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I viaggi dei lettori

Vacanze in Trentino

di Fabrizio Ravasi il 24/11/2011 in I viaggi dei lettori

Padre e figlio partono per una tre giorni in coppia, il loro primo "vero" viaggio in moto. E per inaugurare la nuova Honda niente di meglio di qualche passo alpino! Eccovi il loro racconto

Vacanze in Trentino
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Sono motociclista da una decina d'anni, scooter 50 poi una Suzuki 250, una Honda 500 e quest'anno sempre una Honda CBF 600.
La moto la uso solo per andare al lavoro, una cinquantina di km tra andata e ritorno, tutti i giorni e in qualsiasi stagione.
Il mio sogno? Un viaggio con la mia moto: dopo tutti quelli che ho letto sulla rete volevo farne uno anche io… E il giorno è finalmente arrivato.
Tra ansia e mille dubbi: le borse morbide terranno?
Non ho un abbigliamento super tecnologico: il mio giubbino preso al supermercato a 29 euro in offerta andrà bene?
Mio figlio ma soprattutto io, reggeremo? Mah…
Preparata con cura e meticolosamente la moto al mattino presto, ci avviamo: la prima tappa è a Laion, in Alto Adige, poco sotto Ortisei.

Hai fatto anche tu un viaggio, una vacanza, un itinerario in moto che scatenano la libidine di un vero motociclista? Mandaci il racconto e le foto all'indirizzo: redazione@motonline.com
L'itinerario prevede che si parta da Usmate (vicono a Milano), poi Bergamo, Edolo, passo del Tonale, Val di Sole, S. Michele all'Adige, Bolzano e Laion.
Mi avvio tranquillo, del resto la velocità non è mai stata il mio forte.
Solito traffico a Bergamo poi, dopo Trescore, comincia ad esserci sempre meno gente.
La mia ansia si sta sciogliendo e comincio a guidare rilassato; a Ponte di Legno ci fermiamo, una piccola pausa di dieci minuti per il nostro "lato B" che comincia a farsi sentire, poi di nuovo in sella per la tappa vera, che facciamo fino in cima al Tonale.
Traffico zero e quando arriviamo a destinazione siamo soli al bar. Caffè, toast, e thè… La giornata è splendida, nemmeno una nuvola, aria fresca, il giubbotto fa il suo dovere, le valigie sembrano OK.
Ripartiamo: le condizioni di traffico rimangono invariate se non che incrociamo sempre più spesso altri motociclisti, per lo più tedeschi.
Un saluto con la mano: comincio a sentirmi anch'io uno di loro e non un povero pellegrino.
Arriviamo a S. Michele circa a mezzogiorno, per strada troviamo uno di quei ristori su una piazzola e ci prendiamo un panino con würstel e bibita gelata su una panchina all'ombra: che si vuole di più dalla vita?
Quando ripartiamo però comincia a fare veramente caldo: mi sono ripromesso di non fare autostrada e percorro la strada parallela, traffico sempre zero (ma sono tutti a Milano?) ma fino a Bolzano fa veramente molto caldo.
Svicoliamo agevolmente ma gli ultimi 30 km sono veramente lunghi, arriviamo finalmente all'hotel: 320 km in totale, per me troppi come prima volta, o così mi pare.
Doccia, riposo, poi prima di cena un giretto in paese: un giretto proprio, il paese è piccolo e in giro non c'è nessuno.
Quando torniamo però a fianco della mia Honda ci sono altre moto, tedeschi ovviamente, motociclisti che alla sera ritrovo a cena.
Proviamo a scambiare qualche parola ma il tedesco è veramente difficile, ci salutiamo con grandi sorrisi e strette di mano e il dubbio di aver fatto la figura del "pistola". (Nota per i non milanesi: "pistola" in area meneghina indica una persona poco intelligente, uno stupidotto)
Pazienza: esterno questo dubbio a mio figlio Alberto e la sua faccia è eloquente…
Vacanze in Trentino
Sul Passo Sella
Ci svegliamo abbastanza tardi, sono quasi le nove ma ce la prendiamo con calma; la tappa odierna prevede Ortisei, Passo Sella, Passo Pordoi, Canazei e pernottamento a Pozza di Fassa.
