Frutto di un’evoluzione meticolosa e continua, la nuova MV Agusta F4 RC porta su strada e in pista la suggestione e la tecnologia del Campionato Mondiale Superbike e della F4 Reparto Corse del pilota inglese Leon Camier.

E come quella F4, la RC riesce a essere allo stesso tempo affascinante ed efficace. Elegante ed essenziale, la rinnovata quattro cilindri varesina è riconoscibile per la grafica su base bianca e rossa, la stessa della versione ufficiale, compresi i loghi degli sponsor. E non manca Il “37” sulle tabelle portanumero, a ricordare il numero dei titoli mondiali costruttori conquistati da MV Agusta.

Ciascuno dei 250 esemplari che costituiscono la produzione totale della nuova F4 RC, vero e proprio oggetto da collezione, è consegnato insieme a un kit. Tutto dentro una cassa in legno, dall'aspetto assai classico: il singolo silenziatore di scarico SC-Project in titanio e la centralina racing. Il codino monoposto, il tappo benzina in ergal e i componenti da montare negli alloggiamenti degli specchi retrovisori, quando rimossi per l’uso in pista. Ancora: le paratie sotto codino, realizzate in fibra di carbonio, che proteggono la carenatura dal calore, il telo coprimoto e il certificato di origine.

Le prestazioni di questa moto sono anche nei numeri: 151 kW, pari a 205 CV di potenza massima in configurazione stradale. Un dato che fa della RC la Superbike Replica più potente tra quelle in produzione di serie. Ma non basta: con 212 CV (158 kW) all’albero a 13600 giri, la F4 RC in configurazione pista segna la massima evoluzione nel percorso di sviluppo del 4 cilindri in linea MV Agusta Corsa Corta (79x50,9 mm).

La soluzione telaistica scelta fin dall’origine per la F4 ha segnato un’epoca, grazie alla sintesi tra i vantaggi tecnici offerti da differenti metodi di costruzione e assemblaggio: da una parte il traliccio in tubi di acciaio CrMo saldati TIG, dall'altra le piastre in lega di alluminio, che chiudono posteriormente la struttura e fanno da fulcro al monobraccio, con la possibilità di variarne l’altezza.

Sospensioni racing completano un pacchetto di assoluta eccellenza: la forcella Öhlins USD tipo NIX 30, con trattamento superficiale TiN, dispone della regolazione idraulica separata in compressione (stelo sinistro) e in estensione (stelo destro). L’ammortizzatore Öhlins TTX 36, con serbatoio piggyback, dal canto suo, non ha bisogno di presentazioni.

L’impianto frenante verte su una coppia di dischi anteriori da 320 mm, con fascia frenante in acciaio, flangia in alluminio e pompa radiale; nonché da pinze radiali monoblocco Brembo GP a 4 pistoncini (30 mm di diametro). Il disco posteriore in acciaio è da 210 mm, con pinza a 4 pistoncini.

L’ABS Bosch 9 Plus Race Mode dispone del sistema RLM (Rear Wheel Lift-Up Mitigation), per evitare il sollevamento della ruota posteriore in fase di staccata.

La tecnologia MVICS 2.0 (Motor & Vehicle Integrated Control System) permette di intervenire su molti parametri, tra cui sensibilità del comando gas, coppia massima, freno motore, risposta del motore e limitatore di giri. La piattaforma inerziale con sensore d’assetto si avvale di tre giroscopi e altrettanti accelerometri per determinare il preciso funzionamento del controllo di trazione su 8 livelli, disinseribile.

Il cambio elettronico EAS 2.0 (Electronically Assisted Shift) fa parte della dotazione di serie.