Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Attualità

Monopattini elettrici: la carica dei ciclomotori abusivi

Marco Gentili il 04/09/2018 in Attualità

Monopattini elettrici, hoverboard, monoruota stanno invadendo la nostra città e rappresentano la mobilità alternativa di domani. Ma c'è un problema: molti di essi vanno troppo forte rispetto alle prescrizioni di legge. E non sono regolamentati dal codice della strada. Un problema che rischia di scoppiare in mano alle amministrazioni comunali delle maggiori città

Monopattini elettrici: la carica dei ciclomotori abusivi
Chiudi
La questione delle moto elettriche che risultano invisibili al Codice della Strada (anche se a breve sono attese novità sostanziose in questo senso) rappresenta solo la punta dell'iceberg. E ci ricorda che ancora oggi c'è molto da fare sul fronte della mobilità elettrica, soprattutto su quello legale e normativo.

Due ruote senza leggi

Soprattutto nelle grandi città, esiste infatti una quota crescente di micromobilità elettrica che sfugge a ogni categoria o inquadramento. Stiamo parlando dei monopattini elettrici, dei monoruota o degli hoverboard, ovvero tutti "mezzi di trasporto" che non rientrano in alcuna categoria. A termini di legge, qualunque veicolo superi i 5 km/h di velocità è classificabile come ciclomotore o motociclo. Qual è dunque la loro fattispecie? A rigor di logica, visto che la loro velocità è decisamente superiore rispetto a quella dei cosiddetti “acceleratori di andatura” non possono circolare né su strada, né sul marciapiede. Molti dei monopattini elettrici in commercio, infatti, hanno velocità massime di 20-25 km/h.

Le bici elettriche truccate

Senza poi parlare del fenomeno delle speed Epac, ossia le bici a pedalata assistita che sempre più spesso vengono "elaborate" con motori elettrici di potenza superiore ai 250 W consentiti per legge e capaci di offrire assistenza oltre i 25 km/h. Biciclette, insomma, trasformate in ciclomotori abusivi (in quanto sprovvisti di targa, assicurazione e obbligo del casco per il conducente).

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV