Ci sono molti corsi di guida in pista, ma pochi hanno come maestro un pilota del calibro di Ron Haslam che sul celebre tracciato di Donington Park organizza da più di vent’anni una scuola speciale e molto esclusiva di cui Honda è partner ufficiale. La struttura di Haslam è davvero ben organizzata e conta oltre 120 moto e circa 40 istruttori che si alternano nelle varie giornate.

In pista anche a 12 anni

Per partecipare al corso di Ron Haslam gli allievi devono aver compiuto dodici anni; non è necessaria alcuna esperienza. Tutti possono quindi iscriversi: dal neofita, al pilota esperto che vuole perfezionare la guida in pista in un corso con un istruttore in esclusiva, in sella ad una Honda CBR 1000 RR SP dotata di telemetria. Alla Race School sono poi in grado di fornire tutto, ma proprio tutto il necessario per salire in sella, grazie poi alla partnership con aziende del calibro di Arai o Spada, l’abbigliamento tecnico è sempre di ultimissima generazione e in eccellenti condizioni.

Quanto costa il corso

Prezzi? Si parte dalle 50 sterline per il corso base e si arriva a 460 sterline per l’Elite Experience (a cui abbiamo partecipato) con istruttore dedicato, rilevamento e analisi dei dati della telemetria e filmato girato “bike to bike”. Per maggiori informazioni.

Elite Experience, la nostra esperienza

Appena arrivati in circuito veniamo subito presi in consegna dal nostro istruttore che non ci mollerà un secondo per tutta la giornata. Ci viene consegnato un “riding gear” di eccellente qualità e siamo quindi pronti per la nostra prima presa di contatto con il famoso circuito. Da segnalare che tutte le CBR 1000 RR SP impiegate per il corso Elite sono “gommate” con pneumatici Dunlop Roadsmart III, un prodotto progettata per un impiego stradale.

Chiediamo delucidazioni dato che il tipo di corso che andremo ad affrontare è espressamente dedicato alla guida veloce in pista e quella del Roadsmart III non ci sembra la scelta più adatta ma ci viene spiegato che il meteo da quelle parti, come tipico in gran parte dell’Inghilterra, è spesso inclemente e le temperature difficilmente salgono così tanto da permettere a pneumatici specialistici di lavorare nel range ottimale.

I Roadsmart III hanno tempi di warm-up decisamente inferiori e anche in condizioni di asfalto umido permettono di guidare sempre con un buon margine di sicurezza. La nostra moto è inoltre dotata di rilevamento della telemetria che ci permetterà di analizzare i dati della nostra guida in circuito senza margini di errore. Le bugie questa volta avranno le gambe corte, nostro malgrado.

Prima le traiettorie

Si parte con John, il nostro istruttore, subito davanti per mostrarci le traiettorie ottimali di una pista che non abbiamo mai visto prima. Un meraviglioso catino ricco di sali-scendi immerso nella campagna inglese con i suoi tipici prati di un verde accecante. Abbiamo inoltre iniziato a girare con l’elettronica della CBR settata abbastanza conservativa perché preferiamo tenerci del margine per quando avremo preso la necessaria confidenza con il tracciato e con la resa dei pneumatici in condizioni di guida la limite. Arriva però in fretta il momento di iniziare a fare sul serio.

Dopo la pausa pranzo modifichiamo la soglia di intervento del traction control e del freno motore seguendo i consigli di John che continua a ribadirci che rendendo i controlli meno invasivi la pulizia di guida ne guadagna e la risposta al comando del gas diventa decisamente più precisa. Non possiamo dargli torto. La moto, liberata dai vincoli dell’elettronica fila precisa tra una curva e l’altra e iniziamo ad inanellare giri su giri senza particolare fatica. Al termine di ogni sessione commentiamo con il nostro istruttore i vari punti del circuito dove ancora commettiamo qualche errore. Ci sforziamo di seguire le sue indicazioni ritardando un pelo l’ingresso in curva e cercando sempre di guidare nella maniera più rotonda possibile per non stressare troppo le gomme che percepiamo subito avere qualche difficoltà se la guida diventa particolarmente aggressiva.

Al termine della giornata, abbiamo commentato i dati della telemetria che venivano scaricati ad ogni passaggio. Il tracciato era diviso in otto settori e abbiamo visto “nero su bianco” dove avremmo potuto migliorare ancora le nostre prestazioni, scoprendo inaspettatamente che la cosa che facciamo meglio è frenare. Chi l’avrebbe mai detto! Insomma la Ron Haslam Race School è una scuola davvero valida, con istruttori professionali e un parco moto in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. E anche per noi è stato davvero utile per migliorare le nostre prestazioni e limare qualche difettuccio che non avevamo mai avuto modo di approfondire. Mai dicitura fu più azzeccata: “Non si finisce mai di imparare”.