mia variegata e incontrollabile attività pubblicistica, finisco per essere un mezzo d’informazione e pertanto vengo trattato molto bene.

Però, un punto interrogativo di fondo mi resta. Eccolo qua, preconfezionato e da condividere, se volete naturalmente. Un bel sabato di maggio, come è tradizione, mi siedo su di una bella tribuna metallica, chiamata Ascari 2, all’interno di quel sogno chiamato Autodromo di Monza, il tempio della velocità.
Ma come, dirà qualcuno, non sei l’uomo dei Gran Premi, quello per il quale la Superbike è uno sport minore, quello che se non corrono le superstar italiane non si muove?
Sì, sono io.
Se per questo vado a vedere anche il mondiale endurance e le gare d’epoca. Mi piacciono le moto e le gare e, francamente, tutte le pippe dei vari promoter non mi danno il minimo interesse.
A Monza mi sorprende sempre il pubblico. Che non è quello del Mugello, fatto di fan club, di tante “curve Sud”, ma una marea di persone che amano le moto e che non hanno troppe divisioni ideologiche. Nell’ordine, mi hanno favorevolmente impressionato: la competenza della gente, il fatto che a tutti i piloti venga tributato un applauso (soprattutto se dimostrano coraggio e generosità) e la grande passione. Non voglio dire che nei Gp ci sia un tifo becero da stadio, ma è un po’ diverso. In SBK non c’è il “romano di merda” al quale tirare la bottiglietta e nemmeno il super personaggio. Ci sono piloti e moto che si sfidano, tutto qui.


Questo è un grande pregio, ma anche un limite. Senza personaggi, che nei GP sono decisamente più tratteggiati e presenti, non c’è interesse da parte dei media (vogliamo forse commentare il cambio di orario fatto da La 7 domenica che ci ha fatto vedere la marcia di Assisi al posto della seconda manche, così, senza nemmeno avvertire del cambio di programma????), quindi meno sponsor sostanziosi, meno interesse.
E qui arrivo al dramma e tento un’analisi. La SBK è così appassionata e “ruspante” perché il pubblico non è influenzato dai titoli di giornali e dal divismo dei piloti. La colpa è tutta dei giornalisti che hanno trasformato piloti in personaggi da rotocalco, che accentuano ogni piccolezza fino a farne un dramma?
E’ bello vedere una gara nella quale tutto si risolve in una sfida tra piloti, senza tante implicazioni tecno-sociologiche ma, sotto sotto, a chi non piacerebbe nel mondo della SBK la popolarità di Rossi e soci?
Pensieroso come non mai, vi invito a dire la vostra. Potrebbe far comodo anche a me.

Accolgo l’invito e provo a ragionare anch’io sullo stesso tema.
Per molto tempo ho preferito le gare per le derivate di serie, almeno da quando i 4 tempi nei GP sono spariti per lasciare il campo ai 2 tempi, una tipologia di motore che nelle corse di velocità non ho mai apprezzato molto.
Mi piace invece veder correre le moto di normale produzione e mi piace il pubblico di queste gare: tecnico, appassionato duro, competente, poco sensibile al fighettismo dorato e ai pettegolezzi che caratterizzano spesso il mondo dei GP.
Ora però, proprio come Masetti, sono in preda ai dubbi: i 4 tempi sono tornati anche nei GP e, in contemporanea, la SBK è in crisi. Infatti, mi fa piacere veder vincere le Ducati, ma troppe Case importanti mancano e, soprattutto, quel campionato perde colpi su colpi nella capacità di interessare media, sponsor, nuovi competitori.
Il pubblico (un grande pubblico!) per ora regge, ma quanto durerà? Non appena arriveranno sul mercato modelli di serie “ispirati” alle MotoGP la migrazione potrebbe essere massiccia… Credo che il punto siano comunque la tipologia delle moto che corrono da una parte, e le organizzazioni che gestiscono le gare dall’altra: mi preoccupo meno dei piloti.
Quando un qualsiasi campionato funziona ce ne sono sempre stati di ottimi e, l’ideale, sarebbe avere qualche appuntamento annuale dove i mondi si mischiano, come accadeva ai tempi di Hailwood, di Agostini o di Saarinen.
Il problema dei personaggi lo capisco meno o, meglio, vorrei capire che cosa si intende per personaggio. Se si intende un pilota che passa da un’intervista all’altra, da una discoteca all’altra, da una polemica all’altra, da una fidanzata all’altra, allora grazie, proprio non mi interessa. Se invece si intende gente che riesce a far emergere, anche nel business delle corse, la sua personalità, la sua umanità, la sua passione, il suo amore per lo sport e il suo coraggio, allora ok. E’ questa umanità che mi fa preferire di gran lunga le due ruote alle auto, e non vorrei che si perdesse, prendendo tutti i vizi e nessuna virtù dalla Formula 1 a cui tanti organizzatori guardano come sommo esempio.
SBK e MotoGP in realtà sono in alternativa tra loro solo per pasticci regolamentari (checché se ne dica esiste una sovrapposizione sostanziale tra le due categorie) e per diatribe suicide tra organizzatori che poco riguardano il pubblico degli appassionati. Lo spazio sulle piste e sui media ci sarebbe per entrambe ed è molto pericoloso puntare su un cavallo solo, come dimostrano i disastri di pubblico e di business di sci o tennis - solo per fare qualche esempio - quando il caso o un semplice cambio generazionale hanno portato ad una carenza di campioni veri che si sfidano tra loro.

