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Teenagers: la sicurezza è optional

il 02/12/2003 in Moto & Scooter

Il 20% dei ragazzi in motorino coinvolti in sinistri ogni anno. Quattro su dieci passano col rosso. In generale, la percezione del rischio fra gli under venti risulta bassissima

Un terzo dei giovani italiani tra i 13-19 anni, nel corso del 2003, è stato coinvolto in almeno un sinistro stradale. In particolare, quasi il 20% dei ragazzi che si spostano nel traffico con ciclomotori e scooter è rimasto vittima di un incidente, e 7 volte su 10 gli infortuni in motorino hanno avuto come conseguenza il ferimento della persona (provocando lesioni gravi e invalidanti nel 6,7% dei casi). E' quanto emerge da uno studio del Censis sulla sicurezza stradale, realizzato intervistando 2,6 milioni di studenti, con la collaborazione dei ministeri delle Infrastrutture e dell'Istruzione.
I fattori alla base della elevata vulnerabilità dei giovani sulla strada sono:

- l'alto grado di motorizzazione precoce, prevalentemente 'a due ruote', dal momento che in città 6 giovani su 10 utilizzano il motorino.
- L'elevata esposizione al rischio a causa di comportamenti inadeguati: 3 ragazzi su 10 non attraversano la strada sulle strisce pedonali, 4 giovani su 10 percorrono un incrocio in motorino con il semaforo rosso, l'8% del campione ammette di non usare mai il casco (quota che sale al 22,3% al Sud) e quasi un quarto afferma di indossarlo solo perché teme di incorrere nella sanzione, 6 giovani su 10 circolano in due sul motorino (al Sud si arriva all'83,5%). -

Le distorsioni nella percezione del rischio e la scarsa capacità di interpretare in maniera appropriata le situazioni critiche per l'eccessiva fiducia in se stessi, sta alla base dei comportamenti di molti giovani. Infatti, 1 studente su 10 ritiene di poter controllare anche gli agenti esterni avversi (oscurità, maltempo, ecc.) e la metà del campione non valuta correttamente eventuali alterazioni del proprio stato psico-fisico (si pensi che il 16,4% ammette di guidare anche in stato di ebbrezza, e tale quota sale al 22,9% tra i soggetti maschi). La trasgressione delle norme del Codice della strada sono molto diffusi: un quarto dei giovani italiani non comprende o non interpreta nella maniera corretta gli articoli del Codice, il 27% è decisamente autoreferenziale, e fa arbitraggio tra prescrizioni e autonoma valutazione del rischio, 1 ragazzo su 10 rispetta le regole solo perché teme le multe. In più c'e' una bassa sensibilità agli standard di sicurezza: 2 giovani su 10 sognano potenza e velocità, piuttosto che sicurezza e affidabilità, quando pensano alla loro automobile ideale; il 22,6% del campione non si cura di fare una regolare manutenzione del motorino assicurandosi dell'efficienza di funzionamento.

Scarso anche il supporto da parte dell'ambiente sociale: a parte pochi casi, finora la scuola non ha potuto fornire ai giovani tra i 13 e i 19 anni modelli di comportamento adeguati e riferimenti certi in tema di sicurezza stradale. Il 18,6% degli studenti manifesta piena soddisfazione per l'insegnamento dell'educazione stradale impartito nel proprio istituto scolastico, a fronte di una quota, pari all'11,9%, costituita dai ragazzi che lamentano l'inadeguatezza del corso di formazione frequentato. La grande maggioranza del campione (il 69,5%), tuttavia, dichiara che finora nella propria scuola non è stata ancora programmata nessuna lezione di educazione alla sicurezza stradale. Il test utilizzato per l'indagine ha permesso di distinguere tre diversi profili dei giovani utenti della strada con riferimento ai loro comportamenti alla guida e alla propensione al rischio:

- è 'promosso' il 68,4% del campione: sono ragazzi in gran parte prudenti nella guida e sensibili alle norme di sicurezza, contraddistinti da un comportamento responsabile e da una buona conoscenza dei rischi associati all'ambiente della mobilità
- è 'rimandato' il 30,3%, si tratta di un profilo, avendo rivelato una scarsa esperienza nella guida e un rispetto incostante delle regole, che si traducono in comportamenti, come conducenti del ciclomotore, spesso inadeguati
- è 'bocciato' l'1,2% del campione, ovvero 31.000 giovani utenti della strada, una quota di studenti che costituisce un vero e proprio pericolo per sé e per gli altri, avendo dimostrato una insufficiente conoscenza del Codice e attuando comportamenti decisamente imprudenti.

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