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I viaggi dei lettori

Week-end sulle Dolomiti

di Salvatore Alfieri il 30/07/2008 in I viaggi dei lettori

Due amici, due naked e la voglia di un fine settimana di curve e tornanti. Un paio di giorni per rigenerarsi grazie alle due ruote

Week-end sulle Dolomiti
Passa lento il venerdì mattina in ufficio, soprattutto quando sai che alle 12:30 saluterai colleghi e capo per un week-end in moto, meta le dolomiti. Alle 14 sento in lontananza gli scarichi del Monster di Simone, quattro chiacchiere mentre carico la Z750 e si parte. Ci sono circa 30° e le condizioni meteo prevedono un temporale per questa sera, e quindi pochi fronzoli, eccoci entrare in autostrada.
Tutto fila dritto, ma appena entrati in Trentino, ci accoglie un temporale. Poco male, ci rifugiamo in autogrill, pieno alle moto, ma soprattutto facciamo conoscenza con altri motociclisti.
Il break acquazzone dura davvero poco, solo 20 minuti, ma essenziali perché ci fanno entrare ancora di più nello spirito del viaggio. Uscita Bolzano sud, poi indicazioni per la val di Fassa. Bastano pochi chilometri e soprattutto una galleria, per cambiare completamente paesaggio e scenari, la pallosa autostrada e il caldo torrido lasciano il posto, finalmente alle montagne e alle curve. Passo di Costalunga e giù fino a Vigo di Fassa (Vich in Ladino), dove appena messo piede all'hotel Cristallo (consiglio caldamente) per la cena, inizia un altro temporale. Siamo fortunati. Dopo cena risplende nuovamente il sole e ne approfittiamo per fare un giro in paese e andarci a bere una birra.
Sabato sveglia alle ore 8, colazione con strudel e caffè e via: si parte. Le previsioni meteo, davano sole su tutte i passi, meglio di così ! Alla partenza eravamo entrambi assonnati, ma dopo qualche chilometro immerso nel verde e con la compagnia delle tante moto incrociate, ci ha fatto subito risvegliare.
Week-end sulle Dolomiti
Al passo Giau
Si va subito al Passo Fedaia: ne approfittiamo per foto di rito e sosta caffè per caricarci, perché da il a poco ci aspettano i 33 tornanti del Passo Giau. Sul passo c'è un clima di festa, pieno di moto, bici e camper, tutti insieme a godersi il sole e la montagna. Si scende per Cortina, cittadina di montagna per ricchi "cumenda", per poi risalire al Passo Tre Croci. È quasi mezzogiorno e la fame inizia a farsi sentire, così prolunghiamo fino a Dobbiaco, dove prendiamo un tagliere di affettati locali e un piatto di ravioli tirolesi, accompagnati da birra e poi un buon caffè, per un totale di 28 euro: ce la siamo cavata a buon mercato. Il dopo pranzo si fa sentire la stanchezza e la voglia di buttarsi sull'erba a prendere il sole è tanta, ma qualche chilometro con la visiera aperta, ci risveglia e siamo totalmente pronti alla prossima scalata. Arriviamo a Corvara e qui c'è il delirio, scopriamo che il giorno successivo tutti i passi sarebbero stati chiusi per la corsa ciclista, e quindi arrivati al Passo Campolongo, superando colonne di auto e ciclisti maleducati, modifichiamo l'itinerario. Si riparte direzione Canazei, ma questa volta ci facciamo i 29 tornanti del Pordoi, le favolose curve del Sella, e ci gustiamo il paesaggio dal Gardena bevendo un bibita fresca. Ma non eravamo ancora sazi di moto, e così decidiamo di fare una piccola deviazione per il Passo Valparola e Falzarego. Alle 7 ripartiamo per il ritorno in albergo passando nuovamente per il Pordoi, ma questa volta senza traffico, e i cambi di direzione, le scalate e altre cento curve hanno avuto un fascino particolare. Il ritorno è fantastico, ci sentiamo soddisfatti e fieri per i posti che stiamo vedendo.
In albergo ci avevano dato per dispersi per la cena, infatti avevo visto le chiamate sul cellulare, ci presentiamo ancora in abiti motociclistici con lo stupore degli altri ospiti. La sera una doccia, e ancora altre birre in centro al paese.
E' sempre triste il tragitto di ritorno, peggio ancora sapendo che il giorno dopo devi tornare in uffcio, così ci siamo detti, torniamo a casa ma con piacere. Raggiungiamo Bolzano per il Passo Nigra e per poi prendere il passo Mendola, fatto tutto a gas aperto. Si arriva a Cles e da qui prendiamo per Molveno, incantevole paesino immerso nel suo lago, dove la sosta foto è stata quasi obbligatoria. Poi da li le mille curve fino ad arrivare a Tione, dove ci dobbiamo fermare per un acquazzone. Anche qui dura solo pochi minuti giusto il tempo per una sosta sigaretta e via. Arriviamo a Idro, e decidiamo così di saltare il traffico prendendo per il passo Croce Domini. Ma purtroppo un temporale, di forte intensità ci ha bloccato, peccato. Superiamo le auto in coda, e Brescia prendiamo l'autostrada, il viaggio finisce come era iniziato, in autostrada e con un caldo torrido, ma siamo felici, entusiasti per i giorni trascorsi insieme e per le emozioni condivise.
Un ringraziamento particolare a Corrado e Tiziana per i consigli. Lamps.
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