di Fabio Cormio



Ci voleva qualcosa di forte per rinverdire i fasti di un marchio celebre ma dal cammino tormentato come Bimota. Dopo l’acquisizione da parte di una società di Ginevra, con un’operazione che fa capo all’Ingegner Comini, la nuova gestione della Casa riminese si è messa immediatamente in moto in questa direzione. Per ricominciare serviva un prodotto dalla ciclistica eccellente, dal motore affidabile e dal design mozzafiato. Su quest’ultimo punto si è scelto un designer che desse precise garanzie: il genovese Sergio Robbiano, allievo di Tamburini. Il risultato è notevole ed è valso a Robbiano e alla Bimota DB5 un riconoscimento da parte della Motorcycle Design Association.



Estremamente curata nella componentistica e nei materiali (molti i particolari in alluminio ricavato dal pieno, mentre telaio e forcellone sono in acciaio al cromo-molibdeno), la nuova sportiva monta sospensioni Öhlins completamente regolabili, e pneumatici Dunlop Sportmax 208RR. Abbiamo provato la DB5 sul circuito Ricardo Tormo di Valencia, restando immediatamente colpiti da quanto la moto sia stretta e leggera. Immaginando la DB5 nell’uso stradale, non si sta scomodi: almeno considerando le dimensioni così striminzite.



È la prima volta che entriamo a Valencia: il tracciato è tecnico e molto faticoso, si respira (per modo di dire, visto il caldo torrido) solo sul rettilineo: è l’ideale per mettere alla frusta una motocicletta del genere, che punta molto più (per ammissione dei progettisti) sull’eccellenza della ciclistica che sulle prestazioni del motore: per fortuna, anche perché il due valvole Ducati soffre sulla DB5 per una messa a punto dell'iniezione ancora non definitiva. Infatti in Bimota hanno deciso di creare una propria centralina.

La giornata è scandita dai nostri turni in pista, ma anche dall'alacre lavoro dei tecnici Bimota: col pasare delle ore infatti migliorano anche le moto, man mano che noi chiamati a provarle esponiamo perplessità e pareri (tra i tester c'era anche il pilota Diego Giugovaz). Così, sul finire di giornata abbiamo avuto sotto le terga una DB5 scorrevole, meno faticosa e più efficace.
I due grandi pregi della moto, cioè l’avantreno dalla rassicurante stabilità in tutte le condizioni e la frenata da vera racer, sono diventati sempre più evidenti man mano che la moto migliorava. La nuova DB5 sarà in vendita da luglio in veste definitiva, al salato prezzo di oltre 27.540 euro più le spese di immatricolazione. Di sicuro la moto è splendida e si rivolge a un pubblico, quello dei ricchi appassionati, che non si farà spaventare facilmente da un importo di questo tipo.