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Esiste un'emergenza monopattini?

Marco Gentili
di Marco Gentili il 09/09/2021 in Attualità
Esiste un'emergenza monopattini?
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La risposta è no: 6 vittime in un anno non rappresentano una casistica rilevante. Con lo stesso criterio, bisognerebbe vietare anche la circolazione di moto o biciclette

Come al solito, si tratta di un problema di percezione. In Italia esiste - come suggerisce certa pubblicistica e come paventano certe parti politiche - un'emergenza sicurezza legata ai monopattini? La risposta, ovviamente, è no. Basta far parlare i numeri: nel corso del 2021 hanno perso la vita sei persone a causa di sinistri legati all'utilizzo del monopattino elettrico. Lo scorso anno le vittime furono due. I numeri sono oggettivamente bassissimi, anche solo se paragonati con i morti in moto: nei soli fine settimana dei mesi estivi (fonte: Osservatorio Asaps) da maggio ad agosto sono morti sulle strade 209 motociclisti. Un'enormità. Eppure nessuno sta chiedendo a gran voce la messa al bando di moto e scooter.

 

PROBLEMA SICUREZZA

Esiste - e questo è però chiaro - un problema legato alla sicurezza di questi veicoli, che si possono guidare senza patente, all'interno di una cornice normativa tuttora sperimentale (e varata, non senza fatica, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti all'epoca di Danilo Toninelli). E che vengono percepiti dagli utenti finali più come dei giocattoli su ruote che non come mezzi di trasporto, con tutti gli annessi e connessi in termini di rispetto delle regole condivise che governano il traffico urbano. Basta fare un giro per le strade di Milano - tanto per prendere ad esempio una delle città che più di ogni altra ha anticipato il fenomeno della micromobilità - per rendersi conto di come ormai è normale vedere monopattini (in sharing o di proprietà) con due persone a bordo. 

 

NON DEMONIZZARE

Inoltre i monopattini hanno creato una frattura generazionale nella percezione finale degli utenti. Da un lato c'è il pubblico più giovane e propenso all'uso di questi veicoli, come valida alternativa alla bicicletta, per gli spostamenti di corto raggio. Dall'altro il pubblico (più maturo) di coloro che vedono di malocchio la circolazione senza regole di questi veicoli, visti come un pericoloso intralcio alla circolazione. Ed è fuori discussione che, nell'universo mediatico e politico, si stia cercando di gettare la croce su un mezzo di trasporto che non è pericoloso di per sé, ma che suscita le antipatie di molti. 

 

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