La giornata è splendida: non una nuvola, mentre una'arietta fresca ci accompagna al passo Sella che si presenta splendido, con un panorama mozzafiato e, in cima, il festival dei motociclisti.
Gente ferma, gente che va, gente che viene e sempre per lo più tedeschi, quasi tutti di mezza età (cioè la mia) allegri, alcuni con abbigliamento supertecnico, altri solo con maglietta e jeans… E qui mi rincuoro.
Ripartiamo verso il Pordoi: stesse scene del passo Sella, stesso magnifico posto, ma dobbiamo scendere.
Partiamo e lentamente facciamo i primi tornanti: voglio gustarmi ogni metro di questo posto, poi guardo negli specchietti e mi vedo la solita BMW X3 attaccata alla moto.
Mi indispone e decido di rallentare e non farlo passare, ma perché uno deve correre anche quando è in vacanza?
Lo tengo dietro per qualche tornante, poi decido di farlo passare, mi supera e mi guarda in cagnesco e… ma guarda è targato "MI"…
Noi di Milano riusciamo sempre ad esportare campioni di imbecillità ovunque… Ma non voglio rovinarmi la vacanza, affari suoi.
Scendo dal Passo ma poco prima di Canazei ritrovo il tipo con la BMW fermo… Con una pattuglia di Vigili!
Passo a 30 all'ora mi riguarda scuro in volto e gli sfodero un sorriso a 32 denti… Allora Dio e i Vigili esistono!
Sosta a Canazei, mitico panino con Coca Cola, due passi per il paese e poi via verso il lago Fedaia, un lago artificiale proprio sotto la Marmolada.
Paesaggio da cartolina, Alberto non vuole prendere la bidonvia che porta sul ghiacciaio ma decidiamo di entrare nel museo della 1° guerra mondiale, decisamente interessante con tantissime testimonianze di quel periodo.
Quando usciamo è già tardo pomeriggio, è quindi ora di puntare a Pozza di Fassa per il pernottamento.
La sera al telefono mia moglie ci avvisa che per il giorno dopo è previsto brutto, boh… Non c'è una nuvola, ma bisogna sempre ascoltare le mogli.
Vacanze in Trentino
Malcesine
Puntualmente al risveglio troviamo le temperature "crollate", freddo e tanta ma tanta pioggia.
Dopo la colazione decidiamo di aspettare finchè verso metà mattina smette di piovere, carichiamo la moto e ci avviamo tra nuvole basse e freddo verso Moena.
La prossima tappa è sul lago di Garda poco dopo Malcesine, per fortuna man mano che scendiamo il tempo sembra stabilizzarsi e dopo Trento comincia a far capolino il sole.
Quando arriviamo a Trento dovrei entrare in autostrada ma non ne abbiamo nessuna voglia: vedo un'indicazione per Riva del Garda e decido di seguirla, così, istintivamente…
In fondo il bello della moto è anche questo e mi ritrovo a percorrere una strada stupenda che oltretutto poi non so trovare sulla cartina.
Sta di fatto che dopo una ottantina di km ci troviamo a Torbole dove ci fermiamo per uno spuntino.
Da Torbole a Malcesine la strada è breve ma da gustare curva dopo curva con un occhio sulla strada ed uno sugli scorci che il lungolago offre, la fortuna continua ad assisterci e il bel tempo ci accompagna fino a destinazione.
Poi, giusto il tempo di parcheggiare e scaricare la moto, e si scatena un temporale che ci costringe in camera fino all'ora di cena.
Ci svegliamo e pioviggina ancora, con malavoglia facciamo colazione e carichiamo la moto: oggi è l'ultima tappa e si va a casa.
La pioggerellina ci accompagna sino a Peschiera, poi a Desenzano quando entriamo in autostrada (che noia!) esce il sole e il caldo che ci eravamo dimenticati, poi l'arrivo a casa.
La vacanza è finita, la moto ce l'ha fatta, io ce l'ho fatta, una borsa no…
Alberto, mio figlio, ha voluto caricare la moto: borsa sul tubo di scarico... e buco. Pazienza.
Adesso pensiamo già a programmare un altro giro, chissà forse più lungo… Forse…
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