Moto & Scooter
Moto Parilla rinasce a EICMA 2025
Lo storico marchio italiano annuncia il suo ritorno nel settore delle due ruote grazie alla cinese Longjia Motorcycle Group: a EICMA arriverà con due moto 500 cc /turismo e adventure), una naked 125 e uno scooter urbano
Moto Parilla, lo storico marchio italiano di motociclismo annuncia il suo ritorno ufficiale nel settore delle due ruote.
Il marchio, fondato nel 1946, da sempre simbolo di ingegneria avanzata e artigianalità italiana, torna con una filosofia rinnovata riassunta in "Alternative Italianism": una miscela distintiva di design italiano, qualità orientale grazie alla partnership strategica con la cinese Longjia Motorcycle Group.
L’obiettivo di Moto Parilla sarà quello di distinguersi nel panorama globale offrendo un "ottimo rapporto qualità-prezzo" nel segmento premium (fascia di prezzo 3.000–7.500 euro).
Roger Lee, Project Manager Longjia Motorcycle Group: "Non miriamo a fare prodotti economici e di massa. Il nostro obiettivo è quello di eccellere nel segmento premium offrendo esclusività, durata e innovazione che solo un marchio con la nostra storia, supportato da standard produttivi di classe mondiale, può garantire".
Il marchio rinasce a EICMA, moto su strada nel 2026
Il palcoscenico dell'EICMA 2025 (al padiglione 18, stand A64) è stato scelto per l’annuncio ufficiale del ritorno di Moto Parilla, mentre nel 2026 quando il marchio celebrerà l’ottantesimo anno di fondazione, partirà la commercializzazione dei quattro modelli che segneranno il vero e proprio inizio della nuova era di Moto Parilla.
Si tratterà di una 125 naked, progettata per l'uso quotidiano e il tempo libero, due 500 declinate in versione turismo e Adventure e uno scooter 125 sportivo per il commuting di fascia alta.
Alcuni dei nuovi modelli Moto Parilla saranno disegnati in Italia e concepiti in collaborazione con studi di design europei. La produzione, e gran parte dell'ingegnerizzazione, saranno realizzate in Cina e nel Sud-est Asiatico per sfruttare la catena di fornitura globale e garantire un vantaggio sui costi, tutto questo mantenendo al contempo gli standard di "qualità giapponese" come benchmark ingegneristico.
La commercializzazione partirà inizialmente in Cina, per poi espandersi rapidamente in Europa e nel Sud-est Asiatico con l'obiettivo ambizioso di raggiungere 4.000 unità vendute 125 cc, 1.500 cc, e 500 cc nel primo anno di attività.
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