Altri sport
Bol d'Or: prime prove dedicate al setting
di Riccardo Matesic e Federico Natali
il 17/09/2015 in Altri sport
Federico Natali, il nostro pilota “inviato” al Bol d'Or, ci racconta la prima giornata di prove sul tracciato francese. Giri su giri, per trovare una messa a punto della moto che sia il miglior compromesso fra le esigenze dei 4 piloti. E non è mancato qualche brivido. Oggi, giovedì, si lavorerà sul passo gara
Bol d'Or: prime prove dedicate al setting
“E il primo giorno di prove libere è andato!”.
Me lo scrive via Whatsapp Federico Natali, alle 19.53.
E continua. “Dopo una mattinata di pista umida, finalmente le FP2 si sono svolte sull'asciutto. Briefing veloce con gli uomini Pirelli per ragionare sulle mescole utilizzabili, quindi altre due ore di gas!
Ovviamente, come avevo già accennato ieri, la pista è nuova e non abbiamo riferimenti, quindi dobbiamo girare e acquisire più dati possibile”.
Me lo scrive via Whatsapp Federico Natali, alle 19.53.
E continua. “Dopo una mattinata di pista umida, finalmente le FP2 si sono svolte sull'asciutto. Briefing veloce con gli uomini Pirelli per ragionare sulle mescole utilizzabili, quindi altre due ore di gas!
Ovviamente, come avevo già accennato ieri, la pista è nuova e non abbiamo riferimenti, quindi dobbiamo girare e acquisire più dati possibile”.
Su che avete lavorato?
“Ovviamente sul setting. Mettere insieme 4 piloti, ognuno con il suo peso e il suo stile di guida, non è facile. Serve un compromesso utile e costruttivo. Perché questa non è la solita gara, dove la moto va sistemata per fare dieci giri full gas. Qui bisogna fare in modo che la guida sia comoda per tutti e, soprattutto, poco stancante.
Certo, con 4 teste messe assieme non è facile: chi vuole l'avantreno carico per entrare forte, chi lo vuole più scarico perché chiude troppo... fa parte del gioco ed è il bello di una gara per equipaggi come questa.
Per quanto riguarda le gomme, l'ingegnere della Pirelli ci ha presentato le varie mescole. Abbiamo anche quella da qualifica; ma su una corsa di 24 ore non è poi così importante partire davanti. Meglio puntare sul passo gara e martellare. Anche con una gomma meno performante, ma che aiuta nella strategia.
L'estremo opposto è lo pneumatico che consente di guidare 3 ore fra un cambio e l'altro. È il preferito dai team che corrono nella stock. Come noi appunto”.
E domani?
“Giornata piena. Al mattino ultime prove libere. Poi, dal pomeriggio, si comincerà con le qualifiche dei tre piloti più la riserva. Lavoreremo sul passo gara e cercheremo di... girare il più possibile!
Domani tra l'altro ci saranno anche le qualifiche notturne, dalle 21.30 alle 22.30. Un'ora per prendere le misure con il circuito di notte!"
Gireranno tutti i piloti?
"Si, anche chi fa la riserva deve fare un tempo entro il 115% dal primo. Poi, dopo il warm up di sabato mattina, verranno comunicati i nomi dei piloti che corrono per ogni team. E a quel punto le riserve potranno anche andarsene a casa, perché non potranno più subentrare. A meno che si trovino un altro ingaggio dell'ultim'ora”.
Succede anche questo?
“Si, sono già stato contattato anche io, nell'eventualità che mi trovi a essere lasciato fuori dal team che gareggerà. Ci sono squadre che hanno bisogno di sostituzioni e... cercano fra le possibili riserve”.
“Ovviamente sul setting. Mettere insieme 4 piloti, ognuno con il suo peso e il suo stile di guida, non è facile. Serve un compromesso utile e costruttivo. Perché questa non è la solita gara, dove la moto va sistemata per fare dieci giri full gas. Qui bisogna fare in modo che la guida sia comoda per tutti e, soprattutto, poco stancante.
Certo, con 4 teste messe assieme non è facile: chi vuole l'avantreno carico per entrare forte, chi lo vuole più scarico perché chiude troppo... fa parte del gioco ed è il bello di una gara per equipaggi come questa.
Per quanto riguarda le gomme, l'ingegnere della Pirelli ci ha presentato le varie mescole. Abbiamo anche quella da qualifica; ma su una corsa di 24 ore non è poi così importante partire davanti. Meglio puntare sul passo gara e martellare. Anche con una gomma meno performante, ma che aiuta nella strategia.
L'estremo opposto è lo pneumatico che consente di guidare 3 ore fra un cambio e l'altro. È il preferito dai team che corrono nella stock. Come noi appunto”.
E domani?
“Giornata piena. Al mattino ultime prove libere. Poi, dal pomeriggio, si comincerà con le qualifiche dei tre piloti più la riserva. Lavoreremo sul passo gara e cercheremo di... girare il più possibile!
Domani tra l'altro ci saranno anche le qualifiche notturne, dalle 21.30 alle 22.30. Un'ora per prendere le misure con il circuito di notte!"
Gireranno tutti i piloti?
"Si, anche chi fa la riserva deve fare un tempo entro il 115% dal primo. Poi, dopo il warm up di sabato mattina, verranno comunicati i nomi dei piloti che corrono per ogni team. E a quel punto le riserve potranno anche andarsene a casa, perché non potranno più subentrare. A meno che si trovino un altro ingaggio dell'ultim'ora”.
Succede anche questo?
“Si, sono già stato contattato anche io, nell'eventualità che mi trovi a essere lasciato fuori dal team che gareggerà. Ci sono squadre che hanno bisogno di sostituzioni e... cercano fra le possibili riserve”.
Si cade nelle prove di una 24 ore?
“Oggi, asfalto umido. Tutti ti dicono di stare lontano dai cordoli, ma... finché non ci provi non ci credi. Abbiamo il box n° 1, quello più vicino all'inizio del rettilineo. Entro stretto nella curva secca all'inizio del rettifilo, prendo il gas in mano, la moto allarga parecchio e finisco sul cordolo pieno. La moto mi lancia in aria! Atterro sul serbatoio, poi, mentre anche l'anteriore perde aderenza, la moto si siede e, tenendo il gas aperto riesco a non cadere. Miracolo!
Quando sono passato davanti al mio muretto avevano tutti le mani nei capelli!”.
"Domani spero di riuscire a prepararvi un video. Ciaooo!!!”.
“Oggi, asfalto umido. Tutti ti dicono di stare lontano dai cordoli, ma... finché non ci provi non ci credi. Abbiamo il box n° 1, quello più vicino all'inizio del rettilineo. Entro stretto nella curva secca all'inizio del rettifilo, prendo il gas in mano, la moto allarga parecchio e finisco sul cordolo pieno. La moto mi lancia in aria! Atterro sul serbatoio, poi, mentre anche l'anteriore perde aderenza, la moto si siede e, tenendo il gas aperto riesco a non cadere. Miracolo!
Quando sono passato davanti al mio muretto avevano tutti le mani nei capelli!”.
"Domani spero di riuscire a prepararvi un video. Ciaooo!!!”.
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