Quando la passione vinceva sul business. Quando i piloti gentleman erano tanti e Monza era l’approdo naturale della domenica mattina. Quando un amatore poteva correre in Superbike e perfino nel Motomondiale. Una parola, quando c’era Bruno Sacchi. A lui è dedicata, mercoledì 27 giugno dalle 20, la prossima serata organizzata negli spazi di Motosplash, in via Gardone 22 a Milano. Parteciperanno alcuni dei suoi piloti: da Virginio Ferrari a Giovanni Bussei, passando per Bruno Cirafici, Vittorio Iannuzzo, Water Tortoroglio, Luca Scassa, Max Temporali e Sandro Moro. Ci sarà il suo meccanico Gilberto Marcuzzi. E non mancheranno le moto: verrà esposta la prima 500 Jada GP del 1975, quando Bruno iniziò l’avventura nei GP, oltre alle moto di Davide Giugliano e di Luca Scassa.

Una vita da talent scout

Bruno Sacchi è stato il padre putativo di molti motociclisti che da Milano hanno invaso le piste di tutta Europa. Classe 1947, appassionatissimo di moto e di corse, innamorato del suo lavoro che ha portato avanti prima con il fratello Gino e poi con figli e nipoti, nel 1974 è sceso in pista per la prima volta con il team Fratelli Sacchi Corse per disputare il campionato 250 junior. E non ha più smesso. Dal suo negozio meneghino ha fatto scuola a tanti futuri campioni, dagli anni Settanta fino ai Duemila avanzati. Un momento irripetibile, che è già storia.