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Il taglio delle accise? Costa 1,5 miliardi

Marco Gentili il 12/09/2018 in Attualità

L'annuncio del ministro dell'Interno Matteo Salvini quantificato dalla rivista specializzata "Staffetta quotidiana". Ma lo Stato come pensa di recuperare questi mancati introiti? Tra le ipotesi anche l'aumento del bollo

Il taglio delle accise? Costa 1,5 miliardi
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Il taglio delle sette “accise anacronistiche” sulla benzina, per un totale di 11,3 centesimi al litro, promesso dal vicepremier, Matteo Salvini, costerebbe circa 1,5 miliardi di euro. È quanto calcola Staffetta Quotidiana, spiegando che ogni centesimo di accisa sulla benzina vale, a spanne, circa 100 milioni di euro l'anno di gettito, mentre ogni centesimo sul diesel vale circa 250 milioni di euro". Per cui “il taglio sulla sola benzina costerebbe circa 1,2 miliardi di euro l'anno, cui sarebbero da aggiungere circa 250 milioni di Iva, per un totale di oltre 1,4 miliardi”, afferma Staffetta Quotidiana.

Un problema annoso

Le accise sui carburanti garantiscono un gettito elevatissimo allo Stato. E quelle imposte dall’Italia e stratificatesi nel corso degli anni sono tra le più aggressive d’Europa: da noi un litro di verde costa in media 1,633 euro, ma il peso della componente benzina è appena 610 centesimi. Resta la questione: se lo Stato rinuncia a una parte di accise (che nel 2017 sui prodotti petroliferi sono state di 25,7 miliardi), come recupera quel gettito? La soluzione più logica è una sola: attraverso un aumento del bollo.

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