Dopo aver attraversato il Deserto del Tenéré in solitario nel marzo 2000 Edi Orioli, il pilota dei grandi raid, vincitore per 4 volte della Parigi-Dakar, si sposta in Cile, per un'avventura ambientata deserto più arido del Pianeta.

Saranno quasi 2000 chilometri, ancora in solitario che Orioli affronterà fino all'11 marzo con destinazione il Deserto dell'Acatama, situato nella regione settentrionale cilena. L'impresa prenderà il suo avvio ad Arica, città sul Pacifico all'estremo Nord del Cile, vicino ai confini con il Perù, per raggiungere dapprima il limite Est ai margini con la Bolivia. Il primo obiettivo è il raggiungimento del Lago Chungara dopo una sosta di adattamento all'altitudine a Putre. Di lì la spedizione scenderà a Sud-Sud Est passando in Bolivia per raggiungere e attraversare la terribile distesa di sale del Salar dello Uyuni.




Poi il rientro in Cile per affrontare il deserto dell'Acatama che sarà attraversato da Nord a Sud lungo una direttrice non rettilinea che congiunge Chiquicamata - la miniera di rame a cielo aperto più grande del mondo- alla lingua del Cile che si insinua in Argentina. Gli obiettivi di Orioli saranno la Laguna Verde e il Nevado Ojos del Salado, la cima che contende il primato sudamericano alla vetta dell'Aconcagua. Della spedizione faranno parte circa 15 persone – tra le quali il nostro inviato Piero Batini, che ha già seguito per Motonline la Parigi-Dakar - con una complessa logistica che prevede l'utilizzo di 5 mezzi fuoristrada.

Orioli compierà la sua impresa in sella alla sua Honda Transalp appositamente preparata da Roberto Boano.

Ma non è la velocità, né il fiato sul collo di antagonisti che non ci saranno a premere sull'emotività di Orioli, bensì il fascino dei luoghi che per la prima volta il pilota affronterà da solo. Seguitelo nei prossimi giorni sul nostro sito.