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Ancma: come reagire alla crisi

di Paola Baronio il 16/02/2012 in Moto & Scooter

Il 2011 ha segnato una pesante contrazione delle vendite ma il mercato dell'usato è aumentato, a prova che la voglia di moto è sempre forte. Bisogna però favorire il credito al consumo e migliorare le tariffe assicurative

Ancma: come reagire alla crisi
Milano - Luci, ombre, tendenze: si è intitolata così la conferenza stampa annuale dell'Ancma, l'associazione italiana degli industriali del settore della moto che si è tenuta questa mattina a Milano. Cominciamo con le ombre: un anno difficile il 2011 che ha registrato un calo complessivo del mercato nella percentuale del 17% (-18,8% per gli scooter, -11,4% per le moto, 17,1% i cinquantini): si sono venduti così 326.285 veicoli con un calo di 66.000 clienti rispetto all'anno precedente. Tuttavia l'interesse per la moto è ancora molto vivo, come testimonia la crescita del mercato dell'usato, con 592.353 e un saldo positivo del +2,5%.
La gente quindi ha ancora voglia di moto (vedi voce "tendenze") solo che non ci sono i soldi e comunque mantenere un mezzo a due ruote costa caro. Ecco perché gli obbiettivi primari dell'Ancma per questo 2012 – che per almeno altri sei mesi si prospetta ancora molto difficile - saranno di favorire le condizioni di credito al consumo e di rendere più congrue le tariffe assicurative. Non sono risultati facili da ottenere vista la congiuntura generale che vede in difficoltà banche e aziende italiane ma l'Ancma sta avviando contatti con il Ministero delle Infrastrutture per favorire la propensione all'acquisto di una moto, soprattutto tra i giovani che sono la categoria più penalizzata dalla grande crisi economica. " Se solo si recuperasse un 30% dal mercato dell'usato – ha sintetizzato il direttore del Settore Moto Claudio De Viti – si tornerebbe ai numeri pre-crisi".
I costi assicurativi però non aiutano: per questo - come dichiarato dal presidente Claudio Capelli – l'associazione avanza l'estensione della classe bonus-malus più favorevole all'interno della famiglia sia per le 2 che le 4 ruote; la diffusione delle forme tariffarie con franchigia, attraverso la penalizzazione in termini di punti/patente per chi non rimborsa in caso di incidente con responsabilità; la trasparenza effettiva delle tariffe attraverso l'istituzione di un data base accessibile in internet da parte dell'ISVAP; l'introduzione della tecnologia GPS/black box per evitare le truffe, senza incidere sui costi dei produttori auto e moto. Banche e assicurazioni non sono interlocutori facili ma per le ragioni e gli obiettivi dell'Ancma sono condivisibili e infatti sono in calendario incontri anche con altre Associazioni – come quella dell'Industria Automobilistica – per rafforzare l'attività di lobbing.
L'Ancma si aspetta quindi un 2012 impegnativo ma anche stimolante. In questo senso l'energia viene anche dal Salone dell'EICMA che, dopo gli ottimi risultati della scorsa edizione, si appresta quest'anno a sostenere la sfida con l'Intermot di Colonia, in calendario dal 3 al 7 ottobre. "Preventiviamo una riduzione dell'area espositiva – ha spiegato il direttore Pier Francesco Caliari – ma il nostro primato è consolidato e abbiamo intenzione di sfruttare l'appeal della città di Milano per coinvolgere durante la settimana della Fiera la città in tante iniziative che vogliamo offrire ai nostri clienti ed espositori come un valore aggiunto della nostra esposizione". In conclusione è stato comunicato il nuovo claim della prossima edizione: "Se hai una moto, hai una storia da raccontare". Per le immagini c'è da aspettare ancora un po', ma ci sembra un buon inizio

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