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La rinascita di Proma

Redazione
dalla Redazione il 21/11/2019 in Attualità
La rinascita di Proma
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Il produttore di marmitte, mito per tutti i giovani degli Anni 80, torna in campo assieme a Kymco

Negli anni Ottanta le marmitte top avevano un solo nome: Proma. Erano studiate apposta per chi i 40 chilometri orari se li sentiva proprio stretti. Oggi Proma torna con Kymco in un revival che guarda in grande al futuro: solo ed esclusivamente sui veicoli Kymco potranno essere montate marmitte omologate Proma.

 

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LA STORIA DI PROMA

Il legame tra le due realtà è strettissimo ed è la loro stessa storia a testimoniarlo. E proprio come nelle migliori storie di successo, Proma è venuta alla luce in un garage: “Era il 1976 quando grazie alla passione di mio fratello Franco - racconta Stefano Gianotti, oggi legale rappresentante Kymco Italia - abbiamo cominciato a produrre marmitte sotto casa”.

Marmitte che facevano rumore, che spingevano i Ciao, i Sì, le Vespa fino a toccare i sessanta, settanta chilometri orari: in poco tempo il marchio è diventato di culto. Tutto ciò che correva, era Proma. Un successo certo auspicato, ma forse nemmeno previsto in questa portata dai fratelli Gianotti, che si sono ritrovati dal garage di casa a essere leader indiscussi del settore: tutto studiato, testato e sviluppato internamente, prima in città, poi dai primi anni Ottanta nel Centro ricerche ed esperienze Proma dello stabilimento di Mazzano, dove Kymco Italia ha oggi il suo cuore pulsante. 

 

IL DECLINO E IL RITORNO

La storia di Proma prosegue negli anni Novanta, quando il settore viene progressivamente normato: entrano in vigore alcune limitazioni e l’azienda comincia a cambiare pelle. Ed è ancora nel primissimo periodo di questo decennio che i Gianotti trovano un accordo con la casa motociclistica taiwanese Kymco: nel 1991 ne diventano importatori ufficiali. 

Negli anni Duemila Proma continua a grande richiesta a realizzare con la collaborazione di fornitori esterni alcuni prodotti ancora richiesti dagli appassionati per il restauro di modelli vintage. Oggi Proma ha sviluppato e prodotto il kit accessori performance di AK 550: un vero tris d’assi. Vale a dire lo speciale terminale di scarico Proma “Limited Edition”, il portatarga e il cupolino sportivo, che esalteranno ai massimi livelli la vocazione sportiva di AK550. Ciò che si celebra oggi è dunque un riavvicinamento che ha il sapore dell’omaggio alle origini: “Un omaggio alla memoria di mio fratello e alle sue intuizioni - conclude Stefano Gianotti -, grazie al quale l’eccellenza Proma si unisce in esclusiva all’eccellenza dei veicoli Kymco: possiamo celebrare il ritorno di un grande marchio, che è stato, è e continuerà a essere sinonimo di qualità e di prestazioni elevatissime”. 

 

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