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ACEM: "Le moto restino fuori dalla guerra dei dazi tra USA e UE"

Marco Gentili
di Marco Gentili il 13/03/2025 in Attualità
ACEM: "Le moto restino fuori dalla guerra dei dazi tra USA e UE"
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Il segretario generale Perlot: "Dalle guerre commerciali nessuno ne esce vincitore, così si danneggia il nostro comparto"

In risposta alla decisione degli Stati Uniti di imporre dazi del 25% su esportazioni di acciaio, alluminio e derivati dell'UE fino a 26 miliardi di euro, la Commissione Europea ha avviato contromisure equivalenti all'impatto economico dei dazi statunitensi. L'UE reintrodurrà i dazi del 2018 e del 2020 sulle importazioni dagli Stati Uniti a partire dal 1° aprile e introdurrà ulteriori contromisure entro metà aprile.

In particolare, la Commissione Europea ha confermato ieri che, in assenza di ulteriori interventi, a partire dal 1° aprile 2025 verrà applicato un dazio aggiuntivo del 50% sulle motociclette di origine statunitense con cilindrata superiore a 500 cc. Inoltre, nella seconda fase di riequilibrio proposta dalla Commissione Europea, che dovrebbe entrare in vigore il 13 aprile, è stata suggerita la possibile inclusione di tutte le categorie di motociclette al di sotto dei 500 cc, così come delle motociclette elettriche. La lista della seconda fase è ancora soggetta a consultazione pubblica.

Il settore motociclistico in Europa e negli Stati Uniti è profondamente interconnesso, con forti legami industriali ed economici. "I produttori europei  - scrive ACEM (associazione europea dei costruttori) in una nota - esportano un numero significativo di motociclette negli Stati Uniti, mentre i produttori americani hanno una presenza consolidata nel mercato europeo. L'imposizione di dazi sulle motociclette rischia di disgregare le attività economiche, danneggiare i consumatori e mettere a rischio posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico".  

"Invece di permettere che questa disputa commerciale si intensifichi con misure ritorsive, l'industria motociclistica europea chiede una soluzione negoziata per il commercio transatlantico. I settori motociclistici di Stati Uniti ed Europa vogliono un commercio equo e la possibilità di continuare a offrire prodotti di alta qualità ai nostri appassionati clienti in Europa e negli Stati Uniti".  

Commentando le misure Antonio Perlot, Segretario Generale di ACEM, ha dichiarato: "Pur riconoscendo la necessità di una risposta equilibrata alle dispute commerciali, le motociclette non dovrebbero diventare danni collaterali in conflitti commerciali più ampi. L'industria motociclistica garantisce manifattura di alta qualità e posti di lavoro, mobilità e accesso all’occupazione per milioni di persone ed è un motore economico fondamentale. Poiché nelle guerre commerciali nessuno esce vincitore, chiediamo con forza un ritorno alla ragione e che entrambe le parti trovino una soluzione equa".

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