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TT Zero: ora le elettriche fanno paura

di Riccardo Matesic il 21/05/2015 in Altri sport

La classe delle moto elettriche al TT è stata istituita solo qualche anno fa. Sembrava una trovata pubblicitaria, invece in poche stagioni le prestazioni sono cresciute enormemente. E le case investono sui prototipi

TT Zero: ora le elettriche fanno paura
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Si chiama TT Zero, e da qualche anno è la competizione riservata alle moto elettriche che si corre nell'ambito dei dieci giorni di gare dell'Isola di Man.
Del TT si parla poco, per l'ostracismo diffuso nei confronti di una gara da molti giudicata eccessivamente pericolosa. Gli organizzatori però, negli anni sono riusciti a ricreare un forte interesse per la loro manifestazione, anche grazie all'affiancamento di una competizione diversa, come quella per le moto elettriche.
Pensate a una noiosa passerella di veicoli goffi e lenti? Rivedete le vostre convinzioni: lo scorso anno John McGuinness ha vinto girando a 117,366 miglia di media (188,882 km/h). È vero che Bruce Anstey in Superbike ha girato alla media di 132 miglia, ma in parecchi hanno fatto notare che nel 1990 Carl Fogarty, con la Honda RC30, vinse grosso modo alla stessa media: 118,35.
Un risultato incredibile, dietro il quale ci sono anche i meriti della moto, realizzata dalla Mugen, l'atelier che produce motori e veicoli sportivi che ha sempre collaborato strettamente con la Honda. Ma che non è di proprietà della casa giapponese.

Mancano pochi giorni all'apertura del TT e c'è attesa anche per le nuove moto elettriche. La Mugen propone la quarta evoluzione della sua Shinden, la Yon (4, in giapponese), che sarà affidata ancora ai due superspecialisti del TT: John McGuinness (21 vittorie) e Bruce Anstey (6 vittorie). Rispetto alla San (3) dello scorso anno, la Shinden avrà una superiore penetrazione aerodinamica, 13 cavalli in più (ora a quota 147 CV) e 10 kg di peso in più (250 kg). Invariata la coppia massima, con i suoi incredibili 220 Nm (la Panigale 1299 si ferma a 144,9 Nm).
E gli altri?
Gli iscritti sono una quindicina, ma la notizia dell'ultimo periodo è l'arrivo del marchio Victory, con una moto sviluppata sicuramente insieme alla Brammo; visto che entrambe sono oggi controllate dalla Polaris. Fatto un accordo con il colosso americano Parker Hannifin che fornirà il motore, il team ruoterà intorno a William Dunlop, 4 volte sul podio al TT, e sul giovane inglese Lee Johnston.
Altra moto protagonista sarà la belga Sarolea SP7, un marchio di 40 anni fa, resuscitato espressamente per questa avventura elettrica. La moto sulla carta ha delle prestazioni eccezionali: solo 190 kg di peso per 150 cavalli, una velocità massima di 270 km/h e un'accelerazione di 2,8 secondi sullo 0-100 km/h. La guiderà lo scozzese Robert Wilson.
Non mancherà un progetto universitario: la Kingston Ion Horse, realizzata e sviluppata già da qualche anno dagli studenti dell'omonimo ateneo londinese. In sella ci sarà Shaun Andersen. Nel 2014 il team di 8 studenti universitari ha portato la Kingston al terzo posto finale.

In attesa del TT 2015, godetevi il video del giro vittorioso di McGuinness sulla Mugen al TTZero 2014

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