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Moto, rumore e fake news

Marco Gentili
di Marco Gentili il 07/07/2020 in Attualità
Moto, rumore e fake news
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Sull'argomento delle emissioni sonore circolano pressappochismo e disinformazione. Ecco come stanno veramente le cose

Notizie allarmanti arrivano dall’Austria e dalla Svizzera, rilanciate da alcuni siti di settore. Secondo queste notizie, infatti, i due Paesi si apprestano a bandire le moto “rumorose” dalle proprie strade. La paura, stando a quanto si legge in giro, è che possa scattare l’effetto contagio in altri Paesi europei. Questo però è frutto di una lettura superficiale e poco documentata. Per adesso, possiamo dormire sogni tranquilli. Ecco perché.

 

COSA SUCCEDE IN SVIZZERA

In Svizzera una consigliera del Partito Social democratico ha avanzato la proposta di bloccare la circolazione di motociclette con un livello di rumore stazionario superiore ai 95 decibel. Una proposta che evidenzia tutta l’ignoranza della classe politica quando intende occuparsi di un settore del quale non conosce niente. Attualmente infatti i limiti di omologazione per la rumorosità della moto Euro4 prevedono che nessun modello superi i 77 decibel, come avevamo ben spiegato in un’inchiesta dedicata all’argomento. Insomma, la proposta della signora Suter (ironia della sorte, la deputata socialdemocratica è omonima del costruttore) è da considerare una boutade destinata ad arenarsi sulle secche dei fatti reali, non delle chiacchiere.

 

COSA SUCCEDE IN AUSTRIA

Dall’altra parte del Brennero invece il Tirolo, una delle regioni dell’Austria, ha infatti vietato il transito su alcune strade alle moto il cui scarico emette un suono superiore ai 95 decibel. Anche qui si tratta di un provvedimento stagionale che, per quanto opinabile, può essere applicato da un’amministrazione locale, magari a tutela della quiete collettiva o delle località di villeggiatura. Ma anche qui entra in gioco il dilettantismo di certa politica. Con quali criteri viene effettuata la misurazione? I fonometri (immaginiamo pochi) in dotazione alla polizia locale sono opportunamente tarati? E soprattutto, i decisori politici del Tirolo sanno che il rumore della moto è causato solo in parte dagli organi meccanici della moto, ma su di esso influiscono altre variabili decisive (non ultima, il rotolamento dei pneumatici)? Tutte domande che non trovano risposta nel testo del dispositivo.

 

DEMENZE TEDESCHE

Fin qui abbiamo parlato di facezie che lasciano il tempo che trovano, A preoccupare di più, invece, è la richiesta del Bundesrat tedesco (il consiglio federale), che punta a limitare a 80 decibel le emissioni sonore delle moto in qualunque situazione di uso, e soprattutto si impegna a livello europeo a fare pressione perché ciò diventi parte del corpus legislativo della UE, ente sovranazionale deputato a normare tali questioni in sede di omologazione dei veicoli. Si tratta di una istanza preoccupante in quanto arriva da uno Stato che avrebbe un'industria nazionale da difendere, e invece agisce in modo schizofrenico. E in secondo luogo allarma il pressappochismo con cui essa viene presentata: com'è possibile che un veicolo a motore possa rientrare in un limite come quello degli 80 dB anche a regimi di rotazione del motore elevati?

 

I FATTI

Al momento attuale, ripetiamo, non c’è da preoccuparsi. A oggi la Commissione Europea ha lasciato volutamente aperto il capitolo delle emissioni sonore relativo all’Euro5, per permettere ai produttori di trovare soluzioni praticabili e applicabili ai propri veicoli. Ricordiamo infatti che il decibel è una scala logaritmica: ogni 3 decibel tolti si dimezza l’emissione sonora percepita dall’orecchio umano. Rispetto agli attuali 74-77 dB, infatti, con l’Euro5 si può pensare di ridurre le emissioni sonore di 1-2 dB al massimo, magari adottando un nuovo test per le misurazioni sonore come l’Asep 2.0, di cui abbiamo diffusamente parlato qui. Tale procedura, che già adesso viene effettuata come test interno da alcuni produttori, servirebbe per rendere le prove di omologazione più rispondenti all’uso reale della moto. Infatti in questo test vengono utilizzate tutte le marce della moto e differenti velocità di prova (dai 20 agli 80 km/h). 

 

Moto, rumore e fake news
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