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Aprilia World Meeting 2003

il 02/06/2003 in Attualità

Aprilia, per la prima volta, ha chiamato attorno a sé il suo “popolo” e una festa di marca così ricca d’attrazioni motociclistiche e non soltanto, in Italia non s’era mai vista e tutti, adesso sperano in una replica 2004.

“Gran festa” questo primo Aprilia World Meeting! E a baldoria non ancora del tutto conclusa, lo affermiamo noi di Motonline, direttamente da quel di Noale. Lo confermano gli oltre 5000 Aprilia Bikers iscritti e con relativi amici e parenti al seguito che hanno invaso il quartier generale di “Capitan Beggio” e soprattutto, meglio di qualsiasi altro dato, lo certificano i volti soddisfatti dei motociclisti “d’ogni parrocchia” – intesa come marca motociclistica – che abbiamo incontrato tra le belle piazze e parchi della cittadina veneta.

Dopo la prima “visita guidata” al fulcro tecnologico e produttivo Aprilia, con l’Ing. Beggio in persona a far da “cicerone” all’immancabile gruppo d’autorità varie, infatti, da sabato mattina di buon’ora, le porte della fabbrica si sono aperte a tutti e da quel momento in poi, di cose da fare e da osservare, da fotografare e da leggere e ascoltare, in due giorni di gran sagra motociclistica, ce n’è sono state davvero a bizzeffe. Oltre all’inedita, ghiotta e forse irripetibile possibilità d’esplorare i meandri tecnologici dove nascono le moto di serie e da corsa Aprilia, con tanto d’ultra ricercate sale progettazione e prova in funzione - compresi compiaciuti tecnici pronti ad elargire spiegazioni - infatti, per gli appassionati arrivati da tutto il mondo, di tempo da perdere ce n’è stato davvero poco.

Inaugurata la suggestiva scultura realizzata da Arnaldo Pomodoro e intitolata, manco a dirlo, “Due Ruote” e dedicata a Ida e Alberto Beggio (fondatore d’Aprilia nel primo dopoguerra), la musica di vari gruppi rock italiani eseguita dal vivo, gli innumerevoli gazebo informativi, d’intrattenimento e di ristoro dislocati da Aprilia quasi ovunque, hanno fatto da vivace contorno a giornate che, per molti, saranno davvero indimenticabili.

Presenti all’appello, c’erano tutti i piloti del passato e del presente sportivo Aprilia, come Ivan Alborghetti o Corrado Maddii, come Loris Reggiani e Marcellino Lucchi, oppure, come Colin Edwards e Nori Haga cui “stringere la mano”, mentre l’amico di turno, scatta la “mitica” foto da infilare nell’album dei ricordi.

Esposte in passerella nella Rocca dei Tempesta, poi, c’erano tutte le moto di produzione e da corsa che hanno segnato la storia del marchio veneto, come per la prima volta, si sono visti i più curiosi prototipi mai entrati in catena di montaggio, mentre, per la serie "follie su due ruote", era in azione un personaggio come lo “svitatissimo” Mike Appel che, a bordo della sua fida Tuono, con impennate esagerate e sgommate furibonde, ha stracciato fior di coperture posteriori, lasciando esterrefatto anche il più accanito motofunambolo.

 La serata di sabato, conclusa con il concerto in piazza di uno scatenato Paolo Belli e con “simpatici mattacchioni” come Guido Meda e Di Pillo a fare da presentatori e il rombo del motore delle oltre 3000 moto che, capitanate da un radioso Ivano Beggio in sella ad una Tuono R, hanno sfilato la domenica da Noale a Scorzé, hanno completato alla grande un Aprilia World Meeting da ripetere, mentre oggi, per 150 fortunati possessori delle RSV Mille, come fantastico finale, sulla pista d’Adria c’è un’emozionante giornata conclusiva a “tutto gas”.

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