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I viaggi dei lettori

Un viaggio in Scozia

di Bruno e Cristina Zucchini il 08/03/2012 in I viaggi dei lettori

I nostri lettori di Foligno non si fanno spaventare da pioggia e chilometri e, in sella al loro scooter, partono alla volta del nord per scoprire in una settimana la parte più settentrionale delle isole britanniche

Un viaggio in Scozia
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E dopo due volte a Nordkapp con lo stesso scooter, quest'estate mio marito Bruno ed io riprendiamo il nostro caro vecchio Beverly 500 e decidiamo di partire per la Scozia. In particolare scegliamo di percorrere la bella e aspra regione dell'Assynt e l'isola di Skye.

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A Calais

Pariamo il 4 giugno da Foligno poco prima delle 11.00, con il nostro Beverly più elegante che mai con la borsa stagna sopra il bauletto in bella mostra; viaggiamo tutto il giorno e tutta la notte, destinazione Calais.
A Lodi un temporale ci costringe sotto un ponte per più di 20 minuti, poi la marcia prosegue piacevole: l'Autostrada dei Laghi, la lunga e calda Galleria del San Gottardo.
Nella notte il tempo si guasta; percorriamo diversi chilometri su strade deserte e buie, affidandoci al navigatore.
Alle 12.00 di oggi arriviamo a Calais, all'Etap, prenotato due sere fa.
York

Stamattina sveglia prestissimo: ci aspetta il traghetto della P&O Ferries per Dover.
Una volta a Dover prendiamo per York, nostra seconda tappa.
Percorriamo i primi 200 chilometri di autostrada inglese, la guida a sinistra, sotto l'acqua poi, poi con un sole sempre più caldo arriviamo a destinazione.
La città è ricca di fascino.
Lasciato lo scooter al parcheggio dell'albergo, passeggiamo per il centro: le mura medioevali, le vie con i negozi in legno, la splendida Cattedrale gotica (The York Minster) la stretta, strettissima via The Shambles, dove i vecchi edifici ospitano negozietti di ogni genere.
Facciamo un po' di spesa e ritorniamo in albergo.
Un viaggio in Scozia
Oggi tappa noiosa sull'autostrada, gradevole da Perth in poi; nel pomeriggio arriviamo a Inverness.
Il Travelhodge, l'albergo che avevamo scelto per la notte, è tutto pieno; chiediamo allora al vicino Holiday Inn.
Un po' più caro, un po' più chic.
Decidiamo di andare subito a fare un giro per la capitale, prima che il tempo peggiori.
Iniziamo con una romantica passeggiata sul lungo fiume e proseguiamo con un giro per le vie di High Street, l'elegante via pedonale, e Church Street.
Il cielo è sempre più grigio, non vogliamo rischiare di bagnarci. Riprendiamo lo scooter e la strada per l'albergo.

Gairloch

Alle 9.00 di mercoledì lasciamo Inverness.
Un'ora più tardi raggiungiamo Ullapool. Il piccolo porto sul Loch Broom, con le case bianche tutte in fila, ci accoglie con un bellissimo sole.
Da Ullapool proseguiamo sulla A835 e poi sulla A837; lungo la strada, sulle rive del Loch Assynt, incontriamo le rovine di Ardvreck Castle.
La tappa continua sulla B869.
La strada è strettissima: ai lati numerosi i passing places, dove accostare quando si incrociano auto provenienti in senso opposto.
Una deviazione ci porta ad Achmelvich, sperduto posto dalla piccola spiaggia di sabbia bianca. Incantevole, a dir poco.
Una seconda lunga deviazione ci porta, questa volta, al faro di Stoer.
Il cielo si annuvola e la stradina sembra ancora più stretta, più fuori dal mondo: le mucche dal lungo pelo pascolano indisturbate.
Raggiungiamo Clashnessie, altra bella spiaggia di sabbia rosa, quindi Drumbeg.
Il villaggio vanta un premiato negozietto di specialità gastronomiche.
Di nuovo a Ullapool, ci appoggiamo al TIC per prenotare un B&B a Gairloch; moderno e accogliente, la nostra stanza ha una meravigliosa vista sul Loch.
La tappa si chiude con la spiaggia di Red Point e il tramonto sul lago.
Un viaggio in Scozia
Giovedì 9 imbocchiamo una stretta e tortuosa single track road per Applecross: si arrampica prepotente sulla montagna, per poi scendere fino al mare. Sconsigliata ai principianti.
La pioggerellina si fa sempre più insistente e gelida man mano che saliamo e in più, ci si mette anche la nebbia.
Incrociamo uno o due motociclisti che salutiamo distrattamente; siamo un po' preoccupati, la strada è proprio brutta.
Finalmente arriviamo ad Applecross, grazioso e remoto paesino con una bella spiaggia di sassi, un Pub e una pompa di benzina che funziona solo con carte del luogo.
Il cielo nuvoloso impedisce la vista sull'isola di Skye.
Per il ritorno scegliamo la strada costiera, un po' monotona forse, ma più dolce e più tranquilla.
Il sole intanto incomincia a fare capolino.
Una sosta a Lochcarron, piccolo villaggio sul lago omonimo, ci rimette in sesto.
La tappa di oggi prevede l'arrivo a Staffin sull'isola di Skye, isola che raggiungiamo passando per lo Skye Bridge.
Una volta a Kyleakin proseguiamo per Portree, dove scendiamo per un po' di shopping.
Di nuovo in sella, percorriamo i pochi chilometri che ci separano da Staffin.
Il paesaggio è affascinante e maestoso; il pinnacolo dell'Old Man of Storr, isolata formazione rocciosa, si staglia davanti a noi e più avanti, sulla destra, è d'obbligo una sosta per ammirare la cascata che dall'alto della falesia di Kilt Rock precipita in mare.
Sulla panoramica terrazza uno scozzese, con tanto di kilt e cornamusa, suona una melodia; Bruno gli si avvicina timidamente per una bella foto ricordo.
Il B&B di oggi è ancora meglio di quello di ieri; in campagna, la deliziosa Mrs Betty ad accoglierci.
La sera è limpida: usciamo a fare due passi.

