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Torna Buell, ma senza Eric

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L'azienda fondata dal visionario tecnico americano prosegue senza di lui, con una gamma che conta su una power cruiser e una crossover mosse dal motore 1190 Helicon

Chi ha vissuto la breve ma intensa stagione delle Buell, ricorderà le naked americane motorizzate Harley-Davidson come uno degli esperimenti più improbabili ma affascinanti della storia. Del resto incarnavano tutte le contraddizioni del motociclismo: motori lentissimi ad aste e bilancieri ficcati in ciclistiche cortissime e sveltissime, il tutto condito da innovazioni radicali come lo scarico e il monoammortizzatore posti sotto al motore, freni a disco perimetrale o il serbatoio nel telaio. Col loro fascino rude ma innegabile, le Buell colpirono al cuore una larga fascia di motociclisti, compresi molti che mai e poi mai avrebbero pensato di guidare una H-D, fosse solo nel motore. Acquisita da mamma Harley nel 2003 e poi chiusa nel 2009 sull'onda della crisi finanziaria del 2008, Buell è rimasta in stato di zombie: prima nella forma di Erik Buell Racing (EBR), che ha tenuto in vita solo le ultime 1125 dotate del motore Helicon (sviluppato da Rotax apposta per Buell appena prima che venisse chiusa) e solo per l'attività sportiva, e poi passata di mano tra aziende partner e fondi finanziari, mentre Eric Buell si lanciava in altri tentativi fallimentari, come il brand 100% elettrico Fuell finanziato su Indiegogo e fallito dopo poco.

Buell pronta a tornare in Europa?

L'azienda con base in pieno Midwest americano, sulla sponda opposta del lago Michigan rispetto a Milwaukee, ha per ora a listino una sportiva (Hammerhead), una naked (1190SR) e una power cruiser sviluppata con Roland Sands (Super Cruiser), tutte basate sul motore twin 1190 a V di 72° che è l'evoluzione del 1125 delle ultime Buell e accreditato di 175-185 CV a seconda del modello. Si tratta di moto moderne, interessanti e anche senz'altro belle da vedere, che potrebbero trovare riscontro anche da noi sebbene i gusti dei motociclisti siano molto cambiati in questi anni (le prime Buell sono arrivate in Italia nel 1997, in pieno boom delle naked sportive). L'azienda americana si sta muovendo con ragionevole cautela, sviluppando un modello alla volta ed entrando in un mercato alla volta: nel 2024 è stato il Canada, nel 2025 la Gran Bretagna, inizialmente con la sola Super Cruiser, e nel 2026 (ammesso che l'azienda riesca a rispettare le severe regole Euro5+), potrebbe toccare a Francia e Italia. Dove il modello più interessante potrebbe essere la Super Touring, una hyper-crossover decisamente originale nella linea e che potrebbe fare la guerra, tanto per citarne una, alla KTM 1390 SuperDuke GT. Buell a Eicma non ci sarà, ma potrebbe tornare sulle nostre strade nel 2026: e sicuramente, come successe 30 anni fa, non mancheremo di notarle.
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