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Kawasaki ZX-6R Special

di Daniele Massari il 28/12/2007 in Moto & Scooter

All'inizio era solo una delle tante Ninja poi la passione e le "cure" del nostro lettore Max l'hanno trasformata in una vera special d'autore. I dettagli tecnici e la gallery

Kawasaki ZX-6R Special
Massimo Rinchiuso, un lettore di Ravenna, ci invia le foto (in cui compare anche una splendida modella) e la descrizione della sua Kawasaki ZX-6R del 2000: un "lavoro" ancora in corso, che ha richiesto anni di cure e un'attenzione maniacale ai dettagli.
Dopo aver acquistato la moto incidentata, Max si è dedicato a un'opera di trasformazione che ha interessato praticamente tutto il mezzo: smontata in ogni sua parte per riparare e riverniciare il telaio, questa Ninja si è evoluta alla ricerca della massima sportività, per compensare un gap generazionale con le sportive più recenti.
Così, per migliorare le prestazioni dinamiche del mezzo nell'uso in pista è stato necessario rivedere la ciclistica di serie: sono stati sostituiti gli steli della forcella ed ha montato un kit di molle, olio e pompanti della White Power; al momento dell'installazione gli steli sono stati sfilati di 5mm; al reparto posteriore il mono di serie è stato sostituito da un più performante unità WP pluriregolabile.
Sostituiti anche i cerchi, con una coppia di Marvic in magnesio che sono stati abbinati a un kit di dischi Braking flottanti dal caratteristico profilo a margherita; le pinze sono state anch'esse potenziate, con pastiglie in mescola carbo/ceramica e pompa Brembo 19x20.
Anche la posizione di guida è stata variata e resa più sportiva: i semimanubri, più bassi e inclinati, sono firmati Euroracing; la piastra di sterzo è in Ergal, ricavata da una lastra di ben 22 mm di spessore rifinita a mano e le pedane sono delle Arrow regolabili, in Ergal con paratacco in carbonio.
Sparito il blocchetto di accensione, sostituito da un mini interruttore posto a lato della leva frizione tramite una staffa in carbonio, tolti anche alternatore e regolatore di corrente, questa Ninja vanta anche il comando gas rapido della Domino. La trasmissione finale è stata modificata con una catena DID passo 520, corona in Ergal e pignone alleggerito.
Modifiche sostanziose anche per le sovrastrutture: la carenatura è stata rivista nella parte anteriore, la forma della “bocca” che introduce l’aria nell’airbox è stata addolcita; il perimetro della carena è stato rifilato di 2 cm in media, al fine di ridurre l'ingombro totale.
Al posto del fanale hanno trovato posto due proiettori poliellissoidali montati uno sopra l'altro.
Il serbatoio è stato posizionato più alto nella parte posteriore e modificato sui fianchi per potersi raccordare col nuovo codone, per cui è stato necessario realizzare un nuovo telaietto in alluminio, anch'esso artigianale e completamente regolabile.
Il portatarga è della Mad Doctor comprende faro e frecce a led, coi collegamenti dotati di un connettore multipolare posto nel sottocodone, che facilita lo smontaggio nel caso si debba usare la moto in pista. Il terminale di scarico è un triovale in acciaio, realizzato a mano con lamiera inox da 0,8 mm di spessore; per esso Max ringrazia il suo amico Alberto per il prezioso apporto.
Kawasaki ZX-6R Special
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