A Glencoe

Venerdì 10 percorriamo l'ovest di Skye, la parte più selvaggia e meno frequentata dell'isola, dai pittoreschi scorci e le alte falesie.
Lasciato il B&B, prendiamo per Dunvegan.
Il vento soffia instancabile; al sole si alternano le nuvole e non manca, improvviso, qualche scroscio di pioggia.
Una volta a Dunvegan proseguiamo per Colbost e per Glendale.
La strada, un'altra single track, si snoda panoramica per 18 km sino alla falesia di Neist Point. Un lungo sentiero conduce al faro.
Un po' perché in ritardo sulla tabella di marcia, un po' per troppa prudenza, decidiamo di non intraprendere la camminata. Qualche "scherzetto" del motorino di avviamento preoccupa Bruno che, visto il luogo lontano e isolato, non si fida a spegnere lo scooter.
Ci accontentiamo del panorama dalla falesia che è comunque spettacolare.
Ripercorriamo la stretta stradina quindi, prendiamo per Broadford e Kyleakin. Ripassiamo lo Skye Bridge.
Mrs Cameron ci aspetta a Glencoe, al Dunire B&B, per le 18.00; in programma c'è ancora la visita al castello di Eilean Donan.
Un viaggio in Scozia
Oggi c'è una bella mattina di sole.
A malincuore lasciamo il B&B e il villaggio ancora addormentato.
Alle 16.00 arriviamo a Coventry, dove prendiamo una stanza all'Ibis Coventry Centre.
Usciamo per un breve giro. Un sottopasso ci accompagna in centro: scopriamo una città moderna e dinamica con la bella Cattedrale di St. Michael costruita vicino a ciò che resta di quella antica, distrutta dai bombardamenti.
La stanchezza inizia a farsi sentire; ritorniamo in albergo a mangiare qualcosa e a riposarci.

Reims

Partiti da Coventry domenica mattina prestissimo, viaggiamo tranquilli sulle autostrade inglesi. Oggi festa: non c'è molto traffico.
A Dover attendiamo più di un'ora prima di imbarcarci per Calais, dove arriviamo intorno alle 14.00, ora locale.
Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Reims e un nuovo Ibis.
Ci accoglie una città pulita e ordinata, dalla splendida Cattedrale.
Domani, la lunga tappa di rientro a casa.

Si torna a casa

Luinedì 11 rientriamo a Foligno. Le Highlands, inutile a dirsi, ci sono piaciute moltissimo; i grandi e silenziosi paesaggi attraversati dalle single track roads, i lochs, le spiagge, i graziosi borghi. E le pecore.
Ottima la scelta di alloggiare nei B&B; le case accoglienti, le stanze pulite, le colazioni servite con cura, cordiali e discreti i proprietari.
Bruno, scettico in un primo momento, si è dovuto ricredere.
Per il pranzo e la cena, come nostro solito, abbiamo contato sui supermercati: il Mc Coll's di Gairloch e la Spar di Lochcarron con le sue buonissime brioches, tanto per ricordarne qualcuno.
Piacevoli le tappe di avvicinamento e di ritorno, peccato il poco tempo a disposizione.
Preparàti a prendere tanta acqua, abbiamo avuto giornate discrete e soprattutto splendide serate, splendidi tramonti.
La guida a sinistra non è poi stata così problematica; s'impara presto a tenersi larghi quando si svolta a destra, stretti quando si svolta a sinistra.
Il nostro Beverly è parcheggiato in garage.
Sporco com'è, senza bauletto e senza borse, sembra aver perso la sua grinta ed essere stanco. Un po' stanchi, a essere sinceri, lo siamo anche noi, ma con già in testa un'altra avventura. Con lo scooter.
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