C'è tanta voglia di moto tuttofare, soprattutto di medio/piccola cilindrata. Il successo targato 2020 della Yamaha Ténéré 700 ne è l'esempio. E la continua attenzione che Honda continuana tributare alle sue CRF300 ribadisce l'importanza del segmento. Del resto, chi non desidera una moto leggera, adatta per viaggiare in strada, fare qualche viaggio e concedersi un'escursione off-road?

Su questa base, dall'estero rimbalza la voce che anche un'altra Casa giapponese, ossia Kawasaki, sia per fare il grande passo e tornare nel segmento delle adventure di media cilindrata. Ma perché proprio Kawasaki? La risposta è semplice ed è tutta in una sigla, ossia KLX.

Kawasaki infatti in moltissimi mercati mondiali (come quello statunitense) ha ancora in gamma la dual purpose, declinata in varie versioni. Allo stesso tempo, quella base ciclistica indistruttibile potrebbe essere modificata per ospitare il motore bicilindrico 650 che la Casa di Akashi ha già in produzione per le moto stradali. E che, soprattutto, è in linea con i limiti di emissione europei.

Insomma, il pacchetto sembra quasi pronto. Magari il 2021 ci porta una gradita sorpresa in questo senso.