In attesa di attivare il nuovo forum, pubblichiamo l'intervento di Dario Lorenzato

Bello l'articolo di Masetti, come altrettanto interessante la risposta del Direttore Bianchi. Difficile scegliere tra i due mondi. SBK è più, diciamo così, realista: si vedono correre quasi le proprie moto (io per esempio, quasi per emulazione, ho dato dentro una gloriosa e mai abbastanza rimpianta Yamaha TDM del 95 - di cui avete gentilmente pubblicato una foto con me in viaggio in Toscana - per una Ducati 996S, che sto ancora cercando di capire...). Per la SBK siamo andati fuori di testa in molti e agli appuntamenti italiani non manchiamo mai.
Moto GP è un altro pianeta: l'interesse dei media è notevole, quindi anche il richiamo di appassionati che, in parte, probabilmente non sono nemmeno motociclisti. Però in Moto GP si assiste anche a polemiche e veleni che in SBK sinora non si sono visti, tipo che il pilota Tizio ha la moto migliore, e se l'avesse anche Caio allora il campionato sarebbe diverso... e via discorrendo.
Polemiche inutili che fanno assomigliare il mondo motociclistico (dove siamo un po' tutti fratelli: io per esempio saluto tutti i motociclisti per strada, persino quelli con la 125) alla F1, e di questi giorni vediamo tutti quanto in basso sia arrivata.
Il tifo della SBK, come giustamente scrive Masetti, è in gran parte quello dei veri motociclisti: si applaudono tutti i piloti, e anche quelli che vedi sfilare per ultimi sono sempre in grado di esibirsi in qualche bel numero; d'altro canto, proprio perché siamo motociclisti, non ci sogneremmo di definire questo o quel pilota schiappa: sappiamo bene cosa può voler dire staccare il manico a 260 Km/h per infilarsi in una variante da prima marcia a 40 all'ora: facile a dirsi ma trovatene il coraggio!
Il disinteresse verso la SBK è notevole: nella Gazzetta di lunedì poco più di un trafiletto, e questo ogni volta, non solo questo lunedì, catalizzato dalla figuraccia Ferrari in Austria. Anche altri quotidiani nazionali mostrano un disinteresse pressoché assoluto, la TV peggio che peggio (bisogna per forza ricorrere al satellite e ad Eurosport?). Oltretutto è un disinteresse che non mi spiego: le case produttrici vivono vendendo quelle moto; a meno che non contino troppo sulla fedeltà degli appassionati...
Moto GP in effetti porta ad un tifo più indirizzato a questo o quel pilota, basti vedere il fenomeno Valentino Rossi: ormai pare che esista solo lui. Bravissimo, ci mancherebbe, ma gli altri non sono poi tanto da meno. Basta una gara sul bagnato per vedere emergere personaggi che altrimenti, di media, rimangono costantemente all'oscuro nelle retrovie.
Mi auguro vivamente che Moto GP non distrugga, nel tempo, il campionato SBK.
Inoltre nel motomondiale anche le gare delle classi inferiori regalano fortissime emozioni; sarebbe un vero peccato del i produttori se ne disinteressassero per ragioni di mercato.
Unica cosa: nel tempo Moto GP potrebbe regalarci un bel titolo con pilota italiano su moto italiana? Come ai bei tempi...
Magari...
A mio modesto parere comunque lo spettacolo più bello e le emozioni più forti si trovano nel campionato SBK, senza dubbio.
Vi ringrazio per l'attenzione.

Dario Lorenzato

PS: avrei voluto intervenire sul Forum, ma attualmente risulta disattivato.

Lampeggi a tutti voi.

Volevo rispondere brevemente alle domande poste da Marco Masetti nell'articolo "Sbk e Mto Gp:due mondi parallelIi".
Comincio premettendo che sono un super appassionato della SBK,e che del MotoGP mi piacciono solo le derapate di Rossi e i personaggi come Capirossi.
Volevo solo porre un'obiezione, ovvero che non è assolutamente vero che non ci sono personaggi molto marcati in SBK come nei Gp poichè se unapplauso non lo neghiamo a nessuno è anche vero che quando passa Frankie dall'Ascari viene giù il mondo e che se per noi super smanettoni quelli che guidano uno di quei mostri appartengono all'Olimpo, allora quelli stile Troy o Xaus,Haga e compagnia bella sono dei veri e propri Zeus!!!
La GP potrà copiarci tutti i regolamenti che vuole ma non sarà mai amata come la SBK, a meno che non si mettano a correre con delle 998 o dei V1000!
Saluti
Luis Miglietta

SBK e MotoGP: i mondi paralleli
Rispetto e passione per tutti i piloti (qui Xaus a Monza) caratterizza il grande pubblico della SBK (foto Porrozzi)

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV