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I viaggi dei lettori

Tornanti sardi

di Vincenzo, Marcello, Enrico e Simone il 07/05/2009 in I viaggi dei lettori

Un viaggio di 4 giorni nella zona sud-occidentale dell'isola, in sella ad altrettante maxi moto perfette per divertirsi

Tornanti sardi
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Venerdì 03 aprile
Partenza da Civitavecchia la sera alle ore 22.00 con il traghetto SNAV LAZIO. Arrivo ad Olbia in perfetto orario (06.00) del mattino successivo.

Sabato 04 aprile
Effettuate le operazioni di sbarco si parte per l'avventura. La destinazione è il bel paese di Sant'Antioco, sull'isola omonima, nella provincia di Carbonia-Iglesias, ospiti di Marcello che è originario del posto.

L'inizio del viaggio è avvolto nella nebbia che ci accompagna, ed infreddolisce, per un po' fino dopo il paese di Monti. Poi òa foschia lascia il posto ad una splendida giornata che ci conforta fino a Barumini.
L'itinerario prevede un milione e mezzo di curve e si snoda così: Olbia, Monti, Buddusò, sosta per visitare il Nuraghe Loelle immerso – così come quasi tutta la strada percorsa fino ad ora – in un bosco di sughere a dir poco fantastico. Quindi Bitti, Orune, sfiorata Nuoro, Orgosolo – sosta e visita del paese e dei suoi murales – poi Fonni, Aritzo e Barumini dove ci aspetta il nostro amico Simone.

Sosta e visita al complesso nuragico Su Nuraxi, il più imponente e grande della Sardegna. Se siete in zona e vi piace l'archeologia e la storia in genere, non perdetevelo assolutamente.
Chilometri percorsi: 230 circa (da Olbia) di splendide strade piene di curve e con un asfalto che t'invoglia a piegare sempre di più. L'ottima qualità dell'asfalto si è rivelata una gradita sorpresa che non ci abbandonerà neanche nei giorni a venire.
Non ha niente da invidiare, a mio avviso, a quello ben più pubblicizzato delle strade alpine. Il tempo cambia repentinamente e un temporale impressionante ci costringe a modificare i piani. Si decide di raggiungere Sant'Antioco il più velocemente possibile e la strada percorsa (115 km ca) non è degna di particolare menzione.
Tornanti sardi
Domenica 05 aprile
Con comodo ci muoviamo da Sant'Antioco verso la costa sud occidentale. L'itinerario previsto si sviluppa nella zona dell'Iglesiente ricca di miniere e di luoghi legati all'attività mineraria. Tocchiamo le località di Nebida, Masua, Buggerru, dove cerchiamo di visitare la Galleria Henry, purtroppo - dato il periodo - ancora chiusa.
Da Buggerru ci dirigiamo verso il paese fantasma di Ingurtosu ma, a metà strada circa, seguendo l'impulso del momento, deviamo per raggiungere la bella spiaggia di Is Arenas dove la strada termina. Ritorniamo sui nostri passi e, causa problemi di benzina (la Ducati ha veramente poca autonomia), raggiungiamo il paese di Arbus per fare rifornimento.
Torniamo indietro di qualche chilometro e ci dirigiamo ad Ingurtosu. Attraversiamo il paese fantasma dove, in effetti, si respira un'aria particolare e proseguiamo per vedere il singolare e bellissimo spettacolo delle famose dune di Piscinas. Piccolo appunto: appena fuori da Ingurtosu l'asfalto della strada lascia il posto ad uno sterrato molto facile, che giunge fino al mare, percorribile con poca attenzione anche in sella a moto totalmente stradali ed a pieno carico.
Torniamo indietro per l'ennesima volta e seguiamo le indicazioni per Fluminimaggiore e poi per il Tempio punico-romano di Antas che, nel complesso, non è niente di eclatante, mentre è da urlo la location, quasi fuori dal tempo.
Continuiamo sulla strada in direzione di Iglesias e poi di Domusnovas per visitare le Grotte di San Giovanni che hanno la particolarità di essere attraversate da una strada carrabile che però al momento e interdetta ai veicoli. Sono visitabili solo a piedi.
Belle. Vale davvero la pena.
Rientriamo a Sant'Antioco.
Chilometri percorsi 220 ca, sempre su strade fantastiche.
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Lunedì 06 aprile
Ripercorriamo una parte dell'itinerario del giorno precedente fino a Masua dove riusciamo a visitare la stupefacente opera d'ingegneria mineraria di Porto Flavia. Non ci crederete, ma ne vale la pena.
Prendiamo la strada per Gonnesa toccando di seguito Terraseo, Perdaxius, Santadi, Torre Budello e Chia in un'apoteosi di strade meravigliose e panorami mozzafiato. Credetemi, letteralmente da urlo.
Proseguiamo poi per Pula con l'intenzione di visitare la città fenicia/punica/romana di Nora. Anche qui, come per il tempio di Antas, c'è un po' di delusione. Ci aspettavamo di più.
Si riparte percorrendo a ritroso un pezzo della stessa strada, seguendo poi le indicazioni per Teulada, Giba, Tratalias e relativo rientro a Sant'Antioco.
Bella ma non come all'andata.
I chilometri percorsi sono circa 230.
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Martedì 07 aprile
La breve vacanza volge al termine, la sera ci aspetta il traghetto a Olbia che ci riporterà a casa. Oggi salutiamo anche Simone che ritorna a casa, a Cagliari. Alla prossima fratello.
Approfittiamo della bella giornata e partiamo in direzione di Acquacadda e Siliqua. La strada è molto bella ma stranamente è trafficatissima di mezzi pesanti. A Siliqua ammiriamo, posti su un cucuzzolo isolato, i resti del Castello di Acquafredda che fu proprietà del famoso Conte Ugolino di dantesca memoria.
Proseguiamo per Monastir e poi per Senorbi deviando per il paese di Goni con l'intenzione di visitare il Parco Archeologico pre nuragico di Pranu Muttedu che è molto bello ed interessante: meriterebbe maggiore pubblicità.
L'itinerario prosegue per Silius, Escalaplano, Perdasdefogu, Jerzu, Bari Sardo, Lotzorai, Baunei (con deviazione fino a Cala Gonone), Dorgali, Orosei, San Teodoro ed Olbia.
Anche in questo caso, soprattutto nell'attraversamento della zona dell'Ogliastra, la strada è puro divertimento per i bikers ed i panorami sono di una bellezza sconvolgente.
Alle 22.00 c'imbarchiamo e la mattina successiva ci ritroviamo catapultati nel traffico della Roma-Civitavecchia e del Grande Raccordo Anulare ma con nella testa e nel cuore gli splendidi tornanti sardi.
Da ripetere il prima possibile.
I chilometri percorsi nella giornata (fino ad Olbia) sono 400 ca.
Piccolo consiglio culinario. Se capitate da queste parti non perdetevi assolutamente una cena a base di pesce nel Ristorante da Silvana – Loc. Santa Caterina – Sant'Antioco (CI) ed una cena a base di prodotti della terra nell'Agriturismo Agrifoglio – San Giovanni Suergiu (CI). Entrambi a prezzi stracciati (22/25 euro). Non fatevi mancare anche qualche bottiglia dell'ottima birra locale Ichnusa (mi raccomando, bevetela esclusivamente quando non dovete guidare).
Altra piacevole sorpresa.
Buon Appetito e buona strada.
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